venerdì 2 ottobre 2020

La teoria della moneta moderna non aiuta(1) - Doug Henwood(2)

La MMT viene definita dai suoi sostenitori come un nuovo modo radicale di comprendere il denaro e il debito. Ma ci vorrà più di qualche battuta sulla tastiera di un computer per cambiare l'economia

Quando li sogniamo, quando li sogniamo, quando li sogniamo
Li sogneremo, li sogneremo gratuitamente, soldi gratis
soldi gratis, soldi gratis, soldi gratis, soldi gratis, soldi gratis, soldi gratis -
 Patti Smith


Ora che le politiche rese famose da Bernie Sanders, come Medicare for All e il college gratuito, e quelle più recenti come il New Deal verde3, stanno penetrando nel mainstream politico, i sostenitori si trovano sempre più di fronte alla domanda: "come li pagheresti?" Sebbene a "questa domanda" ci siano buone risposte che potrebbero anche essere ridotte ad una lunghezza e ad un vocabolario adatti alla TV, non sempre sono fruibili. Persino i socialisti autodefinitisi sembrano avere difficoltà a pronunciare la parola "tasse". Quanto sarebbe bello se si potesse semplicemente respingere la domanda come una distrazione irrilevante?

Esiste opportunamente una dottrina economica che consente di fare proprio questo: la Modern Monetary Theory (MMT). La neoeletta Alexandria Ocasio-Cortez manifesta almeno una certa curiosità per la MMT, e tale teoria è presente in tutti i gruppi di lettura marxisti e nei capitoli dedicati ai Democratic Socialists of America. Si sta diffondendo persino nelle pubblicazioni aziendali: Joe Weisenthal di Bloomberg è un simpatizzante di tale dottrina. James Wilson del New York Times ha twittato recentemente: "La velocità con cui i giovani attivisti sia di sinistra che di destra stanno migrando verso la MMT avrà un profondo effetto sulla politica americana negli anni 2020- 2030".

Mentre gli adepti affermano strenuamente che la MMT è più fine e più complessa di questo, il suo punto di forza principale è che i governi non devono tassare o prendere in prestito per spendere: possono semplicemente creare denaro dal nulla. Basta pigiare alcuni tasti del computer e tutti ricevono un'assicurazione sanitaria, scompare il debito degli studenti e possiamo anche salvare il clima, senza tutto quel caotico conflitto di classe.

È un po’ una caricatura, ma come vedremo, non è poi così stravagante.

Al centro della MMT c'è un piccolo gruppo di accademici, rafforzato da un fervente esercito di accoliti sui social media. Nomi accademici di spicco comprendono L. Randall Wray, ora del Levy Institute4 al Bard College; Stephanie Kelton a Stony Brook5; Scott Fullwiler6 dell'Università del Missouri a Kansas City (UMKC, che è stato il Vaticano della MMT - sia Wray che la Kelton vi hanno lavorato per molti anni); Pavlina Tcherneva7, anch'essa del Bard (anche se ha conseguito il dottorato e ha passato sei anni all'UMKC). Sebbene non sia un membro chiave del club, James Galbraith dell'Università del Texas, un importante economista progressista, è un compagno di viaggio.

Sopra, dietro e intorno a loro si aggira la figura di Warren Mosler8, che gestisce un hedge fund, sostiene la MMT e firma grossi assegni a sostegno della causa. Mosler, che Galbraith ha descritto come un "tesoro nazionale", non è afflitto da falsa modestia: chiama il suo blog "il centro dell'universo" in cui riporta una descrizione del suo libro molto snello Soft Currency Economics come "Il libro più importante che sia stato mai scritto". Vive alle Isole Vergini americane perché è un rifugio fiscale con bel clima, un punto che vale la pena tenere a mente quando guardiamo più da vicino le considerazioni dei sostenitori della MMT sulla tassazione.

Nel 1998 sono stati pubblicati due documenti che hanno portato alla fondazione della MMT: il libro di Wray Understanding Modern Money9 e il documento della Kelton "Can Taxes and Bonds Finance Government Spending?"10 nei quali vengono sostenuti diversi punti che oggi continuano ad essere fondamentali per la MMT: i governi stabiliscono l'unica valuta ufficiale di un paese accettando solo quell'unità per il pagamento delle tasse. Inoltre un governo "monetariamente sovrano" - gli Stati Uniti sono uno, la Grecia no (a causa dell'euro), lo status del Brasile è ambiguo (poiché emette la propria valuta ma non ha nulla a che vedere con il potere o l'autonomia degli Stati Uniti) - può emettere quella valuta senza limiti. Come afferma Wray, "Il governo non ha" bisogno "del" denaro del pubblico "per poterlo spendere; piuttosto è il pubblico che ha bisogno del "denaro del governo" per pagare le tasse. Una volta compreso tutto ciò, diventa chiaro che né le tasse né i titoli di Stato "finanziano" la spesa pubblica ". Ci potremmo chiedere dove le entrate guadagnate dai lavoratori si inseriscono in tutto questo, ma il mondo della produzione non gioca un ruolo importante in questa teoria.

Ma dopo averci spinto a pensare che le tasse siano dispensabili, Wray lancia un'esca e cambia registro. Poiché esiste il rischio che una spesa pubblica in eccesso possa innescare l'inflazione, il governo potrebbe aver bisogno di raffreddare le cose, il che significa creare una recessione -sebbene Wray eviti di usare questo termine - aumentando le tasse. Le tasse, sostiene la MMT, dovrebbero essere utilizzate come strumenti di gestione dell’economia, ma non devono mai essere considerate come un governo che "finanzia". Pensare una cosa del genere significherebbe indulgere in una superstizione ortodossa.

L'articolo della Kelton prefigurava quello che sarebbe diventato un marchio di fabbrica negli scritti della MMT: esercizi dettagliati di contabilità progettati per mostrare cosa succede, tecnicamente parlando, quando il governo spende soldi. Questi vengono mobilitati per chiedere "perché il governo dovrebbe prendere i soldi dal settore privato. . . che è il solo in grado di crearli? . . . In effetti, l'intero processo di tassazione e di spesa deve, per ragioni logiche, essere avviato con la prima creazione (e spesa) di nuovi fondi pubblici da parte del governo ". Il governo è come un Dio, che dà vita all’economia attraverso la spesa: finché non spende, non ci sono soldi. Tasse e prestiti sono semplicemente mezzi per gestire il livello delle riserve nel sistema bancario.

Gran parte della letteratura MMT è un'elaborazione dell'aritmetica delle riserve bancarie, il denaro delle banche messo da parte come riserva di sicurezza contro una fuga, sotto forma di contanti nel caveau o di depositi presso la banca centrale. La contabilità della riserva è importante se sei un economista finanziario o un funzionario della banca centrale, ma ha una rilevanza limitata per chiunque sia interessato a questioni economiche di ampia portata. Assente nell'articolo della Kelton, nel libro di Wray e in gran parte della letteratura successiva della MMT, si ha la sensazione di cosa significhi il denaro nell'economia privata, dove i lavoratori e i capitalisti traggono profitto dalla loro fatica e competono tra loro per massimizzare quel profitto, una rete complessa dei rapporti sociali mediati dal denaro.

Sebbene la politica di MMT sia inclinata verso sinistra, l'angolo di inclinazione è difficile da misurare con precisione. Mosler è stato descritto da un collega come " politico agnostico "; Yves Smith di NakedCapitalism, un animatore della scuola, come un "conservatore". Wray ha affermato che la MMT è compatibile con una visione libertaria del piccolo governo del mondo. Kelton, in un'intervista con l'attivista e giornalista Nomiki Konst in cui descrive la MMT come un "marchio", ammette cortesemente che "Marx è stato importante fino a un certo punto".

