succede
un incidente, un bruttissimo incidente.
la
storia viene raccontata da diversi punti di vista, quello dell’autista, quello
di qualche genitore dei bambini morti, quello di un avvocato.
e poi
c’è una ragazzina, l’unica sopravvissuta, non si sa se deve essere in colpa per
non essere morta come gli altri, o essere contenta di stare in una sedia a rotelle,
e custodisce un terribile segreto.
e
c’è un altro protagonista, l’avidità, è lì, senza nome, ma ben presente.
se
dopo averlo letto resti inquieto vuol dire che il libro è andato a segno.
è il primo libro di Russell Banks che leggo, scrive davvero bene -
franz
“Come in Faulkner, James o Melville, il contesto del luogo e della
realtà sociale è solo un pretesto. Sin dall’inizio, non si sa quello che sta
per accadere, ma si sa che è importante. E quello che sta per accadere è il male.” – parole di Gustav Herling su Banks
“Negli Stati Uniti, da una ventina d’anni, qualcosa di terribile è
accaduto ai nostri bambini. Li abbiamo persi. L’America è in uno stato di crisi
profonda, antropologica, in cui le istituzioni di base (famiglia, scuola,
chiesa, villaggio, comunità) sono crollate le une dopo le altre. Con la perdita
dei nostri bambini, l’avvenire passa dietro di noi, e ci lascia di fronte al
dolce domani illusorio.” –
parole dell’autore stesso.
Libro magnifico, in assoluto fra i più belli che io abbia
mai letto. La storia, come tutte le storie importanti, è brutalmente semplice: una mattina come tante altre, in un piccolo paese isolato
nella morsa dell'inverno, lo scuolabus carico di bambini sbanda, si schianta
nel lago ghiacciato e affonda inesorabilmente, portando con sé il futuro del
paese.
Non c'è famiglia che non sia stata toccata da questo lutto,
non c'è persona che non ne sia rimasta segnata. Ciascuno a suo modo gli
abitanti cercano di sopravvivere alla tragedia: qualcuno ci riuscirà, altri
(molti) ne finiranno travolti.
Non esiste giustizia, anche se c'è ancora spazio per la pietà.
Non esiste giustizia, anche se c'è ancora spazio per la pietà.
La vicenda è raccontata in prima persona, insieme alle
tante storie del paese, da diversi personaggi. È questo espediente narrativo
che permette a Banks di compiere una specie di piccolo miracolo: condurre il lettore ad amare
appassionatamente il libro, e contemporaneamente a non credere a ciò che legge…
continua
qui
D'accordo con te, gran libro.
RispondiEliminane ho preso un altro paio, di libri di Russell Banks, come fai a non leggerne altri? poi stai male, ma va bene
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