mercoledì 12 dicembre 2012

Sciopero a sangue alla Ford russa - Astrit Dakli


Tensione allo stabilimento Ford-Sollers di Vsevolozhsk, non lontano da San Pietroburgo, dove la direzione ha annunciato la messa in ferie obbligatorie (a paga ridotta) dei dipendenti a partire da metà dicembre. I lavoratori hanno reagito con uno sciopero bianco e con una inedita “giornata della donazione di sangue”: i lavoratori che donano il sangue, dice la legge, hanno diritto a due giorni di ferie pagate.
La vertenza è iniziata ai primi di novembre, quando l’azienda – una joint venture tra la Ford Motors Co. e la russa Sollers – ha annunciato che avendo raggiunto in anticipo gli obiettivi di produzione per il 2012 le linee sarebbero state fermate per due settimane alla fine dell’anno, con la messa in ferie obbligatorie a paga ridotta (solo i due terzi del salario base) di tutti o quasi i dipendenti. I sindacati interni – tra i più attivi e dinamici di tutta la Russia fin dalla nascita dello stabilimento, negli anni novanta – hanno reagito proclamando uno sciopero bianco, in cui cioè i lavoratori si attengono strettamente al regolamento, soprattutto in materia di sicurezza, il che produce un forte rallentamento della produzione. In pratica, questo significa che operai e impiegati smettono di avere tutte quelle iniziative che di norma accelerano il lavoro, così come smettono di fare gli straordinari o anche solo quei cinque minuti in più per finire un certo lavoro in atto. Questo sciopero bianco sta andando avanti da una settimana e proseguirà ad oltranza; finora la direzione afferma che non c’è stata alcuna conseguenza sul volume della produzione, ma fonti sindacali parlano di una diminuzione del 10-15 per cento, ammortizzata finora col ricorso agli stock. A Vsevolozhsk si producono la Focus e la Mondeo.
Ma se lo sciopero bianco è una forma di lotta abbastanza diffusa nelle aziende russe, l’altro strumento messo a punto dai sindacati è invece inedito: dato che la legge impone al datore di lavoro di dare due giorni di ferie a paga piena ai lavoratori che donano il sangue, i sindacati stanno organizzando una “giornata dei donatori” in cui tutti o comunque molti dei 3000 dipendenti dello stabilimento di Vsevolozhsk si presenteranno ai centri appositi per donare il sangue, ottenendo così l’effetto di paralizzare per due giorni la produzione senza neanche scioperare.

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