Nonostante pubblicizzi la sua modernità con il suo nome, la MMT ha radici che risalgono a più di un secolo fa. Il primo precursore fu il libro The State Theory of Money dell'economista tedesco di destra Georg Friedrich Knapp, pubblicato nel 1905. È un libro strano. Usando una miriade di termini come "hylolepsy" e "synchartism", Knapp sostiene che lo stato denomina la valuta per legge e accetta solo pagamenti fiscali denominati in quella valuta. Questa dottrina, nota come chartalismo, è in un certo senso incontrovertibile; gli stati si preoccupano moltissimo della propria valuta e puniscono coloro che la contraffanno. Devi pagare le tasse nella valuta ufficiale o andrai in prigione. Nessun paese moderno che non sia in crisi tollererebbe la circolazione di più valute all’interno dei suoi confini (sebbene il dollaro non sia diventato l'unica valuta legale degli Stati Uniti fino al 1863). Ma il modo in cui quella valuta ufficiale si collega al resto della società viene affrontato a malapena.

Un secondo antenato della MMT, citato frequentemente dai suoi sostenitori, è un documento del 1946 prodotto dal consigliere e uomo d'affari del New Deal Beardsley Ruml apparso in American Affairs: A Quarterly Journal of Free Opinion, una pubblicazione dell'allora piuttosto conservatore National Industrial Conference Board. L'eccentrico Ruml, identificato nelle note della rivista relative ai collaboratori come "un teorico audace", ha dichiarato nel titolo del suo saggio che "Le tasse sono obsolete per le entrate"11. L'affermazione centrale è in questo passaggio:

“Per un governo la necessità di tassare al fine di mantenere sia la sua indipendenza che la sua solvibilità è valida per i governi statali e locali, ma non per un governo nazionale. . . . La libertà definitiva dal mercato monetario interno esiste per ogni stato nazionale sovrano in cui esiste un'istituzione che funziona alla maniera di una moderna banca centrale e la cui valuta non è convertibile in oro o in qualche altra merce. Gli Stati Uniti sono uno stato nazionale che ha una banca centrale, il Federal Reserve System, e la cui valuta, per scopi interni, non è convertibile in nessuna merce. Ne consegue che il nostro governo federale ha la libertà definitiva dal mercato monetario nel soddisfare le sue esigenze finanziarie”.

È una prima dichiarazione del cavallo di battaglia preferito dai sostenitori della MMT: le tasse potrebbero essere utili per armeggiare con la distribuzione del reddito, o scoraggiare i vizi, o per combattere l'inflazione drenando il potere d'acquisto dall'economia. Ma i governi in realtà non hanno bisogno delle entrate: possono semplicemente stampare moneta.

Dal momento che il saggio di Rumi si basa su una pura affermazione, il suo status di oracolo tra i membri della MMT sembra derivare dal suo ruolo di presidente della Federal Reserve Bank di New York. Ma questo principalmente è un posto onorario. (Il suo attuale occupante è Sara Horowitz, fondatrice del Sindacato dei liberi professionisti). Ruml non aveva particolari conoscenze di banche centrali o di politica fiscale, infatti negli anni '20, distribuì denaro per la Fondazione Rockefeller. Nel 1926 donò parte di quei soldi all'Istituto di Ginevra, un think tank svizzero che sarebbe diventato, secondo le parole dello storico Quinn Slobodian, "un importante centro istituzionale per i futuri neoliberisti". Ruml, al momento in cui scriveva il saggio su American Affairs, era presidente della Macy's12, un ruolo che ha assunto dopo anni di servizio come tesoriere.

Soggetto occasionale per i profili del New Yorker negli anni Quaranta e Cinquanta, Ruml ha anche fatto parte di numerosi consigli di amministrazione, tra cui quello di Muzak, raccomandando gli auricolari prodotti da questa impresa ad un giornalista di "Talk of the Town" come un ottimo modo per migliorare la produttività per il 18% di coloro che svolgono un lavoro "monotono". Forse non a caso, più della metà del suo saggio su American Affairs è dedicato alla denuncia della tassa sugli utili delle società come "dannosa" e parte della campagna di Ruml, descritta in tre parti in un profilo del New Yorker nel 1945, era per eliminarla.

I sostenitori della MMT per lo più dimenticano questa parte dell'opera Ruml: sebbene Warren Mosler, sull'Huffington Post ha ammesso che Ruml "stava scrivendo sui meriti delle tasse aziendali", non riproponendo la classificazione che ne fa Ruml come dannose, il che potrebbe aver alienato il pubblico liberale dell’HuffPo.

Sebbene la politica della MMT pendesse a sinistra, l'angolo di inclinazione è difficile da misurare con precisione.

A parte Knapp e Ruml, i sostenitori della MMT prendono ispirazione dall'economista Abba Lerner, in particolare dal suo articolo del 1943, "Functional Finance and the Federal Debt"13, che non è né stravagante né di destra. È stato scritto nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, quando la prudenza fiscale non si limitava a passare in secondo piano rispetto allo sforzo bellico, non era nemmeno in prospettiva. A causa dell'esperienza bellica, tutte le vecchie regole dell'ortodossia fiscale del pareggio di bilancio sembravano definitivamente superate, e crebbe la convinzione che una gestione fiscale intelligente potesse domare il ciclo economico e ridurre al minimo la disoccupazione.

La frase di apertura di Lerner rappresenta un augurio per il mondo del dopoguerra: "A parte la necessità di vincere la guerra, non vi è compito che la società debba affrontare oggi così importante come l'eliminazione dell'incertezza economica". La sua proposta di una dottrina della finanza funzionale sosteneva che "la politica fiscale del governo, la sua spesa e la tassazione, il suo prestito e il suo rimborso, la sua emissione di nuova moneta e il ritiro di denaro, devono essere iniziative tutte intraprese con occhio solo ai risultati di queste azioni sull'economia e non ad una qualsiasi dottrina tradizionale consolidata su ciò che è sano o malsano ". In altre parole, se la disoccupazione è in aumento, allentate le politiche (aumentare la spesa, tagliare le tasse, abbassare i tassi di interesse) e se l'inflazione è in aumento, irrigidite la politica (ossia il contrario). A prima vista, sembra completamente ragionevole, ma in secondo luogo, è molto più complicato.

Per prima cosa, occorre spesso del tempo per capire cosa sta succedendo nell'economia e ci vuole ancora più tempo per cambiare la politica - e talvolta, come negli anni '70, la disoccupazione e l'inflazione aumentano entrambe, e non è ovvio cosa dovrebbe fare la politica per rispondere a tali fenomeni. Chiunque abbia visto il Congresso impegnarsi in una politica fiscale e di spesa deve chiedersi come si possa credere che la politica fiscale venga messa a punto con la velocità e la precisione necessarie.

I sostenitori della MMT estendono questa arroganza sulla precisione e il potere dei politicanti al sistema del tasso di interesse, in quanto pensano che la banca centrale ne abbia il completo controllo e che dovrebbe mantenerlo il più vicino possibile allo zero. (Mosler pensa che il tasso in realtà debba essere zero.) Sebbene i sostenitori della MMT tendano a parlare del "tasso di interesse" solo casualmente, in realtà lo fanno in molti. I titoli di Stato a lungo termine, ad esempio, saranno caratterizzati quasi sempre da tassi più elevati di quelli a breve termine, perché possono accadere molte cose estremamente imprevedibili prima che il titolo raggiunga la scadenza. Ed entrambi renderanno meno di un prestito bancario di scadenza simile a una speculazione sul petrolio o al commerciante all’angolo della strada, a causa del maggior rischio di insolvenza.

