mercoledì 1 marzo 2017

Lottiamo per mantenere la libertà di Internet



Parte oggi l’iniziativa lanciata da Web sul blog, La libertà non è un bavaglio qui, in segno di protesta al disegno di legge per contrastare fake news e bufale“Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica”
«Ognuno di noi deve spendere parte del suo tempo a lottare per mantenere la libertà di internet».
Sono parole di Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, pronunciate nel gennaio 2016, in un intervento legato alla minaccia terrorismo e alle conseguenti restrizioni  di libertà sul web che da più parti venivano sostenute.

Oggi sono le “fake news”, le bufale, le notizie false, a minacciare la libertà di espressione e il pluralismo con la presentazione di un disegno di legge contro le “false notizie” on line.  
Il disegno di legge, che non riguarda i giornali on line e i giornalisti professionistiobbligherebbe i semplici cittadini  che hanno blog, siti, e tutti gli utenti che condividono informazioni su piattaforme social, alla registrazione in tribunale e al dovere di rettifica. Ai gestori delle piattaforme l’obbligo di controllo e censura dei contenuti.
Si legge nel comunicato al Senato:
“È infatti sotto gli occhi di tutti il danno che può comportare, nell’era dell’informatizzazione, la diffusione di una notizia sbagliata e distorta. Peggio ancora se manipolata.
Questo perché con il diffondersi dei social media il pericolo di contaminare internet con notizie inesatte e infondate o, peggio ancora, con opinioni che seppur legittime rischiano di apparire più come fatti conclamati che come idee, è in crescita esponenziale.
Il tutto mentre il giornalismo professionistico vive un momento di crisi senza precedenti perché il nuovo panorama dei mezzi d’informazione ha inciso anche sul finanziamento delle testate accreditate ai sensi di legge.
Le difficoltà  finanziarie hanno avuto -e seguitano ad avere- un impatto negativo sulle risorse umane facendo calare il numero dei professionisti occupati in un settore cardine di ciascuna democrazia, per di più riducendo la sicurezza dell’impiego, delle condizioni economiche e lavorative dei giornalisti…
Un simile stato di cose ha determinato il paradosso per il quale notizie relative a fatti eclatanti, anche di cronaca, sono state considerate fake news con conseguenti ritardi dei relativi interventi.  (??)
Nel XXI secolo al «Quarto potere» di Orson Welles se ne è affiancato un altro: internet. Come tutti i poteri anche questo va regolamentato per evitare eccessi e storture, per fare in modo che non prevalga tout court la regola del più forte e, al contempo, garantire, da un lato, la libertà  di stampa e il diritto-dovere a una corretta informazione, dall’altro, quella di espressione, nonché la tutela delle vittime dell’uso distorto del web.
Da queste considerazioni è scaturito il presente disegno di legge…
L’articolo 1, al comma 1, introduce una nuova contravvenzione nel codice penale; in particolare, si inserisce l’articolo 656-bis del codice penale col quale si prevede che chiunque pubblichi o diffonda notizie false, esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o non veritieri, attraverso social media o altri siti che non siano espressione di giornalismo online, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’ammenda fino a euro 5.000.
…il nuovo articolo 265-bis del codice penale prevede la reclusione non inferiore a dodici mesi e l’ammenda fino a euro 5.000 per chiunque diffonda o comunichi voci o notizie false, esagerate o tendenziose, che possano destare pubblico allarme o per chiunque svolga comunque un’attività  tale da recare nocumento agli interessi pubblici, anche attraverso campagne con l’utilizzo di media o altri siti che non siano espressione di giornalismo online, o con l’obiettivo di fuorviare settori dell’opinione pubblica.”

In pratica anche questo mio post potrebbe essere considerato “esagerato” o “tendenzioso”.
1.      Ho riportato solo alcune parti del comunicato al Senato del Ddl “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica”,  l’ho fatto ovviamente per brevità (vi invito comunque alla sua lettura);
2.      Sto esprimendo una mia opinione che potrebbe essere reato;
3.      Ho aderito, insieme ad altri blogger, all’iniziativa lanciata da Web sul blog La libertà non è un bavaglio”pertanto potremmo essere considerati un’Associazione (virgolettato) Tendenziosa (virgolettato) e di conseguenza creare una fattispecie autonoma del reato per tendenziosità.

Anche l’ironia, la satira, sarà sottoposta al vaglio censore dei gestori (con quali competenze e obiettività?) o di qualche altra commissione istituita ad hoc (come se non ce ne fossero già a sufficienza).
E poi, tra parentesi, il giornalismo, che è escluso dal disegno di legge, non è mai “esagerato” o “tendenzioso” o “fazioso”? Anche i giornali “tendono” oramai ad enfatizzare molte notizie.
E ancora, dare maggiore voce a campagne di “educazione civica” no? Investire in cultura no?
Ci sono leggi che possono trasformarsi in un cappio e allora ripeto le parole di Tim Berners-Lee:
 «Ognuno di noi deve spendere parte del suo tempo a lottare per mantenere la libertà (anche) di internet».
Credo valga la pena leggere alcuni passaggi del suo intervento che ho trascritto dal video pubblicato sul CorriereTV:
“Il world wide web è uno strumento di potere, è informazione e l’informazione è potente.
La capacità di comunicare è potente e può essere utilizzata in diverse maniere.  Alcune magnifiche… oppure terribili…
Il world wide web oggi rappresenta l’umanità, non tutta l’umanità, ma il 40% di essa ed è normale che vi siano gli aspetti migliori e quelli disgustanti…
dobbiamo preservare la libertà del web
Uno degli aspetti più importanti del web è che è aperto e ti permette di comunicare con tutti…
ogni volta che voi utilizzate il web spendete un po’ di tempo per difenderloDovete parlare con i vostri politici e con le aziende e convincerle a mantenere il web aperto perché se no, se date tutto per scontato un giorno potreste perdere la libertà.
Guarda il video completo su Corriere TV qui
Sarebbe meglio battersi per recuperare il senso critico.
Le notizie false sono più sensazionali, vendono di più e non dimentichiamoci che siamo diventati più pigri, accettiamo passivamente le notizie che fanno scalpore, le condividiamo, le “piaciamo”, senza fermarci a riflettere, senza un minimo d’informazione.
Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone. 

Eleanor Roosevelt
Portiamo avanti le idee e informiamoci di più sui fatti, non fermiamoci ai titoloni che cavalcano l’emotività e ci vengono dati in pasto da “affaristi” o “burloni”.

In rete comunque esiste già chi fa debunking, chi smonta e smentisce affermazioni false o esagerate, diamogli  più visibilità, per citarne alcuni pensiamo a Bufale.net qui,  a David Puente qui,  a Paolo Attivissimo qui
Voglio concludere con un pensiero sull’onestà estratto dal film V per vendetta:
“Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente,
ma in realtà è l’unica cosa che abbiamo,
è il nostro ultimo piccolo spazio.
All’interno di quel centimetro siamo liberi.” 


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