lunedì 5 agosto 2024

IL DECRETO SEMPLIFICAZIONI? MI INDIGNA – Danilo Tosarelli

  

Ditemi che non è vero... Nessuno ne ha parlato, ma davvero adesso si dovrà fare così?

L'Ispettorato del Lavoro (INL), dovrà avvisare prima le aziende interessate ad un controllo.

Che valore può avere, un'ispezione "telefonata" 10 giorni prima? Quale il messaggio che arriva?

Giuro che non è il caldo di questi giorni, che mi ha portato al delirio. Scrivo perchè sono indignato. 

 

Sto parlando del DL 103/2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 luglio 2024. Già in vigore.

E' il DECRETO SEMPLIFICAZIONI. Riguarda il sistema dei controlli sulle attività economiche.

No ai controlli in materia fiscale, ma sono inclusi quelli relativi a sicurezza sul lavoro e contratti di lavoro.

Giova precisare che il decreto prevede sanzioni possibili fino a 5 mila euro. Esclude l'oltre e il penale.

 

L'art. 5 comma 8 prevede proprio l'avviso di 10 giorni prima, all'azienda che sarà sottoposta a controllo.

Questo periodo di preavviso non è previsto, se la richiesta di un controllo arriva dall'Autorità Giudiziaria.  

Oppure se arrivano segnalazioni circostanziate di soggetti privati o pubblici che segnalano possibili rischi.

Questa precisazione è dovuta, per chi volesse puntualizzare. Stiamo parlando di casi limiti. Ci mancherebbe..

 

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo è in grado di fornire le spiegazioni del caso. Eccole.

Sono sempre molti i documenti richiesti alle aziende durante i controlli. Il preavviso ha un suo perché.

Per consentire alle aziende di preparare il necessario e rendere più semplice il lavoro degli Ispettori. Sigh.

 

Zangrillo ha dichiarato che con questo decreto si passerebbe " dalla logica sanzionatoria, alla prevenzione 

degli illeciti sulla base di una fiducia reciproca, che incentiva i comportamenti virtuosi in un'ottica di premialità."

Proprio nel momento in cui servirebbero ispezioni più severe, il Governo consente mille scappatoie alle aziende.

Le mie perplessità sono fortemente condivise, proprio da chi deve svolgere questo tipo di accertamenti.

 

Bruno Giordano è un magistrato, ex Direttore dell'INL. Ha partecipato il 24 luglio 2024 ad un convegno.

" Una Repubblica fondata sul lavoro sicuro". Organizzato dal Movimento 5 stelle. Giordano ci interroga.

" Chi è quell'imprenditore, che dopo 10 giorni si fa trovare dagli Ispettori con dei lavoratori in nero?"

Ma Giordano precisa, che in caso di violazioni, l'azienda ha 20 giorni per regolarizzare la sua posizione.

 

Ipotizziamo un controllo in un cantiere edile. L'Ispettore trova un lavoratore non in regola con il contratto.

L'azienda può appellarsi alla ritardata comunicazione alla Cassa Edile. Ha 20 giorni di tempo per sanare.

L'articolo 6 del Decreto prevede la "non punibilità per errore scusabile". L'azienda sana ed è tutto risolto.

Non a caso si chiama DECRETO SEMPLIFICAZIONI. L'Ispettore non potrà sanzionare, ma solo attendere.

 

Inutile sottolineare il senso di frustrazione e di impotenza da parte degli Ispettori del Lavoro. Comprensibile.

I loro controlli perdono di forza, perchè il datore di lavoro potrà sempre appellarsi all' "errore scusabile".

il malcontento tra gli operatori dell'INL è fortissimo. Il lavoro sta diventando sempre più inaccettabile.

Massimo Franchi, nel suo articolo apparso sul quotidiano "Il Manifesto" il 3 agosto 2024, concede spazio.

 

" Il Ministro del Lavoro del precedente Governo Andrea Orlando, aveva deciso l'assunzione di 500 Ispettori.

  Peccato che molti vincitori di concorso rinunciano. 1650 euro mensili è uno stipendio insufficiente, purtroppo.

  La mancanza di Assistenti Amministrativi, ci obbliga a dover fare le nostre ispezioni da soli. Nessun aiuto.

  Tale carico di lavoro ha fatto scendere le ispezioni annuali. 20 anni fa ne facevo 120 adesso ne faccio 35.

  Tutto ciò a fronte di un 78% di irregolarità rilevate nelle nostre ispezioni. Una vera pazzia.."

 

C'è un altro articolo di questo decreto che a mio avviso stride. Cita la cosiddetta "franchigia". Provo a spiegarla.

Se un'azienda, a seguito di un controllo viene trovata in ordine, potrà godere del diritto alla cosiddetta franchigia.

Ciò significa che avrà la garanzia di non essere più sottoposta ad altre ispezioni similari, per almeno 10 mesi.

Zangrillo cita la premialità e fa bella figura. Peccato che da anni, ogni azienda italiana rischi controlli ogni 18 anni.

 

Ho avuto conoscenza di questo Decreto Legge, quasi per caso. Credo lo conoscano in pochi. Gli addetti ai lavori.

Mi ha indignato, perchè è orientato verso una non punibilità delle aziende, che invece andrebbe più contrastato.

Non credo sia un caso che sia operativo dal 3 agosto, perchè approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 luglio 2024. 

Un'altra foglia di fico, che viene approvata in piena estate, quando cala naturalmente l'attenzione dei cittadini.

 

Questo decreto è, a mio avviso, più importante di quanto si pensi. L'Italia vanta un primato del quale mi vergogno.

E' il Paese dove, dati statistici alla mano, i controlli trovano irregolarità in 3 aziende su 4. Nonostante le carenze.

INAIL ha fornito i dati del primo semestre 2024. I morti sul lavoro sono stati 469. Rispetto al 2023 il 4,2% in più.

Questi dati parlano da soli. E per completezza, le denunce per infortuni sul lavoro sono state 299.303. Una guerra.

 

Un decreto che strizza l'occhio alle aziende. Un decreto che deresponsabilizza, invece che pretendere serietà.

Esclude le sue prerogative di facilitazione alle aziende se si tratta di penale, ma lancia un segnale pericoloso.

Le aziende sane ed oneste non hanno bisogno di scorciatoie. E allora a chi si rivolge il Decreto Semplificazioni?

La risposta arriva dal grido d'allarme degli Ispettori del Lavoro... a loro credo.

 

Nessun commento:

Posta un commento