Se non aumento il tasso di interesse per compensare un rischio maggiore di insolvenza o scadenze più lunghe, nessuno sarà naturalmente disposto ad acquistare i titoli o ad effettuare prestiti. I membri della MMT replicherebbero che i titoli potrebbero invece essere acquistati dalla Federal Reserve (o da una qualsiasi banca centrale dello stesso tipo in tutto il mondo). Ma ciò, se portato agli estremi, correrebbe il rischio di provocare un'inflazione incontrollata - e ancora non aiuterebbe lo speculatore o il commerciante. I sostenitori della MMT ci dicono poco per quanto tempo potrebbe essere portato avanti questo processo.

Questo ci porta al problema successivo: l'inflazione. Quando le macchine da stampa girano liberamente, non sono solo i reazionari a pensare che si corre il rischio di una spirale dei prezzi. Mentre stavo facendo delle ricerche per questo articolo, molte persone a cui ho descritto la MMT, dai democratici ai marxisti, hanno considerato questo problema preoccupante. Gli MMT evitano di affrontare l'argomento: non dicono mai quanto sia troppa e manifestano una grande fiducia nella loro capacità di controllarla. In un documento che critica la MMT, l'economista keynesiano di sinistra Thomas Palley afferma di aver sentito un "leader" della MMT dire che l'inflazione inferiore al 40% è "senza costi". Questo è quasi tre volte il record registrato negli Stati Uniti moderni nel 1980 pari a poco meno del 15%, che era largamente considerato, e non solo dagli obbligazionisti, come una crisi. Poiché i salari in genere sono in ritardo rispetto alle variazioni dei prezzi, l’inflazione può portare ad un declino reale del tenore di vita.

Anche se affermarlo potrebbe scandalizzare alcuni liberali, è pericoloso essere ottimisti sull'inflazione. Le persone lo trovano destabilizzante e alimenta la richiesta di ordine. L'aumento dell'inflazione negli anni '70, culminato con il record del 15%, ha contribuito a spalancare la strada a Reagan. L'inflazione pesantissima della Germania di Weimar negli anni '20 contribuì all'ascesa di Hitler. Come scrisse ai suoi superiori in Inghilterra un diplomatico britannico di stanza presso l'ambasciata a Berlino durante l'iperinflazione: "La popolazione è pronta ad accettare qualsiasi sistema di fermezza o qualsiasi uomo che sembri sapere quello che vuole e impartisce comandi con voce forte ed audace".

La visione più comune dell'inflazione di Weimar è che l'economia tedesca, danneggiata gravemente dalla Prima Guerra mondiale e costretta ad enormi risarcimenti a favore dei vincitori, non era all'altezza del compito - semplicemente non aveva la capacità produttiva, e i suoi cittadini non erano disposti e nemmeno in grado di pagare le tasse necessarie. Così, di conseguenza, il governo ha semplicemente stampato denaro e lo ha speso, non solo per pagare i propri conti, ma per sostenere i prestiti bancari al settore privato. (Le macchine da stampa erano così oberate di lavoro che avevano problemi a tenere il passo con la domanda di banconote fresche. Almeno il denaro battuto non avrebbe dovuto affrontare questo problema). Nell'ottobre 1923 l'inflazione raggiunse il picco del 29.500%, il che significa che i prezzi raddoppiavano ogni quattro giorni. Il valore del marco è crollato da 320 per dollaro all'inizio del 1922 a oltre 4 trilioni per dollaro alla fine del 1923, il che significa che il marco in un anno e mezzo ha perso il 99.999.999.992% del suo valore. Il valore del salario reale, se è possibile misurarlo in mezzo ad un'inflazione così rapida, è sceso di oltre l'80%, poiché il salario era estremamente in ritardo rispetto all’aumento dei prezzi.

Nel libro When Money Dies14, una classica storia popolare dell'inflazione di Weimar, Adam Fergusson riporta che il crollo del tenore di vita ha portato “fame, malattie, miseria e talvolta morte” alla massa dei tedeschi. L'iperinflazione è stata fermata solo attraverso un profondo programma di austerità: tagli alla spesa pubblica, licenziamenti, tagli ai salari, le solite cose. I pagamenti delle tasse erano legati al valore dell'oro, non alle banconote senza valore che venivano stampate. La disoccupazione aumentò vertiginosamente. Ma l'inflazione finì.

La spiegazione di Wray dell'iperinflazione di Weimar, una delle più abbaglianti di tutti i tempi, è strana. I deficit, ha spiegato Wray nel suo libro, sono stati causati dall'inflazione, non il contrario. Alla fine, “la Germania adottò una nuova valuta e, sebbene non avesse corso legale, fu dichiarata accettabile per il pagamento delle tasse. L'iperinflazione finì". Non dice quasi nulla sulla stampa -respinge le spiegazioni sulla "stampa di denaro" come "troppo semplici" - e nulla sul programma di austerità. No, vi era solo un intervento monetario inspiegabile in qualche modo collegato al pagamento delle tasse. La Germania di Weimar può rappresentare un caso estremo, ma dal momento che viene spesso sollevata dai critici della MMT - "non tutte quelle battute sui tasti porteranno all'inflazione, come in Argentina o a Weimar?" - è una questione su cui hanno bisogno di avere una buona risposta. La riluttanza di Wray ad affrontare di petto i rischi di stampare denaro ci spinge a chiederci quanto sia convinto della sua teoria.

Un altro grosso problema con la MMT è il suo radicamento nella prospettiva di un paese ricco, e in particolare della condizione eccezionale degli Stati Uniti - in questo caso il loro "privilegio esorbitante", come ha affermato una volta un ministro delle finanze francese, che deriva dall'emissione della valuta dominante nel mondo. I paesi di tutto il mondo mantengono le loro riserve (principalmente fondi su larga scala per i periodi di emergenza detenuti dai governi presso le loro banche centrali) in dollari, il che li rende effettivamente un mercato vincolato dai buoni del tesoro statunitensi (che è il modo in cui vengono vincolati i dollari). Inoltre, le principali materie prime come il petrolio hanno un prezzo in dollari, costringendo i paesi ad accumulare valuta per pagare le importazioni necessarie. Ciò significa che gli Stati Uniti, in casi eccezionali, possono avere deficit giganteschi e prendere in prestito su vasta scala con pochi vincoli (finora). Non dobbiamo nemmeno preoccuparci del valore del dollaro (per ora, anche se ci si deve chiedere per quanto tempo durerà l'esorbitante privilegio in un mondo in cui il dominio degli Stati Uniti si sta erodendo)15.

Ma i paesi meno privilegiati devono preoccuparsi che gli investitori stranieri non abbandonino i loro titoli di stato e riducano il valore della loro valuta, il che farebbe aumentare il tasso di interesse e l'inflazione. All'inizio degli anni '70 il governo cileno di Salvador Allende16 ha aumentato la spesa in maniera notevole e i redditi dei più poveri; ha funzionato bene per un po', ma poi l'inflazione è decollata. Allende non stava operando utilizzando la pubblicistica della MMT, ma facendo ricorso semplicemente a politiche perseguite da molti governi progressisti di fronte all'opposizione politica e alla carenza di risorse. Ma tali esperimenti raramente finiscono bene e problemi simili dovrebbero essere affrontati da un paese povero che cerca di intraprendere la sua strada verso la prosperità oggi, come nel caso attuale del Venezuela.

Rispetto agli Stati Uniti, questi paesi godono di una minore "sovranità monetaria", un concetto fondamentale della MMT. Uno stato monetariamente sovrano è uno che può spendere la propria valuta a piacimento, anche premendo semplicemente dei tasti. L'America gode di molta sovranità monetaria; come il Canada, Giappone e Gran Bretagna, anche se in misura minore. Questi paesi hanno bisogno, ad esempio, di importare merci con un prezzo in dollari, come il petrolio, e il valore della loro valuta ha un effetto diretto sul tenore di vita dal quale gli americani sono esclusi perché possiamo stampare la valuta con la quale viene dato il prezzo di quel petrolio. Il Brasile, a sua volta, ha ancora meno libertà; ha bisogno di valute più forti come il dollaro e l’euro per importare materie prime e manufatti avanzati; e paesi più poveri come la Bolivia o il Ghana ne hanno ancora meno.

