Una
gran bella storia, gli orsi, affamati, decidono di affrontare gli uomini,
riescono a vincere e saranno loro a dominare la regione.
Nasce
il problema, che avvicinandosi agli uomini, e al potere, soprattutto, si
diventa come gli uomini, falsi, traditori, arrivisti.
E
per gli orsi l’unica salvezza è abbandonare la “civiltà” e tornare ai boschi e
ai monti, mai troppo sazi, e però incorrotti.
Buzzati è un grande scrittore, per chi non lo sa ancora - franz
Come
spesso accade nelle favole anche in questa bellissima (pubblicata nel 1945) ci immergiamo in un mondo tutto al contrario, dove gli animali sono protagonisti rispetto agli uomini e i
ruoli si invertono. Gli animali infatti governano gli uomini e, in questo, sarebbero anche
migliori, ma come sempre gli uomini fanno danni e corromperanno anche quei
semplici e buoni animali, cioè gli orsi che con loro si erano pacificamente
predisposti a convivere.
Ambientato in una Sicilia remota, fuori dal tempo, luogo di pura immaginazione creato dalla fantasia di Buzzati, La famosa invasione degli orsi in Sicilia è un racconto sull’impossibilità della convivenza tra gli uomini e gli animali (e quindi anche tra gli uomini?), i quali prenderanno saggiamente le distanze dagli uomini, a testimonianza del pessimismo di Buzzati sulla natura umana. Ma è anche una “tipica” creazione di Buzzati sul tema dell’inatteso e dell’imprevedibile...
Ambientato in una Sicilia remota, fuori dal tempo, luogo di pura immaginazione creato dalla fantasia di Buzzati, La famosa invasione degli orsi in Sicilia è un racconto sull’impossibilità della convivenza tra gli uomini e gli animali (e quindi anche tra gli uomini?), i quali prenderanno saggiamente le distanze dagli uomini, a testimonianza del pessimismo di Buzzati sulla natura umana. Ma è anche una “tipica” creazione di Buzzati sul tema dell’inatteso e dell’imprevedibile...
…La felicità è una via interiore, sembra dirci Buzzati,
e il rispetto di sé viene prima di tutto. In fondo, il vero importante
insegnamento che passa per tutte le opere di questo grande messaggero di un
linguaggio diretto e immediato, quanto unico, abbastanza dimenticato dalle
antologie scolastiche (perché non schierato: è così evidente, ahimé) è uno e
semplice: impara ad amare te stesso o mai riuscirai ad amare altro essere
vivente. E – a mio modesto parere – questa è una incontestabile verità.
Leggerlo è stato, una volta ancora, un modo per ritrovarsi.
Questa è una storia vera, amici, ve lo ribadisco.
Pertanto, se non ne siete ancora convinti, una preghiera: provate a leggerla
come se lo fosse. Ne resterete sorpresi.
Il libro narra delle vicende di un gruppo di onesti orsi di
stirpe nordica che vive sulle montagne della Sicilia (una
regione di fantasia). Durante un esperimento nucleare condotto da Antonino Zichichi,
il quale voleva aprire una scatoletta di tonno senza
perdere tempo con l'apriscatole, gli orsi
vengono bombardati dai raggi gamma e diventano grossi, forti e feroci come
orsi.
I plantigradi scendono a valle, guidati da Re Leonzio e dal suo urlo di battaglia:
I plantigradi scendono a valle, guidati da Re Leonzio e dal suo urlo di battaglia:
Una dopo l'altra, devastano le principali città siciliane: Palermo, Messina, Nunsacciu, Nunvidi, Nunceru e
Sicerudurmivu.
Gli uomini si difendono a colpi di lupara e cannoli avvelenati, ma non basta. Re Leonzio stacca a morsi la faccia a Totò Cuffaro e si insedia sul trono…
da
qui
Gli uomini si difendono a colpi di lupara e cannoli avvelenati, ma non basta. Re Leonzio stacca a morsi la faccia a Totò Cuffaro e si insedia sul trono…
Belle pagine di Buzzati. Grazie :)
RispondiEliminagrazie a Buzzati, allora :)
EliminaD'accordo: Buzzati è grandissimo. Forse non lo conosciamo e apprezziamo abbastanza.
RispondiEliminaun suo "difetto", forse, è che lo capiscono tutti, e i critici della letteratura si sentono defraudati del loro potere, chissà...
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