venerdì 9 ottobre 2020

Crocevia, una poesia del premio Nobel Louise Glück

 

Corpo mio, ora che non viaggeremo più molto a lungo insieme
comincio a provare una nuova tenerezza verso di te, molto cruda e inconsueta,
come i ricordi che ho dell’amore quand’ero giovane -

l’amore che era così spesso sciocco nei suoi intenti
ma mai nelle sue scelte, nelle sue intensità.
Troppo chiedere in anticipo, troppo che non poteva essere promesso -

La mia anima è stata così paurosa, così violenta:
perdona la sua brutalità.
Come fosse quell’anima, la mia mano si muove cauta sopra di te,

non volendo recare offesa
ma impaziente, finalmente, di raggiungere l’espressione come sostanza:

non è la terra che mi mancherà,
sei tu che mi mancherai.

 

 

Louise Glück è una poeta statunitense nata nel 1943. Ha vinto il premio Pulitzer per la poesia nel 1993 e il premio Nobel per la letteratura nel 2020. Questa poesia – tratta dalla sua undicesima raccolta, A village life (Farrar, Straus and Giroux 2009) – è stata pubblicata sul numero 1038 di Internazionale. Traduzione di Francesca Spinelli.

da qui

2 commenti:

  1. Grazie. La farò conoscere anch'io dal mio blog. Noto qualche somiglianza tra la Szymborska e la Glück.

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    1. i poeti sono come i pittori, se usano poche parole, come i pittori astratti, con poche righe fanno un quadro, e se i poeti sono bravi (e brave) si fanno capire da tutti.
      Szymborska e Glück sono di quelle brave

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