Per acquistare le importazioni essenziali, questi paesi spesso devono chiedere prestiti in quelle valute forti, e per ripagare tali prestiti, hanno bisogno di guadagnare valuta estera attraverso le esportazioni.

La MMT ha ben poco da dire su questa situazione - in effetti, i suoi sostenitori a volte sembrano dare lezioni considerando rischioso il prestito estero, cosa che è vera, ma a volte è l'unico modo per acquistare centrali elettriche e locomotive. I sostenitori della MMT, come William Mitchell e Wray, ci comunicano che prendere a prestito dall'estero sia solo una pessima scelta e non un semplice obbligo nelle economie subordinate. Quando ho chiesto a Mosler cosa avesse da offrire la MMT alla Turchia, un paese la cui valuta ha perso valore negli ultimi quattro anni e che nell'estate del 2018 ha sofferto una sorta di crisi finanziaria, ha risposto con un pizzico di arroganza: "Senza la nostra ricetta la Turchia è un caso disperato " (In effetti, la Turchia aveva perseguito politiche fiscali e monetarie espansive simili alla MMT, comprese le garanzie statali del debito privato delle imprese, con l'inflazione che era intorno all' 11-12% e in aumento.) Non soddisfatto di quella risposta, ho sottolineato che mentre capivo il rischio di contrarre prestiti in valuta estera, cosa che la Turchia aveva fatto notevolmente, non ci sono equipaggiamenti di capitale sofisticati disponibili per la vendita di merci in lire turche. Mosler ha risposto, a torto, che si potrebbe effettivamente acquistare "un sacco" di tali beni in lire, e che "Qualsiasi nazione può sostenere la piena occupazione interna senza le importazioni di beni capitali" - senza minimamente considerare il punto che un paese che cerca di elevarsi nella gerarchia economica mondiale ha bisogno di beni di investimento prodotti solo in paesi come la Germania o il Giappone.

I paesi membri dell'euro sono un caso a sé. La Grecia e gli altri debitori alla periferia del continente hanno poca sovranità - hanno grossi debiti esteri in una valuta che non possono stampare. La Grecia avrebbe potuto abbandonare l'euro, come sollecitavano molti esponenti della sinistra, ma la cosa sarebbe stata enormemente dirompente, e, a parte questo, non avrebbe potuto affrontare le debolezze strutturali di lunga data del paese, come uno stato con fondi insufficienti e un'infrastruttura industriale sottosviluppata. Sintomatico di quella relativa debolezza: nei vent'anni precedenti l'introduzione dell'euro, la dracma ha perso l'88% del suo valore. L'inflazione in quel periodo è stata in media di oltre il 14% l'anno. Nel 1980, il PIL pro capite della Grecia era pari al 73% di quello degli Stati Uniti; nel 2002, era sceso al 60%. In altre parole, i problemi economici della Grecia sono antecedenti all'euro, ed anche se non stampano letteralmente la valuta, i paesi più importanti della zona euro, come Germania e Paesi Bassi, difficilmente soffrono della mancanza formale di sovranità monetaria. Ciò che conta di più è il posto occupato nella catena di approvvigionamento dell economia globale, e questo può essere estremamente fastidioso.

La dipendenza non riconosciuta della MMT dagli smisurati privilegi degli Stati Uniti - Mitchell è forse l'unico sostenitore della MMT di alto profilo che proviene dall'estero - viene pressoché completamente ignorata dai suoi sostenitori.

La MMT è il prodotto di una scuola chiamata economia post-keynesiana (PK). In effetti, molte delle figure più importanti alla fine degli anni '90 si sono incontrate in una lista di dibattito post-keynesiano. L'economia PK ha diverse sotto-scuole e non ha molto senso approfondire ciascuna di esse, ma ci sono alcuni punti generali al riguardo che sono rilevanti per una discussione sulla MMT. La maggior parte dei PK sono di centro sinistra e alcuni sono persino socialisti. Deplorano la svolta ortodossa di molti keynesiani tradizionali, che considerano dei tecnici del ciclo economico non interessati a questioni strutturali più profonde. Sottolineano l'importanza del denaro e del credito, in particolare il fatto che possono provocare una destabilizzazione, attraverso delle bolle speculative, molto più di altri orientamenti tradizionali, che tendono a credere che il sistema si autoequilibri e che il denaro eserciti di per sé poco danno.

Una tendenza interessante del pensiero PK è la teoria della moneta endogena, che è l'opposto della teoria monetarista resa famosa da Milton Friedman. I monetaristi credono che la banca centrale controlli l'offerta di moneta attraverso il potere che ha di creare e diffondere denaro attraverso il sistema bancario: la Fed inietta contanti nel sistema finanziario acquistando buoni del Tesoro da detentori privati (non dal Tesoro stesso) e quindi le banche sono libere di prestare questo tesoro monetario appena nato. I teorici della moneta endogena, al contrario, credono che la creazione di moneta sia guidata dalla domanda di credito proveniente dai privati, come imprese e consumatori. Le banche concedono prestiti e poi si affrettano a finanziarli. Il più delle volte, la banca centrale soddisfa la domanda di denaro fresco avanzata dalle banche pompando fondi nel sistema finanziario (tranne quando sta cercando di provocare una recessione frustrando la loro brama di nuove riserve). Per coloro che sono interessati, questa visione endogena del denaro è simile alla teoria del denaro di Marx ed è anche coerente con il modo in cui molti banchieri centrali vedono le cose. In tempi normali, la banca centrale inietta abbastanza denaro nel sistema per far girare le ruote del commercio, ma ciò non genera la rotazione, lo fa il lavoro nella produzione e nella distribuzione.

Gli MMT hanno eliminato molte delle cose più interessanti sull'economia PK. A differenza di Joan Robinson17, una delle prime collaboratrici della tradizione PK, raramente si chiedono quella che lei definisce "la più grande di tutte le questioni economiche. . . a cosa serve la crescita?" (O, come ha detto altrove, "Ora che siamo tutti d'accordo sul fatto che la spesa pubblica può mantenere l'occupazione, dovremmo discutere su quale dovrebbe essere la spesa"). Ispirati dalla teoria cartalista di Knapp, minimizzano il ruolo della domanda di credito privato nel guidare l’economia; come Friedman credono che il governo gestisca la creazione di denaro (Friedman attraverso la banca centrale, la MMT attraverso la spesa federale). Wray, che una volta scrisse un libro sull'argomento, ora liquida il denaro endogeno come un " semplice anticipo " avvicinandosi alla MMT.

I sostenitori della MMT stranamente mostrano una mancanza di interesse per la specificità del capitalismo - come sono organizzate la produzione e la distribuzione, come nasce la domanda di credito nel corso deU’attività commerciale, come le persone si guadagnano da vivere e in quali condizioni - e il loro rifiuto del precedente lavoro della PK sul denaro rende praticamente assente qualsiasi legame tra il denaro e le cose o il denaro e le persone (o persone e cose tramite il denaro). Marx ha affermato che un uomo porta in tasca il suo legame con la società, un riconoscimento che il denaro è uno dei nostri principali modi di organizzazione e di controllo sociale. Oppure, come ha detto Antonio Negri in uno dei suoi momenti più lucidi, il denaro ha una sola faccia, quella del padrone. Se non lavori e fai come ti viene detto, vai in bancarotta e muori di fame.

Attraverso la fantasia di una semplice pressione sui tasti, tutte quelle relazioni di necessità e potere vengono presumibilmente spazzate via. Ma non è l’imposizione di una scarsità di denaro in sé che produce quei rapporti.

La mancanza di interesse della MMT per il rapporto tra denaro ed economia reale fa sì che gli aderenti trascurino il legame tra tassazione, spesa e allocazione delle risorse. Vi sono senzatetto che vivono per le strade di San Francisco, isolati da Twitter e dal quartier generale di Uber, ponti che crollano, treni che deragliano, scuole che cadono a pezzi - la manifestazione evidente dell'opulenza privata e dello squallore pubblico, come disse molto tempo fa John Kenneth Galbraith17, poiché il settore pubblico è povero di risorse. La tassazione sottrae quelle risorse dalle mani dei privati e le mette in quelle pubbliche, con la possibilità almeno di spenderle in attività più umane. Meno Lamborghini, più treni ad alta velocità. Meno case di lusso nelle Hamptons18, più alloggi pubblici.

La scelta di un unico pagatore, ad esempio, non è solo una questione di pochi miliardi di sequenze di tasti in più, ma significa smantellare l'assurdo apparato amministrativo del sistema sanitario statunitense, spostare i premi per le assicurazioni private nella spesa pubblica, trasformare il modello di business del settore farmaceutico e occuparsi dei lavoratori licenziati a causa della ristrutturazione.

Si potrebbe dire qualcosa di simile sul cambiamento climatico. Kelton, ad esempio, ha scritto questo su Twitter:

Come immagino la conversazione tra le ultime due persone su [emoji del mappamondo]

"C'erano piani per salvare l'umanità, ma non sono stati messi a bilancio."

"Avrebbero dovuto imparare #MMT."

Una battuta di tasti salverà la Terra! Salvo che non lo vogliano. Abbiamo bisogno di un rinnovamento totale delle fonti energetiche e dei sistemi di trasporto, dell'organizzazione spaziale delle nostre città e dei processi fondamentali di produzione industriale e agricola. Per fare ciò, dobbiamo calpestare la libertà di investimento del capitale privato, colpendo al cuore il potere della classe dominante.

I membri della MMT a volte diranno che vogliono tassare i ricchi perché sono troppo ricchi, ma Wray, in una recente conferenza, ha dichiarato che non vede il senso di inquadrare la questione come se tassare i ricchi porti all’espansione dei servizi pubblici, presumibilmente perché il governo non ha bisogno delle tasse per fare della spesa. Altrove, ha scritto che tassare i ricchi è "una missione da pazzi" a causa del loro potere politico ed ha affermato a Bloomberg Businessweek di essere "un po 'deluso" dal fatto che la Ocasio-Cortez abbia legato gli aumenti delle tasse al Green New Deal, mentre una volta ha dato la colpa della devastazione di Camden, nel New Jersey, alle aliquote fiscali troppo alte - il che rende difficile spiegare la ricchezza della città di New York che viene altamente tassata; in realtà gli abitanti di Camden vengono tassati modestamente e fanno molto affidamento sugli aiuti di Stato.

Sembra che molti appartenenti alla sinistra americana contemporanea svivano ancora sotto l'incantesimo dell'eredità fobica nei confronti del fisco della politica post-Reaganiana, che li porta ad essere attratti dalla MMT - una risposta facile a "come farai a pagarlo?" Poco prima della sua elezione al Congresso, Alexandria Ocasio-Cortez è rimasta sconcertata da quella domanda in un'intervista televisiva con Jake Tapper. Successivamente ha incontrato Kelton e subito si è messa a dire cose gentili sulla MMT.

I sostenitori della Ocasio-Cortez hanno subito notato, correttamente (come lei stessa aveva fatto prima), che nessuno fa questa domanda quando si tratta di finanziare il Pentagono o di tagliare le tasse ai ricchi. Ma c'è una buona ragione per cui il Pentagono e i tagli fiscali di fascia alta ottengono il permesso dalla polizia tributaria. I missili Cruise e l’arricchimento dei plutocrati rafforzano le gerarchie sociali esistenti. Medicare for All e le tasse universitarie gratuite le indeboliscono. La dipendenza dai datori di lavoro per l'assicurazione sanitaria rende i lavoratori più flessibili; costringere gli studenti a prendere in prestito somme consistenti per pagare le tasse li rende più propensi ad aderire alla retta via con la laurea. I dirigenti e i loro scribi a pagamento non vogliono creare "nuovi diritti", anche se il singolo debitore potrebbe ridurre i costi dell'assicurazione sanitaria. L'ultima cosa che vogliono fare è incoraggiare la popolazione a fare nuove richieste, è sicuramente meglio mantenere le masse sulla difensiva, come dicono gli inglesi.

La tassazione19 potrebbe non essere un'espropriazione totale, ma è la cosa migliore in questo mondo decadente, è una forma, per quanto lieve, di socializzazione, che trasforma investimenti e consumi privati in spesa pubblica. Per cui separare la tassazione dei ricchi dalla fornitura di servizi pubblici mette da parte i vantaggi materiali e le agitazioni che portano ad una guerra di classe attraverso la politica fiscale. Le persone ricche farebbero molta più fatica a lamentarsi del fatto che i loro soldi vengono presi per educare i bambini e salvare il pianeta che se fossero prelevati solo perché sono troppo ricchi.

Una parte fondamentale dell'agenda MMT è la garanzia del lavoro (JG), una politica in base alla quale il governo federale diventa il datore di lavoro di ultima istanza (ELR). A differenza della teorizzazione monetaria della MMT, la JG non ha nulla a che fare con il concetto centrale della scuola cartalista e si occupa direttamente di un aspetto cruciale dell'economia reale, vale a dire il mercato del lavoro. Con la JG, i disoccupati cronici potrebbero trovare un lavoro dignitoso e i disoccupati verrebbero temporaneamente sostenuti fino a quando non trovassero un lavoro permanente.

Per una panoramica della JG, possiamo riferirci ad un documento di Pavlina Tcherneva, che è stata la specialista della scuola MMT20 relativamente a questa proposta. Con i recenti livelli di disoccupazione negli Stati Uniti, la Tcherneva stima che 10-15 milioni di persone potrebbero essere impiegate in un programma JG (che corrisponderebbe ad un altro 6-10% in più rispetto a coloro che già lavorano per la paga). Il reddito aggiuntivo guadagnato da coloro che partecipano al programma JG, facendo aumentare la domanda di beni e servizi, con ogni probabilità provocherebbe un aumento l'occupazione di altri 4 milioni circa, utilizzando modelli economici standard. Ciò porterebbe la quota di occupati della popolazione statunitense a livelli record con un discreto margine, sebbene rimarrebbe comunque al di sotto dei tassi della Svezia e dell’Islanda.

La Tcherneva farebbe pagare i lavoratori 15 $ l'ora, con tutti i benefit (assicurazione sanitaria, assistenza all'infanzia, congedo retribuito e pensione; il suo collega Mosler, da buon gestore di un hedge found, fisserebbe una paga molto più bassa). Ciò equivale a un reddito annuo di 31.200 $, vicino al livello del reddito personale medio.

Secondo le sue stime e quelle dei suoi colleghi della MMT, il JG avrebbe un costo dell’1-2% del PIL, sebbene verrebbe in parte compensato dalla riduzione della spesa per i sussidi di disoccupazione e per i programmi di povertà. Questa è probabilmente una sottostima, ma qualunque siano i numeri esatti, i costi di bilancio non sarebbero assolutamente devastanti.

Nel suo modello di JG una parte importante verrebbe assunto dal lavoro di assistenza, non solo per il bisogno sociale, ma anche per raggiungere "i gruppi meno qualificati e più emarginati del mercato del lavoro". Il lavoro tradizionale delle infrastrutture impiega in modo esorbitante gli uomini, per cui non è adeguato al compito. Immaginiamo che i lavoratori del JG vengano impiegati nella cura dell'ambiente (attingendo ai modelli del New Deal come il Civilian Conservation Corps, oltre ad affrontare i problemi più attuali come la riduzione delle zone con carenze alimentari), la cura delle comunità (rimozione dei rifiuti, orti scolastici, biblioteche, lezioni, restauro di siti storici) e assistenza alle persone (assistenza agli anziani, programmi di doposcuola, aiuto per gli ex detenuti). Per ragioni non del tutto rivelate, la Tcherneva ei suoi compagni della MMT vogliono proteggere il settore privato dalla concorrenza del JG. Non è chiaro se i lavoratori del settore pubblico godrebbero delle stesse protezioni; potrebbe essere allettante, dopotutto, sostituire il lavoro sindacale ben retribuito con i lavoratori che utilizzino il programma di JG.

Il lavoro garantito (JG) potrebbe esistere senza il resto dell'apparato MMT. Il contributo speciale all'idea fornito da questa scuola è quello di concepire il programma come parte integrante della regolamentazione macroeconomica. Come gli economisti di tutto lo spettro politico, i sostenitori della MMT credono che quando l'economia supera la piena occupazione, ne risulta l'inflazione (sebbene siano vaghi sui dettagli di quando si verifica la "piena occupazione", o ^inflazione", per quella materia). Per contenere l'inflazione, i membri della MMT farebbero aumentare le tasse e /o la vendita di titoli di stato per ridurre il potere d'acquisto nell'economia privata. Ciò provocherebbe una recessione, ma invece di diventare disoccupati, i lavoratori entrerebbero nel programma JG. Per i disoccupati cronici, uno stipendio fisso di 15 $ potrebbe sembrare quasi accettabile, e non vivere sotto la costante minaccia di abusi o licenziamenti (grazie alla garanzia del governo e di una soglia presumibilmente alta per essere licenziati) rappresenterebbe un grosso risarcimento non monetario. Ma per molti lavoratori che, a causa di una recessione, entrerebbero nel programma JG in conseguenza della perdita del lavoro regolare, 15 $ rappresenterebbero un taglio di stipendio - è poco più della metà della retribuzione media oraria - e molto probabilmente uno sperpero delle loro competenze, anche se possono scongiurare la miseria assoluta. È più accettabile dell'approccio più comune, ma non è ancora indolore.

C'è molto da ammirare nel JG, ma ci sono alcuni problemi. La modestia nei confronti dei grandi progetti infrastrutturali - in un altro articolo recente, la Tcherneva e quattro colleghi della MMT evidenziano esplicitamente le differenze tra il loro programma di JG dalla Works Progress Administration (WPA) del New Deal - è inspiegabile. Sì, è necessario svolgere molti lavori di assistenza e ciò sarebbe essenziale per qualsiasi programma politico comprensivo. Inoltre è vero, le infrastrutture hanno un prestigio coraggioso che manca nel impegno a favore dei lavoratori di questo settore, che viene spesso marginalizzato come "lavoro femminile". Il lavoro di assistenza deve essere preso molto più seriamente (anche se è difficile considerare il fatto che venga svolto da una forza lavoro momentanea possa contribuire a questo), comunque anche le donne possono svolgere lavori infrastrutturali fondamentali. La Tcherneva, ed altri, cita il libro di Nick Taylor21 sulla WPA in cui si afferma che questa ha portato gli Stati Uniti nel ventesimo secolo. (Uno sguardo alla serie di progetti WPA del Living New Deal mostra fino a che punto stiamo vivendo ancora su di essi - scuole, autostrade, ospedali, uffici postali, aeroporti, porti, arte pubblica - e da allora non abbiamo realmente costruito nulla di comparabile). Il JG non è progettato per portarci nel ventunesimo secolo, a meno che non pensiate che il lavoro precario sia un modello del nostro tempo.

L’intervento sul JG potrebbe soddisfare alcune importanti esigenze sociali, ma quanto questo programma potrebbe essere seriamente destinato a soddisfare tali esigenze se fosse composto da una forza lavoro precaria? A volte tutta questa concezione suona come un workfare. Invocare quella parola non è solo polemica. In una recensione ad un libro del grande economista post-keynesiano Hyman Minsky, il cui programma di JG è il diretto antenato della MMT, Flavia Dantas, che ha scritto sul JG per il Levy Institute, cita Minsky (le sue parole sono nelle citazioni riportate) : "Sebbene ben intenzionati", i programmi di welfare destinati alla riduzione della povertà tra coloro che sono idonei al lavoro erano "'programmi mal concepiti' che facevano appello al 'sentimentalismo nei riguardi della fame e dei cliché sulla sovranità dei consumatori', creavano dipendenza dal governo e impedivano la 'coesione sociale o la tranquillità domestica.' "(Alcuni di questi -" sentimentalismo riguardo alla fame "! - suona come se fosse stato preso dal Daily Caller.) Per Minsky, negare alle persone il diritto al lavoro - che vedeva come una propensione fondamentale dell’umanità - costituiva una "grande ingiustizia sociale", secondo quanto afferma la Dantas.

Nei suoi scritti del 1944, Beardsley Ruml più di tutti ha offerto una critica convincente sull'uso del JG come meccanismo per regolare il ciclo economico. Riflettendo in modo estremamente ortodosso - non esiste in questo caso alcun tipo di proto-MMT - sulle prospettive della politica fiscale del dopoguerra, ha messo in guardia dall'usare progetti di lavori pubblici come strategia anticiclica, poiché gli uomini rifiutano di coinvolgere centinaia di migliaia di persone nell’industria delle costruzioni e costringendoli di nuovo ad essere esclusi dagli altri settori del sistema economico come compensazione per effetto del libero gioco delle forze economiche. Questi uomini non sono unità statistiche che possono essere convenientemente spostate da una colonna di un foglio contabile ad un'altra al fine di preservare un livello di occupazione generale equilibrato. Né possono essere spostati lontano dalle loro case e trasferiti in luoghi che talvolta sono convenienti per il ciclo economico.

Nonostante i sostenitori ci assicurino di non voler competere con i lavori del settore privato, la paga di 15 dollari l'ora potrebbe avere un impatto sostanziale sulla struttura salariale nazionale. Sebbene sia un po’ più della metà della retribuzione media oraria, si pone circa al trentasettesimo percentile della distribuzione del reddito, il che significa che il 37% dei lavoratori viene pagato più o meno. Sarebbe positivo aumentare i loro salari, ma dovremmo essere onesti su quanto potrebbe essere dirompente. Metterebbe fuori mercato molti datori di lavoro a basso salario - spesso meritatamente -e costringerebbe i sopravvissuti a ridurre il personale, sostituendolo quando è possibile con le macchine. Avrebbe degli effetti geografici distribuiti in maniera enormemente irregolare. Quasi un’area metropolitana su sei - per lo più piccole e nel sud - ha un salario medio inferiore a 15 $; più di due terzi, che rappresentano ben più di un terzo dell'occupazione, hanno un salario medio inferiore a 18 $.

Un programma del genere non solo sfiderebbe fortemente la struttura salariale americana, ma cambierebbe completamente il rapporto padrone-lavoratore. In un saggio classico del 1943, "Aspetti politici del pieno impiego"22, l'economista Michal Kalecki notò - forse ottimisticamente - che mentre la gestione economica keynesiana poteva assicurare un basso tasso di disoccupazione sul lungo termine vicino allo zero, la classe capitalista avrebbe opposto resistenza a questo. Uno dei motivi è che gli investimenti e le assunzioni dipendono dalla fiducia della classe imprenditoriale la quale desidera che i politici si dedichino a mantenere alto quel livello di fiducia. Prova a scuotere quella fiducia e i manager si tireranno indietro spingendo l'economia verso il crollo. Si potrebbe pensare che i mercati forti di un'economia con piena occupazione attrarrebbero manager e azionisti, ma emergerebbe un problema politico più grande. Come ha scritto Kalecki, "in un regime di piena occupazione a tempo indeterminato, il "licenziamento "cesserebbe di svolgere il suo ruolo di misura disciplinare. La posizione sociale del padrone verrebbe minata, crescerebbe la sicurezza di sé e la coscienza di classe della classe operaia. Scioperi per aumenti salariali e miglioramenti delle condizioni di lavoro creerebbero tensioni politiche. . . Il loro istinto di classe li spingerebbe ad affermare che il pieno impiego duraturo dal loro punto di vista non è sano e che la disoccupazione è parte integrante di un "normale" sistema capitalistico.

Questi disordini risulterebbero favorevoli alla classe lavoratrice, ma ai padroni sembrerebbero atti quasi rivoluzionari. Quando ho intervistato Kshama Sawant, il membro socialista del consiglio comunale di Seattle che al centro del suo programma nel 2015 ha introdotto un salario minimo di 15 $, le ho chiesto se si è posta il problema di quanto fosse complicato per il sistema; non ha fatto marcia indietro ed ha affermato che è stata "una battaglia di classe a tutto campo" e se il sistema non può pagare, cosa che fa fatica a fare, diventa uno strumento per dimostrare che il sistema non funziona. Questa è la ragione che ci porta all’obiettivo per ottenere 15 $ l'ora, cosa che richiederebbe una politica molto diversa da quella che la MMT sembra concepire.

Inoltre se avessimo un movimento politico abbastanza forte da imporre allo stato politiche di pieno impiego, allora perché fermarci ad un semplice JG? Che dire della democrazia sul posto di lavoro, della riorganizzazione della produzione in modo che sia ecologicamente sostenibile, della socializzazione della proprietà tramite la tassazione e della spesa pubblica e infine l'espropriazione della classe capitalista? Se intendi sfidare il potere della classe dominante, come farebbe un JG, perché fermarsi lì?

Se il lavoro garantito è la caratteristica più interessante della MMT, lo stile di argomentazione utilizzato abitualmente dai suoi sostenitori è tra i peggiori. Un classico esempio è la risposta23 di Wray e dell'occasionale collaboratore Éric Tymoigne ad una critica abbastanza amichevole della scuola dell'economista keynesiano di sinistra Thomas Palley, nella quale lo accusano di voler combattere l'inflazione con la disoccupazione e la povertà, un insulto disonesto presente in questa nota a piè di pagina: “Palley è stato ripreso in video lamentandosi del fatto che se il JG offre lavoro a tutti, i poveri potranno mangiare. . . " (Il video proviene da uno scambio tra Palley e Mosler, in cui Palley afferma che fornire lavoro ai disoccupati in Sud Africa promuoverebbe la domanda di elettricità, cibo, TV e altri beni che il paese non è in grado di produrre).

La risposta di Tymoigne e Wray a Palley a malapena affronta qualcuno dei suoi punti sostanziali -tra le altre cose, la sua approssimazione sulle cause e le conseguenze dell'inflazione, la sua ingenua convinzione nei poteri curativi della politica fiscale, la sua irrilevanza per i problemi dei paesi più poveri, la sua mancanza di interesse nel modo in cui il JG potrebbe spingere i governi anti-operai a sostituire i lavoratori del settore pubblico con precari sottopagati - riaffermando semplicemente il catechismo, condito con alcune caricature rozze.

Inoltre proteggono gelosamente il loro territorio. Quando all'economista liberale Dani Rodrik è stato chiesto di reagire al tentativo educato e amichevole di due economisti di sinistra per conciliare la MMT con le scuole economiche più tradizionali, la Kelton si è dichiarata "neanche lontanamente" a suo agio. Rodrik aveva definito il paper degli economisti una "spiegazione" della MMT; lei lo ha esortato a fare "attenzione ad etichettare qualsiasi post con MMT nel titolo come "spiegazione della MMT ". Il brand deve essere protetto.

Inoltre possono essere estremamente viscidi. Se viene chiesto loro: "Credi davvero che il governo non abbia bisogno di tassare o prendere in prestito per spendere", che è qualcosa che spesso discutono, lo negheranno. Interrogato da un simpatico Ryan Grim di Intercept su cosa succede quando il governo spende senza tassare o prendere in prestito (cosa che gli Stati Uniti non fanno mai, ma per ora in parentesi), Kelton afferma che dipende da chi riceve i soldi. Se li prendono i ricchi, probabilmente lo salverebbero, se li prendono i poveri, "li spenderanno nell'economia". Non aveva niente da dire sul fatto che l'economia potesse soddisfare quella domanda. Ha professato "un enorme rispetto [per] i vincoli reali dell'economia", ma in realtà i membri della MMT non hanno quasi nulla da dire su tali vincoli - e Mosler, Tymoigne e Wray hanno risposto con insulti ai commenti di Palley sull'argomento e non ricordano mai tali vincoli ai loro fan dei social media, intossicati dal potere della sequenza di tasti premuti.

A volte è davvero difficile capire in cosa credono i sostenitori della MMT, essi affermano solamente in modo molto indiretto, che in tempi normali va bene per il governo federale gestire un piccolo deficit e occasionalmente dei grandi deficit durante la crisi come quella del 2008? Sarebbe difficile per chiunque, tranne il più malvagio cane da caccia dell'austerità, non essere d'accordo. Oppure non dovremmo preoccuparci affatto dei deficit? La Kelton, alla domanda sui tagli fiscali di Trump, ha detto di essere pronta per i Tagli delle Tasse 2.0. Quindi, non dovremmo preoccuparci se aumenta il rapporto tra debito federale e PIL che deriva da un enorme deficit e dalla maggiore quota di spesa dedicata al servizio del debito (che è un dono per gli obbligazionisti, che sono per lo più piuttosto ricchi)? Non esisterà mai un punto in cui anche il governo degli Stati Uniti possa avere difficoltà a far fluttuare nuove obbligazioni per ripagare quelle vecchie e finanziare nuove spese? Il debito, come disse il defunto sociologo James O'Connor, fa aumentare il potere del capitale sullo Stato: un governo che non persegue politiche favorevoli al mercato avrà difficoltà a ottenere un prestito. Non è una preoccupazione? Potremmo risolvere il problema chiedendo semplicemente alla Fed di acquistare le obbligazioni? A parte il fatto che è tecnicamente illegale, non vuol dire forse fare dei passi in direzione di Weimar? A che punto il debito diventerebbe preoccupante? Come per l'inflazione, i sostenitori della MMT non lo dicono mai.

I sostenitori della MMT possono avere un rapporto complicato con la realtà dei fatti. In un articolo che offre una strategia per finanziare un Green New Deal - spendi semplicemente i soldi, non preoccuparti di cos a sta arrivando - Stephanie Kelton, Andres Bernal e Greg Carlock affermano che "la banca statale - la Federal Reserve - cancella i pagamenti accreditando dollari digitali sul conto bancario del venditore. In altre parole, il Congresso può approvare qualsiasi tipo di bilancio e il nostro governo paga già tutto creando nuovo denaro ". Ma il governo non lo fa. Spende solo il denaro ricavato dalle entrate fiscali o dalla vendita di obbligazioni. (Se non mi credi, guarda il Daily Treasury Statement24 25, una contabilità quotidiana delle entrate e delle uscite del governo federale. Assomiglia molto a qualsiasi normale rendiconto finanziario, solo con molti più zeri). E’ vietato dalla legge l'acquisto da parte della FED dei titoli emessi direttamente dal Tesoro. Il recente episodio di Quantitative Easing (QE), progettato per combattere la Grande Recessione, costituisce un'eccezione parziale: la Fed ha acquistato enormi quantità di buoni del tesoro nel tentativo di stimolare l'economia. Quel programma ora è finito. Ma anche allora, la Fed acquistava solo titoli esistenti detenuti da privati; il governo non può spendere denaro creato dal nulla attraverso la tastiera di un computer.

