martedì 30 agosto 2016

se Whatsapp ci vende a Facebook - bortocal


siete già stati contattati da whatsapp?
vi ha gà` chiesto il consenso ad una modifica delle condizioni di trattamento dei vostri dati?
l’avete già data, senza darci importanza, oppure rassegnati, pensando di non poter fare diversamente?
lo sapete che adesso whatsapp trasmette il vostro numero di telefono a facebook?
. . .
lo spiega bene un articolo dello Spiegel.
(in Italia finora non ho letto niente sul tema, ma forse è colpa mia, mi sarà sfuggito…).
. . .
Whatsapp e` stata rilevata tempo fa, nell’autunno 2014, da Facebook per 22 miliardi di dollari.
notate, per favore, l’enormità della cifra…
ed ora l’acquisizione viene messa a frutto.
entro 30 giorni non sarà più possibile utilizzare whatsapp senza dare questo consenso.
. . .
adesso, oltre a ricevere il vostro numero di telefono, facebook verrà informata di quanto spesso utilizzate facebook.
per il momento, notate bene, il nome del profilo, la foto del profilo o la comunicazione di stato non verranno condivisi con facebook,
e il numero di telefono sarà accessibile solamente a facebook.
ma che uso farà facebook del nostro numero di telefono e dei dati delle nostre comunicazioni via whatsapp?
la conoscenza di questi dati servirà per indirizzarci pubblicità mirata su facebook.
se ci sono dei fornitori nella lista dei nostri contatti whatsapp, le offerte di quei fornitori ci verranno inviate sulla nostra pagina facebook.
be’, tutto sommato utile, come no?
. . .
in questo momento, ovviamente, il mio pensiero corre al Grande fratello di Orwell1984, che nel mondo del futuro controllava gli esseri umani a fini politici.
se Orwell vedesse!
il Grande fratello è diventato il titolo di un reality show,
che serve, tra l’altro, a familiarizzare i tele-dipendenti con l’idea che si debba vivere la propria vita in pubblico e senza residui arcaici pudori o forme di riservatezza.
farsi spiare è bello e in fondo soddisfa la voglia narcisistica di sentirsi interessante…
il controllo capillare delle nostre vite è diventato ben più pervasivo di quel che Orwell poteva immaginare nel 1948.
però è grottesco che l’unico controllo politico che al momento interessa chi possiede questi strumenti di spionaggio globale è` il modo dei nostri consumi.


Nessun commento:

Posta un commento