Occorre chiudere questo gigantesco casinò.
Introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie che sia davvero efficace nel
frenare la speculazione, chiudere i paradisi fiscali, limitare o bloccare i
derivati più rischiosi e gli altri titoli tossici, separare le banche
commerciali da quelle di investimento e via discorrendo. Sono in massima parte
le proposte contenute nell'appello "Cambiamo la finanza per cambiare
l'Italia" che Banca Etica ha lanciato nei giorni scorsi per chiedere al
prossimo governo di riportare la finanza a essere uno strumento al servizio
dell'economia e della società, non un fine in sé stesso per fare soldi dai
soldi nel più breve tempo possibile. Per chiarire che c'è una parte del sistema
bancario che lavora erogando credito all'economia reale, con la massima
trasparenza, valutando le ricadute sociali e ambientali di ogni prestito
effettuato. Per ricordare che tutti noi risparmiatori, quando depositiamo i
nostri soldi in banca piuttosto che in un'altra, stiamo facendo una scelta.
Dobbiamo scegliere se vogliamo una finanza che sia parte della soluzione o che
continui ad essere uno, se non il principale, problema.
La Libertà Non Sta Nello Scegliere Tra Bianco E Nero, Ma Nel Sottrarsi A Questa Scelta Prescritta. (Theodor W.Adorno)
mercoledì 30 gennaio 2013
Doppio scandalo sotto il Monte - Andrea Baranes
...Qual è il problema,
allora? Il problema è che le banche devono pubblicare un bilancio, ma se hanno
delle perdite possono nasconderle sotto il tappeto grazie ai derivati, come nel
caso Monte Paschi. Che nel bilancio devono riportare i loro attivi e limitare
l'erogazione di crediti rischiosi in base alle regole internazionali
dell'accordo di Basilea. Ma grazie alle cartolarizzazioni questi limiti possono
essere elusi, e gli attivi portati fuori bilancio, spostandoli in un qualche
paradiso fiscale. Viene da chiedersi a cosa serve pubblicare un bilancio, se
tanto gli attivi quanto le perdite, solo per fare un paio di esempi
macroscopici, possono essere "interpretati" per mostrare numeri
scintillanti. Rimandando i problemi, spesso ingigantendoli con operazioni
spregiudicate per salvare la faccia nel breve.
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