lunedì 2 ottobre 2017

sul referendum catalano ha ragione Rajoy (nel 2006) - bortocal


il video sopra e` incredibile!
parla l’attuale primo ministro spagnolo, che oggi manda la polizia a impedire una consultazione democratica, e 11 anni fa, invece, la voleva.
dice (diceva):
Sollecito formalmente la celebrazione di un referendum.
Confido che il governo sappia essere all’altezza delle sue responsabilità.
Quando i cittadini chiedono un referendum perché vogliono decidere, la risposta non può essere: tranquilli, non succede nulla, confidate in me.
Che scherzo è` questo? 
Non siamo, almeno per il momento, in un regime populista.
Signori, davanti ad una domanda tanto legittima, tanto ragionevole, con un appoggio così vigoroso, non possiamo certamente immaginare che un governo democratico si opponga e lo rifiuti.
Farebbe a pezzi tutti i suoi proclami sul dialogo.
Questa è  la voce dei cittadini, signori.
E` molto facile ascoltarla e conviene farlo.
molto ragionevole, no?
. . .
il referendum del 2006 riguardava in realtà lo Statuto di Autonomia della Catalogna e non una richiesta di indipendenza: si svolse poi il 18 giugno 2006 e sostituì  lo statuto del 1979.
una sentenza del Tribunale Costituzionale Spagnolo del 28 giugno 2010 ne ha poi annullato vari articoli, provocando una manifestazione di protesta, il 10 luglio 2010, a Barcellona, e ponendo le basi della attuale grave crisi politica.
comunque quelle considerazioni suonano tuttora come un gravissimo segno di doppiezza.
ma era il 2006, al governo c’era Zapatero, a capo di un presunto governo di sinistra spagnolo, e non voleva ammettere il referendum in Catalogna neppure lui.
. . .
gioco delle parti: i partiti politici spagnoli, che si dicano di destra o di sinistra, sempre un poco franchisti sono anche oggi.
io non dico nulla sull’indipendenza della Catalogna, è affare dei catalani.
dico la mia sulla repressione di una consultazione popolare definita anti-costituzionale.
. . .
anche il referendum lombardo e veneto del 22 prossimo, nella sostanza, è  incostituzionale, dato che la Corte Costituzionale ha detto, cancellando 4 quesiti dei 5 in origine previsti, che la nostra Costituzione non ammette referendum sulle questioni fiscali.
quindi non ha valore giuridico un referendum fatto per trattenere una quota maggiore delle imposte lombarde in Lombardia, e infatti questo quesito sulla scheda non c’è.
però nella sostanza i leghisti e le destre danno al referendum questo valore, e non quello che c’è scritto sulla scheda – che, del resto, è poco più` di nulla.
per questo non si deve andare a votare il 22 a questo referendum farsa.
. . .
ma, detto questo, vi sembrerebbe accettabile che la polizia dello stato centrale occupasse i seggi e picchiasse i votanti?
una volta si diceva che dio toglie la ragione a chi vuol mandare in malora.
allora, dio vuol mandare in malora parecchia gente di questi tempi.
soprattutto in Spagna.
da qui

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