Ad aggravare l'errore, Kelton et al. affermano che la creazione di denaro dal nulla è paragoabile a “come abbiamo pagato per il primo New Deal. Il governo non è andato a raccogliere denaro -tassando e prendendo in prestito - perché l'economia era crollata e nessuno aveva soldi (tranne gli oligarchi)". Ma il debito federale è più che raddoppiato tra il 1932 e il 1939. Non è una cosa negativa, ma non ha senso negarlo, a meno che tu non stia cercando di vendere aria fritta.

Sui social media, lo stile dell'argomentazione è ancora più sorprendente. Le critiche vengono prima accolte con l'affermazione che semplicemente non hai capito: non hai letto abbastanza letteratura per commentare in maniera consapevole. Ma si affrettano a ricorrere a scherni ed insulti. Uno dei miei casi preferiti si riferisce a due importanti membri più giovani della scuola, che hanno manifestato queste reazioni persuasive alle mie critiche su Facebook.

La massa che costituisce la base della MMT sui social media è sorprendentemente fervida. Un accolito ha mandato 220 tweet in risposta ad una critica che avevo fatto.

Lo stile polemico più affascinante della MMT proviene da Scott Ferguson, accademico di studi cinematografici e sui media, autore di Declarations of Dependence: Money, Aesthetics, and the Politics of Care26 (Dichiarazioni di dipendenza: denaro, estetica e politica di cura). Sotto l'incantesimo della MMT, Ferguson esorta i radicali a spazzare via "l'immagine marxista del denaro come un quanto di valore privato, finito e alienabile" e scoprire che "il denaro è un centro pubblico sconfinato che può essere creato per sostenere tutti". Prosegue con una serie di dichiarazioni che di solito non trovi in un libro di stampa universitario:

Cogli il rapporto di denaro!

Coinvolgi l'estetica nell'espansione del denaro!

Denaro a pioggia come il centro che si prende cura!

Dichiara la tua dipendenza dal centro che si prende cura!

Abbandona gli attaccamenti a tutto questo!

Immagina un centro pubblico sconfinato!

Non rinunciare mai all'astrazione per le attrazioni della gravità!

Esalta l'astrazione come luogo di cura!

E avanti per oltre duecento pagine, con Ferguson che si richiama a Heidegger e all'Eucaristia per scoprire in questa nuova nozione di riserve infinite di denaro, bellezza e tenerezza. Ciò sviluppa il potenziale utopico della MMT in modi che esulano dalle competenze standard di un economista, ma ha una tenue relazione con la realtà terrena.

C’è ben poco di buono da dire sulla MMT e una conclusione non è il posto migliore per cambiarla.

È una voce contro l'austerità, ma con gli Stati Uniti che registrano deficit da trilioni di dollari, la stretta di politica fiscale in questo momento non è il nemico principale. (L'Europa è una storia diversa, ovviamente.) I problemi più importanti a livello fiscale sono ciò per cui spendiamo il denaro e ciò per cui non lo spendiamo. Semmai, siamo più vicini al capolinea ora di quanto lo fossimo cinquant'anni fa, quando Martin Luther King Jr disse, “una nazione che continua anno dopo anno a spendere più soldi per la difesa militare che per programmi di miglioramento sociale si sta avvicinando alla morte spirituale".

Più in generale, viviamo in un'economia privata basata sullo sfruttamento, sul superlavoro, sull'estrazione di risorse sulla distruzione dell’ambiente. La MMT ha poco o nulla da offrire per combattere tutto questo. La garanzia di lavoro è un contributo, anche se imperfetto, e non è al centro della teoria, che procede dalla fantasia della tastiera di un computer. Quella fantasia sembra una debole risposta a decenni di mania contro le tasse proveniente dalla destra, che ha ridotto molti liberali a ricercare una facile via d'uscita. Sarebbe triste vedere la sinistra socialista, che sembra più forte di quanto non sia da decenni, innamorarsi di questo filtro magico. È un fantasma, un sogno febbrile tardo imperiale, non una politica economica seria.


Note

1 Apparso su Jacobin 21/2/2019. https://iacobinmag.com/2019/02/modern-monetary-theorv-isnt-helping Tradotto da Antonio Pagliarone

2 Doug Henwood è un analista economico Americano marxista che dal 1986 al 2003 ha pubblicato il bollettino Left Business Observer, https://lbo-news.com, ha scritto il libro The State of the USA Atlas (1994) seguito nel 1997 da Wall Street (Verso Books), After the New Economy (The New Press) nel 2003 e più recentemente My Turn: Hillary Clinton Targets the Presidency (Seven Stories Press, 2016). Pubblica numerosi articoli su varie testate

3 Daniel Aldana Cohen “A Green New Deal for Housing” Jacobin 02.08.2019.

4  http://www.levyinstitute.org/scholars/l-randall-wray

5  https://stephaniekelton.com/

6  https://www.researchgate.net/profile/Scott Fullwiler

7 https ://pavlina-tcherneva. net/

8  http://moslereconomics.com/

9  https://www.retemmt.it/pubblicazioni/la-teoria-della-moneta-moderna-l-randall-wray/

10  http://www.levyinstitute.org/publications/can-taxes-and-bonds-fmance-government-spending

11  http://home.hiwaay.net/~becraft/RUMLTAXES.html

12 Macy's è una catena della grande distribuzione statunitense fondata nel 1858.(NdT).

13 “Finanza funzionale e debito pubblico” https://nonpiuchicchidimais.wordpress.com/lezioni-mmt/approfondimenti/finanza-funzionale-e-debito-pubblico-di-abba-p-lerner /

14 Adam Fergusson When Money Dies: The Nightmare Of The Weimar Hyper Inflation (Quando la moneta muore NERI POZZA Vicenza 2011)

15 A tale proposito è interessante l’articolo di George Labridinis “Le riserve internazionali nell’era di denaro quasi-mondiale” in Countdown studi sulla crisi n 2 NdT)

16 A Thousand Days of Democracy an interview with Marian Schlotterbeck https://www.iacobinmag.com/2018/09/chilean-left-salvador-allende-coup-mir

17 John Kenneth Galbraith The Affluent Society Penguin 1987.

18 L'espressione geografica Hamptons si riferisce specificamente alle towns di Southampton e East Hampton che si trovano all'estremità orientale di Long Island, sulla penisola nota come South Fork. Southampton e East Hampton fanno parte della Contea di Suffolk. Gli Hamptons sono famosi per ospitare le residenze in cui molti benestanti di New York trascorrono le vacanze estive e i fine settimana (da wikipedia).

19 Michael A. McCarthy Don ’t the Rich Deserve to Keep Their Money? https://iacobinmag.com/2016/04/tax-the-rich-capitalism-marx-socialism

20 Pavlina Tcherneva The Case for a Job Guarantee https://pavlina-tcherneva.net/iob-guarantee-faq/

21 Nick Taylor American Made: The Enduring Legacy of the WPA : When FDR Put the Nation to Work Bantam Dell Pub Group 2009. https://www.randomhouse.com/bantamdell/wpa/

22  http://www.libertaegiustizia.it/wp-content/uploads/2013/04/Aspetti-politici-del-pieno-impiego-copia.pdf

23 https://www.researchgate.net/publication/269418410 Modern Money Theory A Reply to Palley

24  https://fsapps.fiscal.treasurv.gov/dts/issues

25  https://www.nebraskapress.unl.edu/universitv-of-nebraska-press/9781496201928/

 

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