venerdì 23 agosto 2024

Notizia e moschetto, giornalista della Nato perfetto



Essere un giornalista della Nato

Anche quest’anno si è svolto il corso Essere giornalista della Nato.

La Russia stermina i civili ucraini, gli europei devono togliersi il pane di bocca per comprare le sante armi da mandare in Ucraina. Adesso ci sono i giornalisti della Rai embedded, specie mai estinta.

Essere giornalista della Nato è come essere un medico antiabortista, la carriera è assicurata, la coscienza chissà.

Non è difficile essere giornalista della Nato, la Nato fa la lista delle notizie da diffondere e vanno diffuse.

Le notizie importanti sono quelle da ripetere, seguendo gli ordini:

-La Russia invade, l’Ucraina no, la Russia ha torto, bisogna sostenere la povera Ucraina.

-L’Ucraina vincerà la guerra, è sicuro.

-Zelensky non suda, lui profuma.

-La vittima Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente si difende dai barbari e dai terroristi.

-L’Iran è un pericolo per tutti, non deve attaccare Israele.

-Invadere la Russia è un dovere di tutto l’Occidente.

 

 

Ancora più importarti sono le notizie da non dare, per non passare da filorusso e filopalestinese:

 

Cosa è successo nel 2014 in Piazza Maidan

Il genocidio a Gaza nella stampa italiana

La direttiva Annibale

Paolo Desogus: Le “non persone” di Gaza

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Jeffrey Sachs: Non mi fido degli USA neanche per un momento

Matteo Saudino: Strage a scuola, e l’informazione?

David Colantoni: I documenti che riscrivono la storia tra NATO e Ucraina

L’Ucraina “allevata” dagli USA

Clara Statello: Gli ucraini che non vogliono combattere

Paolo Mossetti: L’occupazione di Israele è illegale e si chiama apartheid

Fulvio Scaglione: Nord stream sono stati gli ucraini ed ecco chi li ha aiutati.html


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