lunedì 20 giugno 2016

la detenzione amministrativa, senza accusa né processo, nell' "unica democrazia del medio oriente"

Rinnovata la detenzione amministrativa a artista circense palestinese

La detenzione amministrativa dell’allenatore e artista circense palestinese Mohammad Abu Sakha è stata rinnovata per altri sei mesi, dal 13 giugno al 12 dicembre 2016. Ordini di detenzione amministrativa possono essere rinnovati indefinitamente.

Mohammad Abu Sakha è stato arrestato il 14 dicembre dello scorso anno, alle 16:00 circa (ora locale), mentre stava attraversando il check-point militare di Zaatara, vicino a Nablus, per andare al lavoro nella cittadina di Birzeit, vicino a Ramallah.

Abu Sakha fa parte della Scuola palestinese di Circo dal 2007. È diventato un allenatore e artista nel 2011. Ha partecipato in diverse esibizioni in Europa e negli Stati Uniti e ha anche partecipato in diversi tour in Palestina. Avrebbe dovuto partecipare agli allenamenti internazionali circensi tra marzo e giugno di quest’anno.

I primi sei mesi della sua detenzione amministrativa sono iniziati il 25 dicembre e finivano il 13 giugno 2016. Tuttavia, sono stati rinnovati per altri sei mesi.

Nella Cisgiordania palestinese occupata, l’esercito israeliano è autorizzato a usare ordini di detenzione amministrativa contro civili palestinesi sulla base dell’Ordine Militare 1651. Tale ordine dà potere ai comandanti militari di trattenere un individuo per periodi rinnovabili di sei mesi, se esistono “motivi fondati per credere che la sicurezza dell’area o la sicurezza pubblica necessitino l’arresto”. Durante o poco prima della data finale, l’ordine è frequentemente rinnovato. Il processo può continuare all’infinito.

Un’udienza di convalida dell’ordine di detenzione amministrativa corrente contro Mohammad è previsto per il 15 di giugno, quando un giudice militare potrà confermare, limitare o cancellare il mandato.

Traduzione di F.H.L.
Agenzia stampa Infopal - www.infopal.it

Bilal Kayed, prigioniero palestinese di cui era previsto il rilascio, è stato nuovamente imprigionato senza accuse

La stessa mattina in cui era prevista la sua uscita dal carcere (13 giugno), Bilal Kayed prigioniero palestinese, che ha passato 14 aa e mezzo di reclusione nelle carceri israeliane, è stato improvvisamente condannato a sei mesi di detenzione amministrativa, cioè detenzione senza nè accusa né processo,.
Durante la sua detenzione Kayed, 34 aa, di Asira al-Shamaliya vicino a Nablus, è stato più volte posto in isolamento e gli sono state impedite le  visite dei propri  familiari. Durante la prigionia ha praticato  numerosi scioperi della fame, tra cui, nel febbraio di quest’anno, quello per protestare contro il suo isolamento nella prigione di Ashkelon.
Prima di essere trasferito in isolamento in Ashkelon, Kayed, nella prigione israeliana di  Megiddo, era stato il rappresentante dei prigionieri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il partito politico palestinese di sinistra.  Nel  settembre 2015 è stato tra le  decine di prigionieri trasferiti da Megiddo.  Questo rientra in una campagna di repressione che prevede trasferimenti, incursioni ed attacchi ai prigionieri.
Kayed aveva 19 aa quandop è entrato  in prigione  il 14 dicembre del 2001. In prigione ha studiato a lungo e  tra i suoi compagni di prigionia è diventato  un  leader.
Sono  750 i prigionieri politici che insieme a Kayed si trovano  in detenzione amministrativa senza né accusa né processo. Gli ordini di detenzione amministrativa  sono emessi dal comandante militare degli occupanti  israeliani in  Cisgiordania. Durano da  uno a sei mesi e sono rinnovabili a tempo indeterminato . Le prove che hanno determinato l’ordine di detenzione sono segrete.

