Essere un giornalista della Nato
Anche quest’anno si è svolto il corso Essere giornalista della Nato.
La Russia stermina i civili ucraini, gli europei devono togliersi il pane di bocca per comprare le sante armi da mandare in Ucraina. Adesso ci sono i giornalisti della Rai embedded, specie mai estinta.
Essere giornalista della Nato è come essere un medico antiabortista, la carriera è assicurata, la coscienza chissà.
Non è difficile essere giornalista della Nato, la Nato fa la lista delle notizie da diffondere e vanno diffuse.
Le notizie importanti sono quelle da ripetere, seguendo gli ordini:
-La Russia invade, l’Ucraina no, la Russia ha torto, bisogna sostenere la povera Ucraina.
-L’Ucraina vincerà la guerra, è sicuro.
-Zelensky non suda, lui profuma.
-La vittima Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente si difende dai barbari e dai terroristi.
-L’Iran è un pericolo per tutti, non deve attaccare Israele.
-Invadere la Russia è un dovere di tutto l’Occidente.
Ancora più importarti sono le notizie da non dare, per non passare da filorusso e filopalestinese:
Cosa è successo nel 2014 in Piazza Maidan
Il genocidio a Gaza nella stampa italiana
Paolo Desogus: Le “non persone” di Gaza
Gaza_e_i_crimini_dell’obbedienza
Israele_a_che_titolo_partecipa_alle_olimpiadi
Jeffrey Sachs: Non mi fido degli USA neanche per un momento
Matteo Saudino: Strage a scuola, e l’informazione?
David Colantoni: I documenti che riscrivono la storia tra NATO e Ucraina
L’Ucraina “allevata” dagli USA
Clara Statello: Gli ucraini che non vogliono combattere
Paolo Mossetti: L’occupazione di Israele è illegale e si chiama apartheid
Fulvio Scaglione: Nord stream sono stati gli ucraini ed ecco chi li ha aiutati.html
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