La tragedia del terremoto nel Lazio e nelle Marche ci lascia
sgomenti. Dietro ogni storia una tragedia, una famiglia distrutta e un
territorio che dovrà ritrovare la propria identità. Singolarmente, gli
attivisti di Rete MMT si stanno adoperando per rispondere agli appelli di
solidarietà con donazioni o piccoli aiuti concreti. Come associazione di
divulgazione economica, ci impegniamo affinché sia presente lo Stato.
L’impegno dei singoli è importante, ma lo Stato è
indispensabile. Lo è in termini di tempestivo intervento (dei Vigili del Fuoco,
della Protezione Civile, dei medici, ecc.) e lo sarà quando ci sarà da
sostenere un territorio che vorrà rialzarsi e ripensare al futuro. La
lungimiranza di cui può essere capace lo Stato è indispensabile se si parla in
termini di prevenzione. Non ci sono territori che riprendono il cammino verso
il futuro dopo tragedie come queste senza l’intervento dello Stato. L’austerità
tiene le popolazioni ancorate alla tragedia e per questo va spazzata via.
Ammiriamo lo slancio dei Vigili del Fuoco, che nonostante le assunzioni
bloccate e gli stipendi fermi si prodigano per salvare il maggior numero di
persone possibile, la tenacia dei medici, che non si sottraggono mai anche
quando la sanità pubblica viene smantellata, e di tutti coloro che stanno
prestando i propri mezzi perché gli enti locali non ne hanno a sufficienza. Ma
non si può confidare solo sul senso di responsabilità dei singoli. Serve la
presenza e la forza dello Stato, ma di quello libero dalle catene del rigore
dei conti. Quello che applica la Costituzione nella sua interezza e nella sua
potenza.
Si può fare una donazione e poi dire che servono i tagli alla
spesa pubblica? Si può offrire solidarietà ma pretendere il pareggio di
bilancio? Noi pensiamo di no.
Accanto alla solidarietà che ognuno di noi esprime
individualmente, ci deve essere sempre l’impegno a creare una cultura economica
che metta al primo posto la collettività, lo Stato, il futuro, il lavoro.
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