La detenzione amministrativa di Bilal Kayed ha  chiaramente lo scopo  di non concedere la libertà ad  un combattente palestinese,  prigioniero nelle carceri israeliane  da più di 14 anni, che fin dalla sua giovinezza si è distinto tra i suoi coetanei palestinesi per le sue capacità di leader. Questo dimostra ancora una volta l’uso della detenzione amministrativa come una pratica coloniale che utilizza il  metodo di colpire le persone più rappresentative della collettività  e della società palestinese. Isolare queste personalità significa costringere il popolo palestinese  a  fare a meno di queste importanti figure. Samidoun, la rete per la solidarietà con i prigionieri palestinesi, chiede l’immediato rilascio di Bilal Kayed e di tutti i compagni palestinesi prigionieri  nelle carceri israeliane e sollecita tutti gli amici del popolo palestinese ad organizzarsi, a protestare ed ad agire per chiedere la sua libertà e la libertà dei 7.000 palestinesi dietro le sbarre. (fonte samidoun)


91 ORGANIZZAZIONI PALESTINESI ED INTERNAZIONALI CHIAMANO ALL’AZIONE: 24-25 GIUGNO – GIORNATE PER LA LIBERAZIONE DI BILAL KAYED E LA FINE DELLA DETENZIONE AMMINISTRATIVA

91 organizzazioni palestinesi ed internazionali indicono congiuntamente una giornata di azione per la liberazione del prigioniero palestinese Bilal Kayed e la fine della detenzione amministrativa. Queste organizzazioni stanno sollecitando azioni in tutto il mondo per Venerdì 24 e Sabato  25 giugno – o prima – per chiedere la libertà per Kayed, che è in stato di detenzione amministrativa, detenzione senza accusa né processo, dopo aver scontato una pena di oltre 14 anni nelle prigioni israeliane.
Kayed è uno dei 700 palestinesi in detenzione amministrativa, su un totale di circa 7.000 prigionieri.
Questo invito all’azione arriva in risposta alle proteste annunciate all’interno delle carceri israeliane, lanciate dai prigionieri palestinesi, e coinciderà con uno sciopero della fame di due giorni che coinvolgerà centinaia di palestinesi incarcerati, per chiedere la libertà di Kayed. Il caso di Kayed è una priorità assoluta per i prigionieri palestinesi, che vedono la sua detenzione amministrativa immediatamente dopo aver scontato una lunga detenzione, come  potenziale e pericoloso precedente che minaccia tutti i prigionieri  palestinesi con periodo indefiniti di detenzione amministrativa.
Firma anche tu l’appello proposto da Samidoun
L’invito all’azione sarà aggiornato e ulteriori organizzazioni firmatarie sono benvenute. Le proteste e le azioni sono attualmente in programma a Berlino, Sakhnin, New York City, e Asira al-Shamaliyeh (città natale di Kayed), negli Stati Uniti  è previsto un bombing telefonico verso la Casa Bianca per il 24 giugno  col seguente modello di messaggio:

Bilal Kayed, prigioniero politico palestinese, è stato in sciopero della fame dal 14 giugno per protestare contro la sua detenzione amministrativa senza accusa né processo da parte di Israele, dopo essere stato condannato a 14 1/2 anni da un tribunale militare israeliano.
·         Gli Stati Uniti devono esigere l’immediato rilascio di Bilal interrompere il supporto alla politica carceraria israeliana verso i prigionieri e ad  altri crimini contro i palestinesi.
·         l’uso della detenzione amministrativa da parte di Israele è una violazione universalmente riconosciuta dei diritti umani e del diritto internazionale.
·         Gli aiuti americani a Israele infrangono la legge Leahy, che esclude l’assistenza alle unità militari note per violare i diritti umani impunemente.
·         I miliardi di dollari inviati ad Israele dagli Stati Uniti potrebbero essere meglio spesi per pressanti esigenze all’interno del paese. (Indicando eventuali priorità nazionali, come l’assistenza sanitaria, la creazione di posti di lavoro o le scuole, che sono particolarmente importanti per voi).

