nel
Manifesto No prison (di Livio Ferrari e Massimo Pavarini) al punto 12 si legge:
"Credere
e praticare oggi una volontà abolizionista del carcere è irrealistico quanto
nel passato fu invocare l’abolizione della tortura e della pena di morte. Nulla
di sostanzialmente diverso: anche allora ai pochi che si schierarono contro, i
più opposero scetticismo, accusando gli abolizionisti di imperdonabile
ingenuità. Ma la storia ha dato ragione a questi ingenui: la società senza pena
di morte è più sicura della società piena di forche; la giustizia penale senza
tortura garantisce l’accertamento della verità di più e meglio della pratica
delle confessioni estorte sotto tormento.”
e si
legga dei ragionamenti sul braccialetto elettronico, e dello scandalo della sua
introduzione in Italia, e tutto il resto, alla fine ti chiederai perché non si
fa come prospetta Livio Ferrari.
anche un
bambino lo capisce. Saranno i grandi il problema?
poi ho
trovato in rete un incontro, lungo, e interessante con Livio Ferrari, meno male che ci sono
ingenui come lui.
buona
visione e buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento