Nuovi attacchi xenofobi in Sudafrica
Nella notte la polizia sudafricana ha arrestato una trentina di persone in seguito ad alcuni atti di vandalismo contro negozi gestiti da immigrati ad Alexandra, una township alla periferia di Johannesburg.
Le violenze contro gli stranieri sono cominciate il mese scorso a Durban in seguito a un discorso del leader zulu Goodwill Zwelithini, che ha accusato gli immigrati di essere responsabili della crisi economica e del crescente tasso di criminalità del paese, invitandoli a fare le valigie e ad andarsene. Molti paesi, tra cui Malawi, Mozambico e Zimbabwe, hanno annunciato dei piani per far rientrare i loro cittadini.
Il presidente
sudafricano incontra gli stranieri vittime delle violenze
Il presidente sudafricano Jacob Zuma ha cancellato una visita ufficiale in
Indonesia per affrontare l’ondata di xenofobia che ha travolto il paese.
Le violenze sono cominciate due settimane fa a Durban, e proprio da lì il
presidente ha lanciato un messaggio agli immigrati, trasmesso in tv: “Chi vuole
andare a casa, sappia che quando le violenze saranno finite sarà il benvenuto
se vorrà tornare”. Dopo i disordini, migliaia di persone hanno cercato rifugio
in luoghi sicuri allestiti a Johannesburg e a Durban e molti sono tornati in
Zimbabwe o Malawi.
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