Il 13 giugno, era prevista la liberazione del prigioniero palestinese Bilal Kayed  dopo 14 anni e mezzo di carcere israeliano. La sua famiglia lo stava aspettando, insieme ai suoi compagni e amici; tuttavia, la liberazione di  Bilal non è avvenuta- perché invece di essere rilasciato, è stato condannato dai militari dell’occupazione israeliana ad altri sei mesi di detenzione amministrativa senza accusa né processo. Ora è in uno sciopero della fame, iniziato la mattina del 15 giugno – chiedendo la sua libertà e la fine della detenzione amministrativa.
Bilal Kayed, 35 anni, è uno dei 750 palestinesi imprigionati senza accusa né processo, sotto detenzione amministrativa, sulla base di prove segrete,  7.000 sono in totale palestinesi nelle carceri di occupazione. La detenzione amministrativa è a tempo indeterminato e rinnovabile- i palestinesi possono passare anni in detenzione amministrativa, senza mai sapere quando saranno liberati.
Kayed è conosciuto come un leader tra i prigionieri palestinesi – come rappresentante del Fronte Popolare per la Liberazione dei prigionieri palestinesi nel carcere di Megiddo, è stato preso di mira e messo in isolamento per un anno e mezzo. I suoi compagni prigionieri palestinesi sono impegnati in una serie di proteste e azioni per chiedere il suo rilascio e stanno organizzando il loro terzo sciopero della fame di due giorni, il 24 e 25 giugno, per chiedere la libertà di Kayed e la fine alla detenzione amministrativa.
Questo è un tentativo per creare un precedente per tutti i prigionieri palestinesi- che, alla data di rilascio, dopo cinque, dieci, quindici o venti anni di carcere, invece di essere rilasciati, possono essere trattenuti a tempo indeterminato senza accusa né processo, in base  all’ordinamento della “Detenzione Amministrativa”.  La negazione della libertà a Bilal Kayed è una minaccia per la libertà di tutti i prigionieri palestinesi.
Mohammad Faisal Abu Sakha was detained by Israeli soldiers on 14 December 2015
·         Kayed,  leader Fronte Popolare, prevista scarcerazione;
·         Mohammed Abu Sakha, artista circense e insegnante;
·         Hasan Safadi, Gerosolimitano difensore dei diritti umani;
·         Bilal Abu Diab, animatore e organizzatore;
·         Abdel-Jaber Fuquha e Hatem Kufaisha, membri del Consiglio legislativo palestinese;
·         Omar Nazzal, giornalista e dirigente sindacale
insieme a centinaia di altri, denunciano il livello di impunità dello Stato di Israele che imprigiona i leader emergenti palestinesi e le figure di spicco della comunità senza accusa né processo. Centinaia di prigionieri palestinesi hanno aderito con  i loro corpi e le loro vite agli scioperi della fame per chiedere la fine di detenzione amministrativa.
Facciamo sentire la nostra voce in tutto il mondo aderendo all’appello per liberare Bilal Kayed e tutti i suoi compagni in detenzione amministrativa e per  porre fine alla stessa pratica della detenzione amministrativa. Chiediamo la libertà di tutti i prigionieri palestinesi –  per la causa per la quale lottano, la libertà della Palestina e della sua gente.
Noi aderiamo alla manifestazione, che con azioni ed eventi in tutto il mondo il 24 e 25 giugno sostiene i prigionieri palestinesi in sciopero per la libertà e sollecitiamo le organizzazioni e le persone di coscienza in tutto il mondo di unirsi in azioni per chiedere la libertà per Bilal Kayed e dei suoi compagni imprigionati, anche con campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni per isolare a livello internazionale Israele, le sue istituzioni e le sue imprese – tra le quali G4S che trae profitto  dai carcerati, dall’occupazione, il razzismo, il colonialismo e l’ingiustizia.
Bilal Kayed e tutti i prigionieri palestinesi liberi!
Fine detenzione amministrativa!


