…I pochi
risparmi sono finiti, non c'è più nulla da tagliare. Bisogna fare scelte
drastiche e la carenza di una dieta equilibrata provoca nuove malattie e un
crollo dei valori nutritivi. In Grecia ormai si convive con la fame. Fame vera.
Come si vedeva nelle vecchie foto in bianco e nero della Grande depressione
dell'inizio del secolo scorso. Vecchi e bambini i più colpiti.
Vagano smunti,
tristi, deboli. In molte scuole si denunciano continui casi di svenimento e di
forti cali di pressione. La carne è diventata un lusso; il pesce, in un paese
circondato e immerso nel mare, non basta e continua comunque ad essere una
pietanza cara.
Ci vuole coraggio a rivolgersi in ospedale. Il ticket è
obbligatorio per ogni intervento ed è troppo esoso per la metà della
popolazione. I reparti sono ridotti all'osso e il personale specialistico è
stato licenziato. Si resta molto in casa, si vive con gli aiuti di parenti e
amici. I quali, molto spesso, hanno le loro difficoltà. Una famiglia su tre
campa con un solo stipendio: di solito sotto gli 800 euro. Chi aveva dei debiti
non pensa neanche più a saldarli. Si paga solo in contante perché le banche hanno
ritirato e disdetto tutte le carte di credito degli insolventi.
Cresce il numero degli anonimi. Un esercito di fantasmi. Si
cancellano da ogni struttura fiscale, assistenziale, amministrativa. Si
sparisce e basta. Perfino i cellulari vengono cambiati un paio di volte al
mese: si butta la vecchia carta sim e se ne compra una nuova. Non è solo un
problema di tariffe. Si vuole tagliare i ponti con una realtà da cui si è
esclusi. In Grecia è nata una realtà parallela, fatta di anonimi che vivono di
giorno in giorno, spesso di ora in ora. Il futuro è stato cancellato. Esiste
solo un presente, incerto, confuso, rassegnato che sopravvive a fatica.
La politica del rigore non prevede gli sconfitti. Taglia e
distrugge. Si riflette, come una catena, sul quotidiano. E si diffonde su ogni
aspetto dell'economia. Accade anche in Portogallo dove gli effetti più pesanti
si sentono sull'assistenza sanitaria, oltre che sull'educazione, intesa come
scuola e cultura. Tagli negli ospedali, nelle medicine, nei servizi per i malati
cronici, i portatori di handicap. Nel paese lusitano, la gente non ha più
neanche la forza di scendere in piazza. Il distacco tra classe politica e
società è un abisso che potrà essere colmato solo tra decenni…
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