Dalla guida della Carbosulcis alla reception dell'istituto alberghiero Gramsci di Monserrato il passo è lungo. Le distanze però non spaventano Alessandro Lorefice, consigliere comunale a Iglesias in quota Pdl balzato agli onori delle cronache nel maggio scorso, quando il governatore Ugo Cappellacci aveva nominato il ventinovenne figlio d'arte – il padre Raffaele ha militato nel Psi e ora guida il liceo classico Siotto di Cagliari – alla guida della più importante società partecipata dalla Regione, la Carbosulcis appunto.
Gli onori della cronaca.
La telenovela è nota: polemiche infuocate per la nomina di un giovane laureato in giurisprudenza 'per via telematica', accuse di nepotismo 'politico' (il giovane Lorefice era il candidato, poi sconfitto, di Cappellacci al congresso provinciale del Sulcis), partito spaccato in due, marcia indietro del governatore ma non di Lorefice, che rimane in sella fino al 3 luglio scorso, quando arriva la nomina di Luigi Zucca. In mezzo a questa baraonda c'è pure spazio per un rinvio a giudizio, appena una settimana dopo la nomina, per falso e truffa ai danni dello Stato, Si tratta di una vicenda capitata cinque anni prima e relativa alll'inserimento di Alessandro Lorefice nella graduatoria per l'assegnazione delle supplenze agli insegnanti precari.
E qui il cerchio si chiude. Perché oggi l'ex numero uno della Carbosulcis questo fa: insegna, da precario, all'istituto alberghiero di Monserrato. Lo ha chiamato il dirigente scolastico Giorgio Pibiri pochi giorni prima di Natale. Secondo quali criteri? Se lo sono domandato i docenti dell'istituto di via Decio Mure quando hanno visto Lorefice impartire lezioni sulle attività di 'portineria e segreteria' a un gruppo di allievi che non frequenta l'ora di religione...
azzz
RispondiEliminala realtà supera la fantasia, a volte di molto.
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