“Ci sono tanti casi di questo tipo, dicono che questa
violenza di genere sia causata dalla dualità maschio-femmina, ma per noi non è
così. Quest’uomo per noi ha ucciso le bambine per un’altra ragione. Se
quest’uomo è ateo, secolarizzato, non va messa nessuno gli conferisce l’essere
come persona, ha solo una moglie che gli dà un ruolo: “Tu sei mio marito” e
così lui si nutre dell’amore della moglie.
Ma se la moglie lo abbandona e se ne va con un’altra donna
quest’uomo può fare una scoperta inimmaginabile, perché questa moglie gli
toglie il fatto di essere amato, e quando si sperimenta il fatto di non essere
amato allora questo richiama l’inferno. Quest’uomo sente una morte dentro così
profonda che il primo moto è ucciderla. Il secondo moto, poiché il dolore che
sente è mistico, siderale e orribile, piomba in un buco nero eterno e allora
pensa: “Come posso far capire a mia moglie il danno che mi ha fatto? La
sofferenza che ho?”. Uccide i bambini. Perché l’inferno esiste. I sociologi non
sono cristiani e non conoscono l’antropologia cristiana. Il problema è che
non possiamo vivere senza essere amati prima dalla nostra famiglia, poi dagli
amici a scuola, poi dalla fidanzata e infine da nostra moglie”
da qui
C'è una cosa su cui sono d'accordo, l'inferno esiste, eccome! nella mente di molti. Il fuoco fa danni seri. Avrei invece voluto fare una considerazione seria, ma quello che ho letto in questi giorni mi ha tolto ogni voglia...
RispondiEliminastendiamo un velo pietoso?
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