Gli asini e l’ingegnere
All’inizio degli anni Sessanta un ingegnere, che nelle campagne di Bitti studiava un percorso stradale per conto della Regione o della Cassa per il Mezzogiorno, sorpreso dalla razionalità di un sentiero già esistente, chiese ai suoi accompagnatori bittesi chi lo avesse tracciato. La risposta fu: gli asini.
All’inizio degli anni Sessanta un ingegnere, che nelle campagne di Bitti studiava un percorso stradale per conto della Regione o della Cassa per il Mezzogiorno, sorpreso dalla razionalità di un sentiero già esistente, chiese ai suoi accompagnatori bittesi chi lo avesse tracciato. La risposta fu: gli asini.
L’ingegnere, che veniva dalla città, la interpretò come un
tentativo di provocazione e provocò a sua volta: “E in mancanza degli asini,
chi tracciava le vostre strade?”
- In mancanza di asini, si chiamano gli ingegneri -, risposero gli accompagnatori
- In mancanza di asini, si chiamano gli ingegneri -, risposero gli accompagnatori
E’ utile essere bilingui
Un topo inseguito dal gatto scopre finalmente un buco sotto il pavimento dove nascondersi.
–Dopo un po’ il topo sente uno strano rumore, tipo “bau bau, grr grr” e capisce che deve essere arrivato il cane a scacciare il gatto. Allora salta fuori dal buco e il gatto l’acchiappa. Mentre se lo sta pappando, il gatto osserva: “Sai, è utile essere bilingui”.
Un topo inseguito dal gatto scopre finalmente un buco sotto il pavimento dove nascondersi.
–Dopo un po’ il topo sente uno strano rumore, tipo “bau bau, grr grr” e capisce che deve essere arrivato il cane a scacciare il gatto. Allora salta fuori dal buco e il gatto l’acchiappa. Mentre se lo sta pappando, il gatto osserva: “Sai, è utile essere bilingui”.
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