è sempre terribile leggere le lettere dei bambini in regioni di guerra (come pure le lettere dei condannati dei condannati a morte della Resistenza italiana ed europea), i loro racconti, e però bisogna farlo, per ricordare la merdosità della guerra.
una lettura non facile, ma necessaria - franz
Noi, bambini
ceceni, come tutti gli altri bambini della Terra, non vogliamo altro che andare
a scuola, essere felici, essere amici e vivere in pace. Vogliamo che nessun
bambino al mondo viva quello che viviamo noi, veda quello che abbiamo visto
noi. Questa guerra ha reso molti bambini ceceni disabili e orfani. Moltissimi
bambini sono morti sotto le bombe dei Russi. Veniamo massacrati ogni giorno e
quelli che hanno più di dodici anni spariscono senza lasciare traccia. Noi,
bambini vittime della guerra in Cecenia, chiediamo alla comunità internazionale
di aiutarci a fermare questa guerra, di far ritirare l’esercito russo, di cui
non abbiamo nessun bisogno. Chiediamo che ci venga restituita la nostra
infanzia
“La Cecenia dei bambini” raccoglie 21
componimenti che illustrano la guerra, scritti da adolescenti fra i 15 e i 17
anni. I materiali sono stati scelti fra i numerosissimi temi affluiti per il
concorso “L’uomo e la storia. La Russia nel XX secolo”, indetto nelle scuole
superiori russe da Memorial (la più importante associazione per i diritti umani
in Russia). Giovanissimi testimoni raccontano la vita quotidiana sotto le
bombe: scantinati dove rifugiarsi durante i bombardamenti, case, amici e
parenti lasciati, ritorni dolorosi in mezzo a edifici in rovina, la conta degli
scomparsi, l’orrore ingiustificabile dei campi di filtraggio e dei
rastrellamenti. Su questo scenario l’eterno quesito senza risposta: perché? I
componimenti sono costellati di dichiarazioni che spiazzano per la loro verità
semplice e assoluta, al di là del tempo e dello spazio, al di là della Cecenia
e della Russia: “Mai nessuno potrà convincermi che la guerra non sia il male
peggiore sulla terra”. Leggendo, non è possibile fare a meno di chiedersi come
mai è tanto difficile capire cose così ovvie. Da dove viene tanta ottusità?...
Ti leggo e proprio oggi ho condiviso un elenco dei conflitti attualmente in corso nel mondo... giusto per ricordare. Perché come dici bene tu "è sempre terribile leggere le lettere dei bambini in regioni di guerra". Ma pare che quel proverbio: "Non ereditiamo la terra dai nostri avi; la prendiamo a prestito dai nostri figli", lo conoscono in pochi!
RispondiEliminaogni giorno è sempre peggio, dappertutto, o quasi, è terribile leggere, e vivere quelle situazioni...
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