lunedì 14 aprile 2014

vi presento Ludwig Hohl

un po’ d’anni fa avevo letto, un giorno d’estate, una pagina intera de “Il Manifesto” su Ludwig Hohl; non avevo mai sentito quel nome, allora ho cercato, con difficoltà, i libri pubblicati in italiano, e ho trovato, fra gli altri, “Le note, vol.1”, l’ho letto diverse volte, stupito ed emozionato dalla grandezza e profondità.
ho scritto anche all’editore italiano, per chiedere quando fosse prevista l’uscita dei volumi seguenti , nessuna risposta.
rileggo spesso il libro, sta sempre sul comodino.
vi lascio alcune parole di Ludwig Hohl e qualcuna di Friedrich Dürrenmatt.
però attenti: potreste non staccarvi più, da Ludwig Hohl.


dice Ludwig Hohl:
"il centro non è il luogo del rinnovamento creativo, che avviene invece, spesso incompreso o deriso, ai margini; il centro è un luogo abitudinario, inerte, arrogante, pago di sé; nell'ombra dei margini, al contrario, un segno sottile, una tensione impercettibile, un’apparizione…, là, dove secondo l’opinione comune, si possono dar da fare solo gli specialisti “inesperti”, quelli usciti dall'orbita"

“Il mondo consiste di strade pochissime delle quali sono già state percorse. Tutto lo spazio inafferrabile intorno a te e' fatto di strade che tu non vuoi riconoscere come tali. Le strade, l'uomo non le deve costruire. Avere il coraggio di riconoscere una strada, questa sì è una conquista.”

dice Friedrich Dürrenmatt : “Hohl è un uomo di pensiero, mentre noi, se consideriamo con attenzione il pensiero, non lo siamo: cediamo al pensiero per dedicarci alla metafora. Hohl è necessario, noi siamo contingenti. Noi documentiamo ciò che è umano, Hohl lo stabilisce.”

«Talvolta mi stupisco, ripensando a come tutto un mio libro sia potenzialmente racchiuso in una frase di Hohl».


2 commenti:

  1. potrebbe piacermi.... grazie della dritta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. se ti dice la metà di quello che dice a me, non te ne staccherai più, sicuro

      Elimina