mercoledì 3 giugno 2015

L’uomo che mangiava il fuoco – David Almond

la guerra non era finita da molto, e la crisi dei missili di Cuba e la minaccia nucleare spaventavano tutti.
Bobby è incuriosito da un barbone che alla fine si scopre chi è.
David Almond scrive così bene che si diventa come una mosca nella ragnatela della sua scrittura.
e continuano a chiamarla letteratura per ragazzi, voi non credeteci - franz






Inizia così:
Tutto ebbe inizio il giorno in cui conobbi McNulty. Ero con mia madre. Papà era rimasto a casa, vicino al mare. Noi prendemmo l’autobus che portava a Newcastle. Scendemmo alla fermata sotto la statua dell’angelo e ci dirigemmo verso il mercato, che si teneva lungo il fiume. Lei era vestita di rosso e continuava a cantare The Keel Row, tenendomi per mano e facendomi oscillare il braccio al ritmo della canzone. Oltre le bancarelle del mercato si era riunita una folla di persone, ma noi non riuscivamo a capire il motivo di quell'assembramento. Ci avvicinammo, e mia madre si alzò sulle punte. I corpi delle persone intorno a me erano così assiepati che impedivano persino alla luce di filtrare. I gabbiani stridevano 


...Siamo in Inghilterra ed è l’estate del 1962. La crisi dei missili di Cuba incombe sulla vita quotidiana di tutti, anche su quella del dodicenne Bobby Burns. Dopo un’estate serena, trascorsa nella casa in riva al mare, l’autunno sembra averlo immerso nell’ansia più cupa: la nuova scuola, da affrontare senza i suoi vecchi amici, è un posto freddo e crudele, al quale lui trova il coraggio di ribellarsi scoprendo l’amicizia con un ragazzino arrivato da poco, Daniel. E poi c’è suo padre che soffre per una misteriosa malattia ai polmoni. L’incontro con il signor McNulty, un artista di strada che inghiotte spade, mangia il fuoco e si esibisce in altri “giochi”, lo turba e lo affascina, ma il padre gli rivelerà che sono state la guerra e la prigionia a segnare quell'uomo così profondamente.
Un romanzo che intesse con grande abilità e sensibilità l’ansia di crescere e la fatica di non riuscire spesso a capire il mondo degli adulti, ritrovandosi sgomenti di fronte a parole troppo grandi e difficili come la “guerra fredda”, o gli incubi del passato e le cicatrici lasciate nell'anima dai ricordi. Un romanzo che sa delineare con la stessa vividezza l’inquietudine e la voglia di crescere e cercare la propria strada, il proprio senso…
da qui

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