Adesioni:
Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network
Abna’a el-Balad Movement – Palestine
Actions4Palestine – Toronto, Canada
AFPS Association France Palestine Solidarité
Al-Awda, the Palestine Right to Return Coalition NY
Al-Awda Palestine Right to Return Coalition – US
Alternative Information Center
Asociación Palestina BILADI
Association Belgo-Palestinienne
Association for Protection of Democratic Rights (APDR) – India
Association of Academics for the Respect of International Law in Palestine – AURDIP
Association of the Palestinian Community in Scotland
Associazione Amicizia Sardegna Palestina
BAYAN USA
BDS Action Calgary
BDS Berlin
BDS Slovenija
BDS Turkey (Filistin Için Israil’e Boykot Girisimi)
BDS Vancouver
Belgian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (BACBI)
Boycott! Supporting the Palestinian BDS Call from Within (Israeli citizens for BDS)
Byron Friends of Palestine
Campaign to Boycott Supporters of “Israel” in Lebanon
Campaign to Free Ahmad Sa’adat
Campaign to Free Georges Ibrahim Abdallah
Canada Palestine Association
CAPJPO – EuroPalestine
Citizens International – Malaysia
Coalition for Justice and Peace in Palestine (Sydney)
Collectif Judeo Arabe et Citoyen pour la Palestine
Comité Palestina Libre / Uruguay
Comite Salta de solidaridad con Palestina
Committee of the Greater ABC/SP of Solidarity with the Palestinian People – Brazil
Committee to Stop FBI Repression
Committees for a Democratic Palestine – Brazil
Corvallis-Albany Palestine Solidarity
Coup Pour Coup 31
Democratic Lawyers’ Alliance – Palestine
Democratic Palestine Committees – Germany
docP (Diensten en Onderzoek Centrum Palestina , Netherlands)
Education Equals Making Community Connections
European Coordination of Committees and Associations for Palestine (ECCP)
Euro-Mediterranean Human Rights Monitor
Faculty for Palestine (Canada)
February 20 Movement – USA
Filipino Refugees in the Netherlands
Finnish-Arab Friendship Society
Freedom Archives
Freedom Road Socialist Organization
Friends of Ain el-Helweh, Grenoble
Fronte Palestina Milano
Gerechtigkeit und Frieden für Palästina
Gesellschaft Schweiz Palästina
Gruppo Azione Palestina – Parma
Handala Center for Prisoners and Former Prisoners
Handala Cultural Center – Vienna
Hilton Head for Peace
Human Rights Foundation of Turkey (Türkiye Insan Haklari Vakfi)
Human Rights Institute – Bratislava, Slovakia
Human Rights March – Denmark
Hunter College Students for Justice in Palestine
Initiative for a Just Peace in the Middle East – Slovakia
Inminds.com
International Action Center
International Committee for Peace, Justice and Dignity
International Concerned Family and Friends of Mumia Abu-Jamal
International League of Peoples Struggle in Canada
International Solidarity Movement – Palestine
International Solidarity Movement – Northern California
International Solidarity Movement Czech Republic group
Ireland-Palestine Solidarity Campaign
Jewish Voice for Peace, San Diego
Jews for Palestinian Right of Return
Labor for Palestine
Landless Workers ‘ Movement (MST) – Brazil
Lefterianews – Greece
Leuvense Actiegroep Palestina
London Palestine Action
Los Otros Judios
Mouvement Citoyen Palestine
National Jericho Movement
National Lawyers Guild – Palestine Subcommittee
New York City Students for Justice in Palestine
Northeast Political Prisoner Coalition
NY 4 Palestine Coalition
NYC Free Peltier
NYC Friends of MOVE
Palästinensische Kulturzentrum Schweiz
Palestijnse Gemeenschap in Nederland
Palestina Rossa
Palestina Solidariteit
Palestinian Arab Cultural Center in Brazil – Rio Grande do Sul
Palestinian Arab Cultural Center in Brazil – Sao Paulo
Palestinian Arab Society – Corumba (Brazil)
Palestinian Child and Youth Institute – Lebanon
Palestinian Democratic Coalition – Chicago
Palestinian Documentation Center
Palestinian Prisoners’ Committee – Palestine
Palestinian Youth Organization
Plate-forme Charleroi-Palestine
Plateforme des ONG françaises pour la Palestine
Philippines-Palestine Friendship Association
Progressive Palestinian Youth Union – Palestine
Progressive Student Labor Front – Palestine
Raja’een Folkloric Dance Troupe
Red Sparks Union
Resistance for Free Palestine – Greece
Revolutionaire Eenheid
Revolutionary Communist Group/Fight Racism! Fight Imperialism!
Sawt al-Shaab (Voice of the People Radio) – Palestine
SODePAZ Balamil
Solidarity with Novorossiya and Antifascists in Ukraine – NYC
Stichting Groningen-Jabalya
Studenten Voor Rechtvaardigheid in Palestina- Nijmegen
Studenten voor Rechtvaardigheid in Palestina (SRP) – Vrije Universiteit Amsterdam
Students for Justice in Palestine – Liège, Belgium
Students for Justice in Palestine at the College of Staten Island
UDAP – Unione Democratica Arabo-Palestinese
UJFP French Jewish Union for Peace
Union of Palestinian Women’s Committees – Palestine
US Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel
U.S. Palestinian Community Network (USPCN)
Vlaams-Socialistische Beweging
Voice of Palestine
Women in Black (Vienna)

Trad. Invictapalestina.org


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