giovedì 2 giugno 2016

"Così ho potuto leggere il Ttip. Poco tempo, ma si capisce che la Ue perderà" – intervista di Monica Rubino a Silvia Benedetti

“Abbiamo scoperto il segreto, ora sappiamo il vero scopo del Ttip: servirà agli Usa per scardinare il nostro mercato. Abbiamo la conferma della volontà dei manovratori di agire indisturbati”. È il commento di Silvia Benedetti, deputata del M5s e membro della commissione Agricoltura, incaricata dal suo gruppo di visionare il Ttip, il trattato Usa-Ue sul commercio ora disponibile anche in Italia alla consultazione presso il Mise. Il negoziato di libero scambio più segreto del mondo, infatti, è diventato pubblico. Come è già successo al Parlamento e alla Commissione europea, anche da noi dal 30 maggio parlamentari e funzionari governativi italiani possono prendere visione dei documenti riservati presso la sala di lettura istituita al ministero dello Sviluppo economico. Ma, secondo la deputata grillina, si tratta soprattutto di “un’operazione di facciata”.

“La lettura, seppure sommaria dei documenti, peraltro già ampiamente anticipati dai leaks di Greenpeace, conferma che il liberismo antisociale è la filosofia alla base di questo trattato. Il vero e unico obiettivo dell’accordo – continua Benedetti - è togliere tutti gli ostacoli normativi, burocratici e amministrativi al commercio. Sul piano alimentare, in particolare, il dato più stridente è la forte pressione degli Usa, che scalpitano per conquistare i mercati europei. Mentre da parte dell’Europa la tutela delle Dop, Igp e Doc è ancora troppo debole. L’effetto sarà di aprire i nostri supermercati a prodotti che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza conquistati dai consumatori europei”.

I deputati hanno un’ora di tempo per leggere il corposo faldone, che si compone di numerosi fascicoli disposti in maniera disordinata: “Se non conosci già a fondo l’argomento è impossibile cavarci qualcosa – aggiunge Benedetti – il tempo a disposizione è troppo poco. Visto che si tratta di scelte che riguarderanno la vita di tutti, concedere un’ora sola per leggere integralmente gli atti negoziali è una presa in giro".

Ma come si svolge il "rituale" della lettura? "I carabinieri ti accolgono all’ingresso della sede del Mise, in via Veneto, e ti accompagnano in una stanza dedicata con quattro scrivanie numerate -racconta la deputata cinquestelle- Su ogni scrivania ci sono solo dei fogli e una penna. Prima di entrare bisogna consegnare tutto, compreso il cellulare. Al massimo ti concedono di tenere fazzoletti per il naso. Non si possono fare fotografie o fotocopie, soltanto
prendere appunti in modo rapido e sommario. Non è concesso infatti trascrivere interi paragrafi. Non si viene lasciati soli ma si sta per tutto il tempo sotto la sorveglianza di un funzionario. Conto di ritornarci per approfondire alcuni aspetti, una sola volta non basta”.

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