Betlemme-Ma’an. Mercoledì mattina due
bambini palestinesi sono stati picchiati e arrestati dalle forze israeliane nel
campo profughi di Aida, situato a nord di Betlemme, nella Cisgiordania occupata
meridionale.
I testimoni hanno riferito a Ma’an che
le forze israeliane hanno invaso il campo a bordo di jeep militari alle 9.30,
mentre gli studenti della scuola dell’UNRWA stavano tornando a casa.
I soldati sono scesi dalle jeep e hanno
assaltato due studenti non ancora identificati, per poi caricarli sui veicoli e
portarli nella base militare adiacente al campo.
“Dopo aver arrestato i due bambini, i
soldati hanno allineato un gruppo di studenti contro il muro e hanno puntato
verso di loro le pistole”, ha riportato un testimone, che aveva anche
registrato un video dell’episodio. Dopodiché i soldati hanno cominciato a
gridare contro gli studenti, accusandoli di coprire qualcuno che aveva gettato
una bomba artigianale nella base militare alle 8,30; il testimone, però, ha
evidenziato che a quell’ora gli studenti stavano sostenendo il loro esame
finale a scuola, dunque non potevano essere coinvolti.
Poco dopo l’interrogatorio in strada, i
soldati hanno fatto irruzione nel Centro Lajee di Aida, un’organizzazione
comunitaria per giovani rifugiati, e hanno confiscato computer e registrazioni
di sorveglianza, impedendo agli impiegati di entrare.
Nel frattempo, attivisti e giovani
locali sono rimasti davanti al centro, sventolando bandiere palestinesi e
scandendo slogan contro l’occupazione.
Negli ultimi mesi le forze israeliane
hanno mantenuto una presenza quasi quotidiana nel campo e i residenti hanno
riportato un’escalation delle procedure militari, che hanno creato una perpetua
“atmosfera di paura”.
Traduzione
di F.G. (© Agenzia stampa Infopal)
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