lunedì 26 ottobre 2020

Cosa succederà lo dice il grafico - Paolo Finocchiaro

Ecco il grafico elaborato da Paolo Finocchiaro (62 anni, Catania, fisico, impegnato nella ricerca scientifica) l'andamento delle curve non lascia spazio a dubbi

 

"Il mio lavoro di tutta una vita è di effettuare misure, registrando numeri che poi analizzo e confronto con modelli. Sui dati epidemici del Covid ho sviluppato un modello della propagazione, sul quale non mi soffermo, che però ha molto ben riprodotto l'andamento dei contagi ufficiali e (ahimè) dei decessi. Ma questo fino agli inizi di maggio, quando con la riapertura i dati hanno preso a discostarsi notevolmente dalle previsioni. Ripeto, non entro in dettagli del modello, ma lo cito per dimostrare da un lato la potenza delle analisi numeriche e dall'altro l'effetto dei cambiamenti dei comportamenti".

"Vado al sodo. Il grafico dei contagi e decessi, che è alla portata di un qualsiasi liceale, parla da solo e dice diverse cose. Tenendo a mente che i numeri dei contagi sono mediamente ritardati di circa 5 giorni rispetto al reale contagio, e i decessi di circa 10-15 giorni, si vede chiaramente l'effetto del lockdown, poi la riapertura con numeri stabili fino a fine giugno. Quindi luglio e agosto di nuovo in crescita, una nuova pausa a inizio settembre e poi, con la piena ripresa delle attività (scuola, lavoro, trasporti. etc.) ricomincia la crescita con lo stesso ritmo (la pendenza della curva) di febbraio-marzo".

"Vero è che adesso i numeri sono più grandi perché si fanno molti più tamponi, ma è anche vero che se la pendenza è la stessa il contagio continuerà a crescere allo stesso ritmo. E così i morti. Nell'Italia degli innumerevoli esperti, virologi, epidemiologi, tuttologi, giornalisti, comitati tecnici, protezioni civili, medici che dichiarano la morte clinica del virus, negazionisti e politicanti, qualcuno ha dato un'occhiata al grafico? Quasi tutti continuavano e continuano a dire che ‘i numeri sono seri ma non ancora preoccupanti’. Mi permetto di dissentire".

"Qualunque modifica dei nostri comportamenti avrà, se l'avrà, effetto con un ritardo di 10-15 giorni, e quindi non prima che si arrivi a circa 300 morti al giorno. Se l'andamento resterà lo stesso avremo circa 1200 morti al giorno per l'inizio di dicembre, e ricordo che il massimo riportato a marzo è stato di circa 960. Si doveva intervenire a luglio e agosto, con i contagi bassi, con un massiccio schieramento di vigili, poliziotti, carabinieri, militari che suggerissero di indossare le mascherine e di tenersi a distanza. Ci sarebbe voluta una massiccia presenza dello stato, bonario ma rigoroso".

da qui

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