Il potere rimbecillisce e
la presunzione dà il colpo di grazia anche ai mediocri di successo, politici
per grazia ricevuta, come Pier Luigi Bersani. Non votare Stefano Rodotà
presidente della Repubblica, candidando una polverosa tapira democristiana come
Marini per non urtare la suscettibilità di Berlusconi (e farsi pure fotografare
abbracciato al rivoltante Alfano come una biscia a un'anguilla) è stata la
consacrazione di un inetto, la sua patente di cretinità. Ma come? Dopo aver tampinato Grillo quasi sessualmente,
come i fratelli Kennedy con Marylin Monroe, fai tu la diva e ti suicidi
rifiutando l'offerta di votare insieme Stefano Rodotà? Uno dei migliori
democratici su piazza? Bersani è un Savoia qualsiasi, come quello che fece
liberare l'Italia a Garibaldi e poi gli fece sparare alle gambe all'Aspromonte,
non sia mai avesse dovuto prendere Roma e cacciare il Papa. E il Papa di questo
centrosinistra è Berlusconi. Bersani, un baciapile. Maledetto il giorno che, per
disperazione, l'ho votato. Se ne vada, lui, D'Alema, la loro arroganza, la loro
guittezza, il loro disamore assoluto per un popolo che sta soffrendo le pene
dell'inferno. Abbiamo bisogno di un fronte popolare e di gente che si batta con
noi contro l'ingiustizia sociale. Andatevene.
Posso dire!? Io non l'ho votato mai! Non lui, non il PD. Ho iniziato con Nuova Sinistra Unita, per chi ricordasse, e da allora più o meno sempre, l'ultima volta Ingroia, extraparlamentare e assolutamente utopistica!!!
RispondiEliminae se si arrabbia così tanto chi l'ha votato è davvero una vergogna per tutti.
RispondiElimina