giovedì 9 giugno 2022

Pandemia e mascherine - Sara Gandini


Persino Sileri, il sottosegretario alla Salute, l'ha ammesso!

"Anche a scuola, oggi come oggi, la mascherina è inutile. Un ragazzo ha molte più chance di infettarsi fuori dalla scuola che dentro. La scuola è un posto sicuro".

Non ci posso credere. Finalmente hanno il coraggio di ammetterlo.

So che non arriveranno mai le scuse ma non importa, quello che non possiamo fare è dimenticare. Nel mio archivio sto collezionando queste dichiarazioni, perché dobbiamo leggere con senso critico quello che è successo.

È importante farlo per senso di giustizia, perché la storia andrà letta senza manipolazioni e strumentalità. Sono state imposte misure in modo molto violento e non possiamo dimenticare.

Tengo il punto per senso di responsabilità, perché voglio poter dire a mia figlia: io ci ho provato con tutta me stessa.

Ma va fatto anche perché, se non mostriamo che siamo consapevoli di quello che è accaduto, alla prossima emergenza (e ce ne aspettano una serie) la politica paternalista, che ha puntato in modo autoritario sulla infantilizzazione della cittadinanza, riprenderà piede.

Noi siamo arrivati a chiudere le scuole, biblioteche, librerie, teatri... più di qualsiasi altro paese, ed è stato fatto con un livello di propaganda, di aggressività, denigrazione, discredito... impressionante. Complici i media mainstream più dei social.

E non va dimenticato anche perché il modo con cui stiamo trattando la comunicazione e la discussione sulla guerra, così come le censure che sto subendo ancora adesso (io e i pochi scienziati che hanno il coraggio di parlare), mostrano che non è finita.

È chiaro che la mascherina da strumento di protezione, come può essere in un ospedale, è diventato un simbolo gerarchico e di potere. La devono portare i camerieri ma i loro clienti no. Le devono portare gli studenti ma i ministri no. E questo sta accadendo in questo modo solo in Italia. È stato mostrato da tempo che a scuola i contagi accadono raramente e che gli studenti si infettano, infettano e si ammalano meno degli adulti. Se c'è qualcuno che corre rischi sono i ministri, essendo anziani. Loro la impongono ma non la portano, mostrando chiaramente che non credono sia uno strumento utile di protezione.

Quale messaggio quindi stanno mandando a bambini di 6 anni che da due anni devono portare le mascherine per una marea di ore ogni giorno, che faticano ad imparare a leggere e scrivere, che faticano a leggere le emozioni delle maestre e dei compagni, che vedono adulti comportarsi in modo insensato, fuori e dentro la scuola?

Ci tengo anche a ricordare che se i camerieri devono portare le mascherine ma non i loro clienti è grazie agli accordi sindacali. Non si aumenta il personale scolastico, i fondi per la sanità sono ridotti, non si investe sul trasporto pubblico... ma loro si preoccupano per 'la sicurezza' dei lavoratori (?!).

Di nuovo si spostano le responsabilità sui lavoratori, così come ha fatto chi ci governa, dopo decenni di tagli alla sanità e all'educazione: chiudendoci in casa, tra lockdown, misure draconiane, coprifuoco e dad, più di ogni altro paese. Mentre la gente perdeva il lavoro e il paese si impoveriva. Ed è sempre peggio.

La dichiarazione del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è stata fatta ieri quando era ospite di 'Un Giorno da pecora' su Rai Radio1.


https://www.orizzontescuola.it/sileri-a-scuola-la.../

 

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