domenica 19 giugno 2022

Ucraina nella UE e Julian Assange parte verso un altro inferno

 articoli e video di Noam Chomsky, Alberto Barbieri, Giorgio Gallo, Antonio Mazzeo, Nunzio d’Erme, Antonia Sani, Rocco Artifoni, Guido Viale, Fabio Massimo Parenti, Mehmet Perinçek, Fabrizio Verde, Vijay Prashad, Piccole Note, Andrea Zhok, Vittorio Rangeloni, Vincenzo Costa, Enrico Galavotti, Gregorio Piccin, Storia Segreta, Paolo Ferrero, Francesco Masala, Alessandro Marescotti, Sandro Moiso, MIR Italia, Europa per la pace, Gerardo Femina, Fulvio Scaglione, Alberto Negri, papa Francesco, Enrico Campofreda, Mauro Biglino, Alice Walker, Daniel Ellsberg




“Una giornata buia per la libertà di stampa”

…A sua volta, WikiLeaks ha dichiarato sul suo account Twitter che questo è “un giorno oscuro per la libertà di stampa e per la democrazia britannica” e ha aggiunto che “chiunque in questo Paese tenga alla libertà di espressione dovrebbe vergognarsi profondamente che il ministro della L’interno ha approvato l’estradizione di Julian Assange negli Usa”.

L’organizzazione mediatica internazionale ha sottolineato che il suo fondatore “non ha commesso alcun crimine e non è un criminale”, sottolineando che Assange “è un giornalista e un editore ed è punito per aver svolto il suo lavoro”.

“La strada per la libertà di Julián è lunga e tortuosa. Oggi non è la fine della lotta . È solo l’inizio di una nuova battaglia legale”, ha affermato WikiLeaks, aggiungendo che il prossimo ricorso sarà dinanzi all’Alta Corte. “Combatteremo più forte e grideremo più forte per le strade, organizzeremo e faremo conoscere a tutti la storia di Julian”, ha concluso.

Nel frattempo, Edward Snowden, un ex agente della US National Security Agency e della CIA, che nel 2013 ha rivelato l’esistenza di massicci programmi di spionaggio elettronico nel paese nordamericano, ha twittato che l’estradizione di Assange “è un simbolo atroce fino a che punto gli inglesi e l’impegno dei governi americani per i diritti umani è svanito. “È difficile da credere, ma sembra reale . Ogni serio gruppo per la libertà di stampa nel mondo ha protestato”, ha scritto, chiedendosi: “Come possiamo condannare abusi autoritari all’estero in questo modo?”…

da qui

 

 

NOAM CHOMSKY, DANIEL ELLSBERG E ALICE WALKER SU ESTRADIZIONE DI ASSANGE
“È un giorno triste per la democrazia occidentale. La decisione del Regno Unito di estradare Julian Assange nella nazione che ha complottato per assassinarlo – la nazione che vuole imprigionarlo per 175 anni per aver pubblicato informazioni veritiere nell’interesse pubblico – è un abominio.
Ci aspettiamo che gli autocrati più disprezzati del mondo perseguitino giornalisti, editori e informatori. Ci aspettiamo che i regimi totalitari manipolino il loro popolo e reprimano coloro che sfidano il governo. Non dovremmo aspettarci che le democrazie occidentali si comportino meglio?
Il governo degli Stati Uniti sostiene che la sua venerata Costituzione non protegge il giornalismo che il governo non ama e che la pubblicazione di informazioni veritiere nell’interesse pubblico è un atto sovversivo e criminale. Questo argomento è una minaccia non solo per il giornalismo, ma anche per la democrazia stessa.
Il Regno Unito ha mostrato la sua complicità in questa farsa, accettando di estradare uno straniero sulla base di accuse motivate politicamente che crollano sotto il minimo controllo”.

 

 

Problemi di calendario ortodosso? – Francesco Masala

 

I russi hanno fatto un errore, nel fare un’invasione, una guerra o un’operazione speciale in un anno sbagliato.

