Nelle ultime settimane
mi è capitato di essere le mani di papà che hanno trasferito in parole scritte
su un monitor quello che lui velocemente mi dettava. Si perché, gli articoli
lui, li aveva in testa, non seguiva appunti, non doveva cambiare o correggere
delle frasi… lui parlava ed io scrivevo perché animare, vibrare e far venire
vere le parole, Lui, l’aveva come dono.
Scrivo
queste righe perché con grande orgoglio, sono convinta che papà lascerà un
vuoto profondo nel mondo dell’informazione perché a dispetto del suo carattere
burrascoso, a volte irriverente, spesso ironico, dispotico e a tratti per
alcuni arrogante, è stato, è, e rimarrà un giornalista libero. La “libertà è un
lusso di pochi” mi ripeteva…
Era
fiero di essere chiamato giornalista e di potersi definire tale. Mi diceva
spesso che il compito di un giornalista è raccontare la verità perché è un
diritto di chi legge sapere i fatti per poter elaborare una propria opinione
basata sul vero e non “indirizzata” o “deviata”. Certamente, alla descrizione
della realtà, papà non ha mai negato anche la sua opinione che è risultata
spesso scomoda, ma si è sempre assunto, credetemi, sempre, la responsabilità di
ciò che pensava e credeva…
Inutile dirvi il vuoto che lascia nelle persone che lo amano, in mia madre, donna incredibile con cui ha costruito una famiglia meravigliosamente complicata, allargata e colorata, in tutti i suoi figli, nei tanti amici che sono parte integrante di “questo grande gruppo vacanze”.
Inutile dirvi il vuoto che lascia nelle persone che lo amano, in mia madre, donna incredibile con cui ha costruito una famiglia meravigliosamente complicata, allargata e colorata, in tutti i suoi figli, nei tanti amici che sono parte integrante di “questo grande gruppo vacanze”.
Permettetemi,
a nome di un piccolo bimbo di due anni che oggi perde un nonno che lo adorava
in maniera assoluta, di dirvi, affinché arrivi a chi legge, che si è dimostrato
un nonno semplicemente straordinario.
A
nome di tutti noi, scrivo che essere “veri” a dispetto di tutto e di tutti in
questo mondo, è un grande atto di coraggio, una straordinaria forma di libertà.
Questa eredità, noi, la teniamo stretta perché è parte di ciò che siamo ed è
quello che cercheremo di trasmettere ai figli, agli amici che ci sono ecco
saranno…
Questa
battaglia, purtroppo per noi tutti lui l’ha persa, ma i suoi occhi verdi
diventati grigi, i suoi gesti a tratti goffi, le sue parole complicate ma
chiare, tutta la sua vita, restano e resteranno…
“Buon
viaggio papà, continua, come sempre hai fatto a camminare e pensare veloce… noi
continueremo a parlare di te e con te. Michele continuerà a guardarsi le due
linee sul palmo della mano e dirà “nonno” e noi, ti ritroveremo li…”.
da
quiqui lo ricorda Daniele Barbieri
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