Nonostante decine di migliaia di Palestinesi, in buona parte civili e soprattutto bambine e bambini, siano stati uccisi, sequestrati, violentati e torturati dalle Forze Armate israeliane e centinaia di migliaia costretti a vivere in condizioni disumane di fame, sete e malattia, Israele continua a giovarsi dell’appoggio delle Potenze occidentali. In realtà qualche crepa comincia ad aprirsi intorno e dentro Israele, ma Netanyahu per ottenere un salvacondotto punta a incendiare il mondo.
Il Medio Oriente è di nuovo in fiamme. Incendiari sono Netanyahu e
l’Occidente, Italia compresa, che lo sostiene. La vera ideologia della destra, ovunque
essa si trovi e comunque si mascheri, è la salvaguardia del potere
ad ogni costo.
Il criminale internazionale Netanyahu, da qualche tempo al governo di
Israele, è la conferma vivente di questo assunto. La sua azione politica è
stata sempre ispirata, ben prima degli ultimi drammatici sviluppi iniziati il 7
ottobre dello scorso anno, coll’attacco a Israele di Hamas e di altre
organizzazioni politico-militari palestinesi, dalla necessità di annientare una
parte del popolo palestinese per espellerne i rimanenti lasciando così campo
libero al suo Stato basato sull’affermazione del regime razzista
dell’apartheid, con modalità tali da far impallidire col precedente
sudafricano.
Dopo il 7 ottobre 2023 il genocidio strisciante si era convertito in genocidio
aperto e conclamato, ravvisato dalla Corte internazionale di giustizia
nella sua ordinanza del 26 gennaio 2024 e in quelle successive. Israele, forte
della costante copertura politica, militare ed economica, degli Stati Uniti,
per i quali costituisce un baluardo irrinunciabile nella regione mediorientale,
si è sempre fatto beffe del diritto internazionale, ma tale fenomeno ha assunto
dimensioni impressionanti dopo il 7 ottobre. Nonostante decine di
migliaia di Palestinesi, in buona parte civili e soprattutto bambini, siano
stati uccisi, sequestrati, violentati e torturati dalle Forze Armate israeliane
e centinaia di migliaia costretti a vivere in condizioni disumane di fame, sete
e malattia, Israele continua a giovarsi dell’appoggio delle Potenze
occidentali.
L’Italia è tuttora il terzo esportatore di armi a Netanyahu, e una magistratura
evidentemente non all’altezza del suo ruolo costituzionale si è di recente
negata a bloccare la fornitura degli strumenti di morte al governo genocida,
aggrappandosi a pretesto formalistici degni del Porto delle Nebbie di
democristiana memoria, e sostenendo che non vi sarebbe documentazione in grado
di provare senza ombra di dubbio l’esistenza di quei traffici evidentemente
contrari all’art. 11 della nostra Costituzione repubblicana e alla Carta delle
Nazioni Unite.
La sconcertante miopia e l’amara impotenza di una magistratura che abdica
al suo ruolo di garanzia costituzionale è metafora desolante dell’Occidente che
ha creato e alimentato nel suo seno questo cancro, un personaggio mostruoso, un
Golem distruttore armato fino ai denti dall’industria bellica occidentale,
compresa quella italiana, che oggi l’Occidente non riesce più in alcun modo a
controllare e disciplinare. Un pazzo imbottito di nitroglicerina che si sta
lanciando a tutta velocità contro la pace mondiale, mentre viene incensato da analisti internazionali, ponendo
così le premesse per un inevitabile bagno di sangue nell’area.
Se ne è reso conto perfino Biden, in un ultimo sprazzo di provvisoria e
malferma lucidità. Ma è troppo tardi. Il criminale provoca senza sosta
l’Iran, Hezbollah, gli Houthi, mentre continua a massacrare senza sosta i
Palestinesi, accanendosi con particolare ferocia contro i bambini, perché
sa di avere sempre e comunque le spalle coperte. L’Occidente cinico e amorale,
con in testa Stati Uniti, Germania e Italia, costituisce il retroterra sicuro
del genocidio e della guerra e si fa pilotare dalla sua scheggia impazzita che
lo porta a sbattere sul muro di un conflitto sempre più generalizzato e ad
affondare sempre più nell’abisso dell’abiezione e della negazione di ogni
umanità. Particolarmente negativo il ruolo del governo italiano delle destre
che hanno fatto proprio l’operato di Netanyahu, come un’ottantina anni fa i
loro padri spirituali coadiuvarono il Terzo Reich e nell’aggressione della
Russia e nello sterminio degli Ebrei. Le strette di mani insanguinate tra
l’assassino e la signora Meloni lo dimostrano in modo molto plastico e
convincente. Né è meglio il Pd delle Picierno e simili, che sostiene che il
vero problema non è Israele, ma l’Iran.
Netanyahu è sempre più isolato internazionalmente, ma anche dentro Israele. C’è pertanto del
metodo nella sua follia, quello del criminale di qualche film o fumetto di
fantascienza che, pur di ottenere un salvacondotto è disposto a
distruggere il pianeta intero. Ma non esistono mondi extraterrestri oggi in
grado di accoglierlo. Continuerà a spargere morte e distruzione e a costituire
una piaga purulenta nella comunità internazionale.
Unica alternativa sarebbe il riconoscimento della Resistenza
palestinese che di recente a Pechino ha raggiunto un’importante unità, e quindi
la realizzazione del diritto di autodeterminazione di questo popolo con
l’immediata fine del genocidio e il ritiro di forze militari di occupazione e
coloni da tutti i Territori palestinesi. Ma inutile illudersi che i governi
occidentali si muovano in questo senso, ripristinando i diritti violati e
scongiurando la catastrofe. Essi infatti non solo sono parte della piaga
purulenta, ma costituiscono la base e l’origine dell’infezione, alimentandone
nuovi sempre più pericolosi focolai.
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