Prendete il 2001 invasione della Nato in Afghanistan, ottima annata per un’invasione, i russi erano distratti?

Prendete il 1983, invasione degli Usa a Grenada, ottima annata per un’invasione, i russi erano distratti?

Prendete il 1991, invasione dell’Iraq e operazione speciale degli Usa ad Haiti, ottima annata per le invasioni, ma i russi erano distratti.

Prendete il 1989, invasione degli Usa a Panama, ottima annata per un’invasione, ma i russi erano distratti.

 

 

Missioni di pace: negli ultimi tre anni le forze statunitensi hanno partecipato ad azioni militari in circa 85 paesi.

 

 

Quando la Gran Bretagna credeva di essere il centro del mondo dicevano: “Nebbia sulla Manica. Il continente è isolato”, esattamente come adesso qualcuno dicono gli imperialisti occidentali: la comunità internazionale è contro la Russia.

 

 

Dopo le liste dei filoputiniani a quando le liste dei filozelenskiani?

I filozelenskiani sono quelli che vogliono la guerra con le armi occidentali (per interposto soldato) fino alla vittoria (ancora non sanno di chi), vogliono ammazzare tutti i soldati russi, e anche i civili che sono in mezzo non fanno una bella fine (capita anche questo), non si chiedono a cosa servono i biolaboratori che anche il Pentagono riconosce, e tante altre cose.

 

 

Dopo il massiccio invio di armi dalla Gran Bretagna, per ammazzare più russi possibili, qualche combattente inglese viene condannato a morte in Russia. La prima cosa è buona e giusta, la seconda un orrore, ci dicono. Gli amici di Boris Johnson sono intoccabili? I russi si fottano? Forse è solo la guerra, di merda come tutte.

 

 

E quando sarà la volta dei soldati usa (chiamati per comodità volontari) quale sarà l’iniquo rapporto di (s)cambio con prigionieri russi deciso dagli imperialisti lingua inglese?

 

 

Quattro ipotesi per un accordo di pace

Se la Russia sarà sconfitta ce la fottiamo noi

Se l’Ucraina sarà sconfitta allora si torna al 23 febbraio e si accolgono alcune richieste della Russia per evitare la guerra, la Russia dovrà mettere i soldi per ricostruire l’Ucraina, si fa finta che niente sia successo.

Si fanno piangere Zelensky e le mogliettine dei nazisti nei parlamenti europei e a Porta a porta, tentando la strategia del chiagne e fotte.

“Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, e non ci scordiamo il passato”, così dice la Russia, “Scordiamoci il passato”, dice l’Ucraina, le scommesse sono aperte.

 

 

Quando la magistratura europea, in qualche paese, giudicherà i governanti europei per strage, in Ucraina? O come negli stati uniti la colpa non è mai di chi produce, e offre le armi a chi le utilizza? Tanto i morti non possono protestare.

 

Pare che una parte importante dell’Ucraina sia stata distrutta (e non è finita) grazie alle armi occidentali, pagate dai contribuenti europei. Dicono adesso che l’Ucraina sarà ricostruita, più bella che pria.

Ma non con i soldi di Zelensky e dei suoi amici oligarchi nei paradisi fiscali, gli unici contro i quali una guerra senza prigionieri sarebbe santa, no, la ricostruzione dell’Ucraina la pagheranno i contribuenti europei (e italiani).

Spendiamo per distruggere, spendiamo per ricostruire, cose da premio Nobel per l’economia.

Dei geni dell’economia, della diplomazia, della politica, della transizione ecologica, dei virus, della sanità ci governano. Se qualcuno crepa perché le liste d’attesa per un esame medico o un’operazione sono di almeno due-tre anni (ma andrà peggio, ma siamo certi) non sarà un caso, sono cazzi suoi che non ha 300 o 500 euro cash, pezzente, per un ospedale privato, o per le corsie preferenziali non convenzionate.

È davvero difficile trovare tanti errori, incompetenze e corruzione morale di tanta intensità e concentrati nel tempo.

L’oblio, dopo un bel processo, li seppellirà.

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