questa volta il post sulle ultime tappe del volo del rientro non c’e` bisogno che lo scriva io, ci ha gia` pensato qualcun’altra, leggendomi effettivamente nel pensiero ed azzeccando benissimo i tempi e i colori, intanto che io provavo a dormire senza riuscirci (forse mezzora in tutto) e impiegavo il tempo ascoltando musica o guardandomi Borat, un gioiellino cinematografico dove un musulmano kazako prende in giro se stesso e la sua cultura, assieme all’America, e riguardandomi Shining di Kubrik, con reazioni contrastanti.
Mancano quattro ore per arrivare a Londra e forse guardi il colore del cielo all’alba, (dell’amaneser: ti è piaciuto lo spagnolo latinoamericano?) di un rosa tenue che si trasforma in azzurro pallido, che spettacoli da sogno.
Anche durante questo scalo dovrai ritirare il bagaglio?
Avrai 3 ore fra un volo e l’altro e sono sicura che avrai il tempo di sbirciare il computer.
Manca poco : incontri, abbracci, sorprese, entusiasmi, quante piacevolissime emozioni.
Non permettere nessun turbamento.
E quando ti ritroverai di nuovo solo con te stesso sarai soddisfatto e ubriaco di felicità.
* * *
il volo mi permette di conversare con due francesi del lago di Ginevra che tornano da due mesi trascorsi a Tahiti da parenti; simpatico il loro modo di salutarmi: io gli dico bon voyage e lei mi risponde bon courage.
e poi, all’aeroporto, mentre tento invano di ricollegarmi a internet gratuita, disponibile solo per un’ora, anche se nel frattempo vi si e` scaricata la batteria, e avete perso il collegamento, in attesa che si liberi una postazione per ricaricarla, ho scambiato qualche parola con Daria, una ragazza californiana, grassissima ma non brutta, che e` venuta un anno fa in Italia a studiare scienze politiche e adesso si e` innamorata del nostro paese e della filosofia, e pensa di vivere qui...
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