mercoledì 15 febbraio 2017

Chaplin - Erri De Luca

Nella bombetta i guizzi di scugnizzo, ai piedi il paio di
scarpe smisurate,
il minimo di baffi, l’appoggio di una canna di bambù,
nel cerchio stretto del finale sulla via sterrata.
Il suo fagotto in spalla porta dote nuziale
al cinema del millenovecento.
Si china a terra, prende la bandiera caduta da un
trasporto,
si sa che è rossa, pure se il film è tutto biancoenero.
Sta da malcapitato davanti alla sommossa,
come l’umanità del secolo passato, rigirata
nella ruota dentata di un’epoca ingranaggio.
Si che doveva sbattere contro i corpulenti,
i solenni in divisa, sgusciare tra le gambe,
abitare nella baracca e amare Paulette Goddard.
E il Chisciotte che non abbiamo meritato.
Ha preso in giro lo sterminatore del suo popolo
riuscendo a maledirlo col sorriso,
nessuno è stato tanto fuori posto nel millenovecento.
Perciò di tutt’un secolo di noi, ricorderanno lui.

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