Ditemi che non è vero... Nessuno ne ha parlato, ma davvero adesso si dovrà
fare così?
L'Ispettorato del Lavoro (INL), dovrà avvisare prima le aziende interessate
ad un controllo.
Che valore può avere, un'ispezione "telefonata" 10 giorni prima?
Quale il messaggio che arriva?
Giuro che non è il caldo di questi giorni, che mi ha portato al delirio.
Scrivo perchè sono indignato.
Sto parlando del DL 103/2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18
luglio 2024. Già in vigore.
E' il DECRETO SEMPLIFICAZIONI. Riguarda il sistema dei controlli sulle
attività economiche.
No ai controlli in materia fiscale, ma sono inclusi quelli relativi a
sicurezza sul lavoro e contratti di lavoro.
Giova precisare che il decreto prevede sanzioni possibili fino a 5 mila
euro. Esclude l'oltre e il penale.
L'art. 5 comma 8 prevede proprio l'avviso di 10 giorni prima, all'azienda
che sarà sottoposta a controllo.
Questo periodo di preavviso non è previsto, se la richiesta di un controllo
arriva dall'Autorità Giudiziaria.
Oppure se arrivano segnalazioni circostanziate di soggetti privati o
pubblici che segnalano possibili rischi.
Questa precisazione è dovuta, per chi volesse puntualizzare. Stiamo
parlando di casi limiti. Ci mancherebbe..
Il Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo è in grado di fornire
le spiegazioni del caso. Eccole.
Sono sempre molti i documenti richiesti alle aziende durante i controlli.
Il preavviso ha un suo perché.
Per consentire alle aziende di preparare il necessario e rendere più
semplice il lavoro degli Ispettori. Sigh.
Zangrillo ha dichiarato che con questo decreto si passerebbe " dalla
logica sanzionatoria, alla prevenzione
degli illeciti sulla base di una fiducia reciproca, che incentiva i
comportamenti virtuosi in un'ottica di premialità."
Proprio nel momento in cui servirebbero ispezioni più severe, il
Governo consente mille scappatoie alle aziende.
Le mie perplessità sono fortemente condivise, proprio da chi deve svolgere
questo tipo di accertamenti.
Bruno Giordano è un magistrato, ex Direttore dell'INL. Ha partecipato il 24
luglio 2024 ad un convegno.
" Una Repubblica fondata sul lavoro sicuro". Organizzato dal
Movimento 5 stelle. Giordano ci interroga.
" Chi è quell'imprenditore, che dopo 10 giorni si fa trovare dagli
Ispettori con dei lavoratori in nero?"
Ma Giordano precisa, che in caso di violazioni, l'azienda ha 20 giorni per
regolarizzare la sua posizione.
Ipotizziamo un controllo in un cantiere edile. L'Ispettore trova un lavoratore
non in regola con il contratto.
L'azienda può appellarsi alla ritardata comunicazione alla Cassa Edile. Ha
20 giorni di tempo per sanare.
L'articolo 6 del Decreto prevede la "non punibilità per errore
scusabile". L'azienda sana ed è tutto risolto.
Non a caso si chiama DECRETO SEMPLIFICAZIONI. L'Ispettore non potrà
sanzionare, ma solo attendere.
Inutile sottolineare il senso di frustrazione e di impotenza da parte degli
Ispettori del Lavoro. Comprensibile.
I loro controlli perdono di forza, perchè il datore di lavoro potrà sempre
appellarsi all' "errore scusabile".
il malcontento tra gli operatori dell'INL è fortissimo. Il lavoro sta
diventando sempre più inaccettabile.
Massimo Franchi, nel suo articolo apparso sul quotidiano "Il
Manifesto" il 3 agosto 2024, concede spazio.
" Il Ministro del Lavoro del precedente Governo Andrea Orlando, aveva
deciso l'assunzione di 500 Ispettori.
Peccato che molti vincitori di concorso rinunciano. 1650 euro
mensili è uno stipendio insufficiente, purtroppo.
La mancanza di Assistenti Amministrativi, ci obbliga a dover fare le
nostre ispezioni da soli. Nessun aiuto.
Tale carico di lavoro ha fatto scendere le ispezioni annuali.
20 anni fa ne facevo 120 adesso ne faccio 35.
Tutto ciò a fronte di un 78% di irregolarità rilevate nelle nostre
ispezioni. Una vera pazzia.."
C'è un altro articolo di questo decreto che a mio avviso stride. Cita la
cosiddetta "franchigia". Provo a spiegarla.
Se un'azienda, a seguito di un controllo viene trovata in ordine, potrà
godere del diritto alla cosiddetta franchigia.
Ciò significa che avrà la garanzia di non essere più sottoposta ad altre
ispezioni similari, per almeno 10 mesi.
Zangrillo cita la premialità e fa bella figura. Peccato che da anni, ogni
azienda italiana rischi controlli ogni 18 anni.
Ho avuto conoscenza di questo Decreto Legge, quasi per caso. Credo lo
conoscano in pochi. Gli addetti ai lavori.
Mi ha indignato, perchè è orientato verso una non punibilità delle aziende,
che invece andrebbe più contrastato.
Non credo sia un caso che sia operativo dal 3 agosto, perchè approvato dal
Consiglio dei Ministri il 12 luglio 2024.
Un'altra foglia di fico, che viene approvata in piena estate, quando cala
naturalmente l'attenzione dei cittadini.
Questo decreto è, a mio avviso, più importante di quanto si pensi. L'Italia
vanta un primato del quale mi vergogno.
E' il Paese dove, dati statistici alla mano, i controlli trovano
irregolarità in 3 aziende su 4. Nonostante le carenze.
INAIL ha fornito i dati del primo semestre 2024. I morti sul lavoro sono
stati 469. Rispetto al 2023 il 4,2% in più.
Questi dati parlano da soli. E per completezza, le denunce per
infortuni sul lavoro sono state 299.303. Una guerra.
Un decreto che strizza l'occhio alle aziende. Un decreto che deresponsabilizza,
invece che pretendere serietà.
Esclude le sue prerogative di facilitazione alle aziende se si tratta di
penale, ma lancia un segnale pericoloso.
Le aziende sane ed oneste non hanno bisogno di scorciatoie. E allora a chi
si rivolge il Decreto Semplificazioni?
La risposta arriva dal grido d'allarme degli Ispettori del Lavoro... a loro
credo.
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