sabato 11 aprile 2015

il diavolo si nasconde nei dettagli

Il 9-3-2015 appare l’Ordinanza n.7, prot.150, del Miur, a firma del ministro Giannini, che indice le elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI),ex CNPI.
Si tratta di un organismo a livello nazionale, con alcuni componenti nominati e altri eletti, da liste presentate dai vari sindacati, a livello nazionale.
All’art.29, al c.3 si legge che è consentito lo svolgimento di riunioni nelle scuole nelle ultime due ore di lezione o di servizio, e al c.4, si legge: “Le riunioni di propaganda elettorale sono riservate al corpo elettorale appartenente alle scuole ove la riunione si svolge”.
Traduzione: per delle elezioni (scolastiche) su base nazionale si possono svolgere delle assemblee elettorali nelle singole scuole, e potranno partecipare solo gli elettori di quella scuola, come se alle elezioni (politiche) nazionali ci fosse la possibilità di svolgere assemblee elettorali, destinate solo agli elettori di un seggio elettorale.
Uno si chiede chi scrive quelle porcherie e come mai un ministro firma una cosa così (un professore di diritto, o lo Snoopy del mio diario quando ero alle scuole medie, si chiederebbe: cui prodest?)
Poi, sempre a quell’uno, capita di leggere una comunicazione dell’USR della Sardegna (qui) nella quale si vieta ai Cobas di svolgere assemblee territoriali in una scuola aperta a lavoratori di altre scuole e si chiede ai dirigenti di non concedere l’uso delle scuole per finalità sovversive.
Il giorno prima delle elezioni in MIUR dirà che è stato un errore materiale, o fra qualche mese qualche giudice dirà che un’ordinanza non può andare contro le norme generali, ma tanto, come canta Caparezza, “chi se ne frega”.
Poi quell’uno si ricorda che nel gennaio del 2014 una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale che ha permesso di eleggere questo Parlamento, che ha votato questo Governo, che comprende fra i ministri quello del MIUR, che firma l’ Ordinanza n.7, prot.150, 9-3-2015.

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