…Sepulveda, l'uomo che ha lottato con l'azione
per la libertà del suo Paese e con la scrittura per far conoscere al mondo
l'intoccabilità di un bene così alto, parla della dittatura di Pinochet, del
carcere vissuto per mano del regime e dice: "Non bisogna mai perdere la
fiducia nel futuro, nonostante tutto". Nonostante la corruzione "in
Cile come in Spagna". Una riflessione che tocca anche l'Italia quando lo
scrittore dice: "Si pensava che la tangentopoli italiana fosse il punto
più alto della corruzione", invece si scopre che è modello globalizzato.
Come reagire? "Bisogna mandare all'inferno questi corrotti - dice - e sono
convinto che anche in Italia abbiate la forza di dire basta". Il problema,
semmai, è come fare a organizzare il dissenso. "C'è una maggioranza di
persone oneste che non riesce a sconfiggere una minoranza di persone corrotte.
Con il crollo del muro di Berlino - era il 1989 - la sinistra si è chiesta e adesso che facciamo? Non abbiamo avuto il tempo di
costruire un progetto politico veramente alternativo all'attuale. Ora è tempo
di reinventarla questa alternativa"…
da qui
Una boccata di ossigeno, quest'intervista. Grazie a Concita de Gregorio e a te che l'hai postata. Ha ragione Sepulveda: il problema fondamentale è non perdere la fiducia e organizzare il dissenso. Buona domenica.
RispondiEliminafa piacere sentire cose così, meno male che ancora si può :)
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