venerdì 26 aprile 2013

un sindaco ragazzino


Qualche giorno fa si è sfilato la fascia tricolore da sindaco non appena la processione religiosa cui stava partecipando si è fermata davanti all'abitazione di un ammalato parente del boss della camorra casalese Francesco Bidognetti. Oggi Raffaele Vitale, giovane sindaco in quota Pd di Parete (Caserta), afferma con convinzione: "quel gesto lo rifarei in qualsiasi momento; non sono un paladino della giustizia, ma quella sera non ci ho pensato un secondo a togliermi la fascia che rappresenta lo Stato, ritengo fosse un atto dovuto e doveroso verso i cittadini vista l'aria di sfiducia che si respira in tutta Italia e in particolare nelle nostre terre martoriate dai clan ma anche dalla mancanza di lavoro e opportunità. Molti concittadini infatti hanno sostenuto la mia scelta".
Per Vitale è anche e soprattutto una questione di coerenza. "Sono riuscito - spiega - ad ottenere la villa confiscata al boss Bidognetti dove a maggio organizzeremo una mostra, ho intitolato il poliambulatorio al medico Gennaro Falco, vittima innocente della camorra (ucciso nel 1993, ndr); che esempio avrei dato ai cittadini se mi fossi fermato con il resto della processione quella sera? Capisco il parroco (don Emilio Tamburino, ndr), che deve tener conto di valori cristiani come la pietà e la solidarietà, ma come sindaco rappresento le istituzioni, e la camorra deve sapere che qui facciamo sul serio".
Non si sente in trincea Vitale, nemmeno rispetto al suo partito, inizialmente un pò freddo nell'attestargli la vicinanza dopo il suo gesto. "I vertici provinciali mi hanno chiamato in questi ultimi giorni. Il Pd è impegnato nella lotta contro i clan, ma è necessario anche che abbia una linea politica netta e chiara, ora assente, per risolvere i problemi sociali che attanagliano il nostro territorio. Senza lavoro i clan avranno sempre manodopera". Per Vitale dunque c'è ancora molto da fare. "Le istituzioni devono fare di più sotto il profilo culturale, questo è il momento visto che tra i cittadini c'è la voglia di cambiare" conclude.

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