Pubblico
impiego? Solo Kasta, produce sprechi. Tagliare, risparmiare, premiare solo i
meritevoli. Il resto sono cervelli all’ammasso. Licenziare, raus.
Il
primo ad avere creduto nella battaglia populistica per eccellenza, quella
contro la casta del pubblico impiego, i garantiti, non è stato Grillo, o
Brunetta quando approvò una riforma del pubblico impiego inutile. E’ lo Stato
italiano che, secondo i dati dell’Aran, l’agenzia che rappresenta la pubblica
amministrazione nella contrattazione collettiva nazionale, ha tagliato 232 mila
dipendenti pubblici tra il 2006 e il 2011, passati da 3.627.139 a 3.396.810.
Stella&Rizzo hanno
fallito
Questa è la tesi dell’ex vice direttore del Corriere della Sera Massimo Mucchetti esposta in un’intervista a italia oggi. I due giornalisti del Corriere, autori di un fortunato libro-denuncia contro la “Casta” dei politici e dei dipendenti, mostrarono gli sprechi intollerabili della pubblica amministrazione, prodotti da privilegi oggettivi di una élite. Quella denuncia diede la stura all’immenso risentimento popolare contro una determinata categoria della classe dirigente, scatenando un duplice processo. Il primo è politico:
Questa è la tesi dell’ex vice direttore del Corriere della Sera Massimo Mucchetti esposta in un’intervista a italia oggi. I due giornalisti del Corriere, autori di un fortunato libro-denuncia contro la “Casta” dei politici e dei dipendenti, mostrarono gli sprechi intollerabili della pubblica amministrazione, prodotti da privilegi oggettivi di una élite. Quella denuncia diede la stura all’immenso risentimento popolare contro una determinata categoria della classe dirigente, scatenando un duplice processo. Il primo è politico:
Fu,
quella,un’intuizione giornalistica penetrante dell’allora direttore, Paolo
Mieli. Ma lo stesso Corriere e il sistema dei media nel suo complesso non sono
riusciti a sfidare realmente la classe politica sul piano delle soluzioni. Quelle
inchieste si accompagnavano a una campagna politica che, mettendo in luce le
debolezze reali del governo Prodi, puntava sui tecnici che avrebbero dovuto
avere alla loro testa Montezemolo. Una grande idea giornalistica, una piccola
idea politica. E alla fine, complice una politica cieca, la guerra alla Casta
senza la capacità di proporre alternative reali ha generato il Movimento 5
Stelle. Che ora attacca politici e giornalisti.
Il
secondo è sociale e ha investito un aspetto particolare, e ancora
misconosciuto, del grillismo e in generale dell’organizzazione del lavoro in
Italia. L’odio per la “Casta” ha generato il disprezzo contro chi lavora nel
pubblico impiego. Se fa il medico, lavora all’università o nella scuola, in un
ufficio avrà senz’altro truccato un concorso, vanterà una raccomandazione, ha
truccato le carte penalizzando i “meritevoli”. Fa schifo, insomma…
Sarà che questo clima mi sta davvero facendo male, clima politico e sociale, dico, ma mi pare che il risultato di tutto questo odio verso la Kasta, è che ognuno odia l'altro, che appartenga o no alla "kasta", perché la kasta ormai è diventato ogni altro che si può invidiare anche solo perché veste meglio, perché è più sorridente, perché non si lamenta abbastanza, perché non parla abbastanza di sé o non parla abbastanza male di un altro o non è abbastanza aggressivo o viene considerato troppo aggressivo perché, non essendolo per natura, magari quando gli pestano i piedi reagisce. Ma quando mai?, nel senso che, così, come ora, davvero non è mai stato! persino nei rapporti tra le persone, questo penso!
RispondiEliminala cosa brutta è che quasi ti devi ritenere fortunato di lavorare e di avere un lavoro pubblico, l'economia è gestita in modo tale che quasi ti devi vergognare di lavorare, se conosci persone che hanno difficoltà e di lavoro e di reddito:(
RispondiEliminaGrazie di aver condiviso questo articolo, con cui sono molto d'accordo. La stessa cosa che succede con lo scandalo dei falsi invalidi: dopo che i media hanno scatenato l'odio contro di loro, adesso anche gli invalidi veri (che sono molti di più) rischiano di vedersi togliere la pensione.
RispondiEliminaci sarà una via d'uscita?
RispondiEliminaleggo da Giuliano, da un po', e da te, adesso, della mafia senza ostacoli, dappertutto.
il rinascimento è impensabile, oggi, come non essere pessimisti?
come per il berlusconismo del "tutti vorrebbero essere come lui", così per il grillismo della "kasta" mi viene sempre in mente la grande lezione di Ortega y Gasset: la massa ora crede di essere il meglio.
RispondiEliminail problema nostro è che l'elite, politica e non solo, da noi ha sempre fatto abbastanza schifo, e da lì nasce molto
Eliminanon solo l'elite, ma anche la massa....
Eliminail pesce comincia a puzzare dalla testa...
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