venerdì 27 luglio 2018

Camping River: celebrato il trionfo dell’illegalità



Ciò che è avvenuto oggi al Camping River, con l’espulsione dal campo delle famiglie Rom e delle loro povere masserizie buttate sulla pubblica via, è il trionfo della illegalità. A violare la Legge non sono stati i Rom bensì le Istituzioni della nostra Repubblica. Ancora una volta, come è già avvenuto mesi or sono in piazza Indipendenza,è stata inferta una grave lesione allo Stato di Diritto.
Cittadinanza e Minoranze denuncia con sdegno l’oltraggio inferto alla Costituzione, al nostro ordinamento giuridico, alla Carta dei Diritti dell’uomo, riservandosi ogni azione in tutte le sedi competenti perché la Legalità sia ripristinata e le offese a cittadini/e inermi risarcite.
Non si trinceri l’amministrazione Comunale dietro la menzogna di aver così agito per la gravità delle condizioni in cui versava il Campo. Le deprecabili condizioni igieniche sono la conseguenza dello stacco dei servizi operato da tempo senza che gli abitanti del Campo ne avessero responsabilità alcuna e dalla distruzione operata giorni or sono dal personale del Comune di Roma dei container di proprietà comunale, al cospetto di coloro che sino ad un minuto prima li abitavano, bambini compresi.
Le lamentate, deprecabili condizioni igieniche ha concorso lo stesso Comune in maniera decisiva a determinarle!
Né accampi l’Amministrazione di avere offerto delle alternative accettabili allo sgombero forzato. Ha offerto:
§  il “rimpatrio assistito”- in paesi dove le possibilità di sopravvivenza sono ben più misere che da noi – a persone o nate a Roma o che vi si erano rifugiate vari decenni or sono per sfuggire alle guerre etniche scoppiate con la dissoluzione della Iugoslavia;
§  oppure la “locazione assistita” in appartamenti che nemmeno con l’aiuto di agenzie immobiliari si sono trovati perché non si affittano case agli “zingari”, come cinquant’anni fa non le si affittavano ai meridionali;
§  o ancora la divisione dei nuclei familiari: donne e bambini da una parte e i maschi senza che si sapesse dove.
La finalità del Comune è più che evidente: d’intesa con il Ministro per gli Interni mira all’esodo forzato di tutti gli “zingari” tranne quelli “che purtroppo ce li dobbiamo tenere”. Il loro obiettivo non è dunque l’attuazione della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, approvata su impulso della Unione Europea dal Governo Monti, ma la loro espulsione dal nostro paese. Siamo cioè di fronte agli atti di una strategia di discriminazione razziale, rispetto alla quale ci ribelliamo fortemente ed invitiamo quanti hanno a cuore le sorti della Libertà e della Democrazia nel nostro paese ad elevare una ferma protesta.
Stamane al Camping River è stato impedito l’accesso dei giornalisti adducendo “motivi di ordine pubblico”, come se giornalisti e fotografi potessero fomentare disordini! In realtà si è cercato di nascondere ciò che accadeva perché non emergesse l’indecenza di un’operazione compiuta illegalmente, contravvenendo ad una Ordinanza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che l’ aveva sospesa.
Siamo solidali con coloro che sono stati scacciati dalle loro pur precarie abitazioni e con tutti coloro che non hanno un ricovero qualunque essi/e siano e da ovunque provengano. Non lasceremo nulla di intentato per impedire questa forma di epurazione etnica chiamando, se del caso, anche alla disobbedienza civile.
Cittadinanza e Minoranze, Roma 26 Luglio 2018


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