sabato 5 settembre 2020

I MOTIVI PER CUI VOTERÒ NO AL REFERENDUM - Emiliano Deiana

 

REFERENDUM COSTITUZIONALE & CALCIO

Facciamo che il Parlamento sia come il calcio.

Come una partita di calcio.

22 giocatori scarsissimi e strapagati che si affrontano.

(L’estetica che i parlamentari siano “scarsi, inutili e strapagati” non è la mia, ma di chi vi sta chiedendo - parlamentari compresi - di votare Si)

Ma andiamo avanti con l’esempio: 22 giocatori scarsissimi e strapagati che giocano una partita.

A un certo momento i 22 giocatori hanno una “bella pensata”: siamo troppi e troppo scarsi, dicono.

Da domani la partita sarà giocata da 16 giocatori: 8 per squadra. Non più 11.

Lo stipendio però lo lasciamo identico. Le regole di gioco le stesse. I benefit intonsi.

Adesso: io sarei - ‘stogazzo - anche disponibile a votare Si se ci fosse qualche scienziato/a della politica che mi dimostrasse come Fantozzi e Filini da brocchi totali - appena diminuito il numero di giocatori - si possano trasformare, improvvisamente, in Maradona e Pelè.

Se Fantozzi e Filini erano scarsi nella squadra a 11 c’è qualche “fenomeno” che mi può spiegare come facciano a diventare fuoriclasse nella squadra a 8?

Attendo fiducioso.

Difatti voterò NO.

NO.

NO.

 


I DIECI MOTIVI PER CUI VOTERÒ NO AL REFERENDUM

1. Per mandare in soffitta la narrazione populista che ha infestato la politica e la società.

2. Per mandare in soffitta la telenovela degli anti-casta che, negli anni, si sono fatti Casta più della casta.

3. Per l’indecenza di chi ha votato per tre volte contro la riforma e, alla fine, per una presunta “ragion di Stato” è stato illuminato sulla via di Damasco e delle seggiola.

4. Perché non si realizzi uno dei punti del Piano di Rinascita di Licio Gelli e della Loggia Massonica P2.

5. Perché per velocizzare il processo legislativo basta modificare i Regolamenti parlamentari.

6. Per garantire un’adeguata rappresentanza anche ai territori meno densamente abitati come la Sardegna.

7. Perché non confondo la Costituzione con la legge elettorale. Se vogliono cambiare la legge elettorale e finirla con i “nominati” possono farlo senza toccare la Costituzione.

8. Perché un “taglio” non è una riforma.

9. Perché se vincesse il Si l’Italia diventerebbe il Paese Europeo col più basso rapporto fra popolazione e rappresentanti democratici.

10. Perché la democrazia non è un costo. Mai.

E.


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