sabato 25 febbraio 2017

Lidl, lettera agli studenti - Matteo Saudino


Cari studenti,
quando vi chiedete come sia stato possibile Auschwitz, guardate le facce dei due lavoratori della catena di supermercati Lidl, che hanno rinchiuso le due donne rom in un container. Poi ascoltate le loro risa e le loro parole.
Cari studenti, se ancora non capite come sia stato possibile il genocidio di milioni di uomini, donne e bambini pensate che questi due lavoratori non sono cresciuti in una dittatura, bensì in una democrazia, frequentandone le scuole.
Cari studenti, ogni volta che affermate che certo odio e certa violenza siano un unicum irripetibile, guardate questo filmato e riflettete sul fatto che i due magazzinieri mentre facevano ciò hanno deciso serenamente di realizzare un video e poi di renderlo pubblico, suscitando l’entusiasmo e l’ammirazione di migliaia di altri cittadini, tra cui il leader di un partito che nei sondaggi è dato al 13 per cento.
Cari studenti quando pensate che la democrazia sarà per sempre, pensate che essa per vivere e fiorire ha bisogno di robusti anticorpi, di passione, di partecipazione, di pensiero critico e di legami sociali solidali. Se tutto ciò viene meno, allora giunge il tempo degli sciacalli e dei professionisti dell’odio che sulla crisi della democrazia costruiscono regimi fondati sulla paura, sull’ignoranza e sulla violenza.

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