ho letto l'Eternauta (I) e l'Eternauta II, pubblicati da 001 Edizioni, dopo aver visto la serie con Ricardo Darin.
ero curioso e allora ho preso i volumi in biblioteca.
una grande sorpresa!
la storia è coinvolgente e non riesci a staccarti, la serie tv di Netflix è povera cosa.
il fumetto di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López è molto più ricco e più profondo.
chi si vuol bene lo cerchi e sarà sorpreso della grandezza di questo fumetto (in realtà letteratura e fantascienza insieme).
buona (straordinaria) lettura.
qui una bella (più che) recensione di Marco Sommariva.
…In Italia è stato pubblicato nel 1977 sul numero 27, anno III, del settimanale Lanciostory e successivamente su una rivista omonima.[3] Per l'edizione pubblicata sul settimanale Lanciostory le tavole vennero rimontate con l'approvazione di López per essere adattate al formato della rivista. Si è anche intervenuto nel dare a qualche oggetto un aspetto più moderno (per esempio la radio così com'era stata disegnata da Solano López è diventata una a transistor) e a dare un'ambientazione più attuale alla vicenda (all'inizio della storia, ad esempio, il disegnatore dice a Khruner, quando gli chiede in che epoca si trova, di trovarsi verso la fine del XX secolo, anziché a metà di esso, mentre, riguardo ad una rivista sulla scrivania, dice che in copertina vi è la foto del lancio di un missile, invece di una di Chruščёv).[20]
Nel 1979 è
stata pubblicata, in versione integrale, dall'editore Comic Art. Negli anni 1990 venne ristampato dalla Eura Editoriale in tre volumi nella collana Euracomix (nn. 55-56-57) e nei
primi tre volumi della collana Fantacomix Day.
Nel 2003 ebbe
larga diffusione, come allegato al quotidiano La Repubblica nella serie I classici
del fumetto di Repubblica, la prima versione con i disegni di Solano Lopez.
In seguito,
per lungo tempo non è stato possibile ristampare in Italia nuove edizioni per
problemi sui diritti:[21] una nuova edizione si ebbe nel 2011 edita dalla
001 edizioni effettuando nuove scansioni dalle tavole originali recuperate. L'Eternauta
II nel 2012 è stato ristampato dalla 001 con il titolo L'Eternauta
- Il ritorno.[22] L'ultimo Eternauta venne pubblicato
in 5 volumi da 001 Edizioni, 2016-2017[23]; noto anche come L'Eternauta, il ritorno pubblicato
incompleto su i Giganti dell’Avventura n. 63, Editoriale Aurea[18].
L'Eternauta
III è
stato pubblicato nel 2019 da 001 Edizioni[24].
A partire da
aprile 2024 Panini Comics ha iniziato a ristampare
l'intera saga, in volumi cartonati di pregio:
·
L'Eternauta (aprile
2024),
·
L’Eternauta – Parte seconda (settembre 2024),
·
L'Eternauta: Il ritorno (aprile 2025)…
…Il Narratore-scrittore: metanarrazione e memoria
Il
personaggio del narratore — l’autore stesso? — introduce un livello
metariflessivo. Egli è l’ascoltatore, il cronista, colui che riceve e
trasmette. Rappresenta la funzione civile dello scrittore, ma anche il lettore
ideale: colui che ascolta per ricordare, che ricorda per agire. Il racconto
diventa così atto politico e dispositivo memoriale.
In sintesi,
i personaggi de L’Eternauta non sono semplici
pedine della trama, ma portatori di senso. Essi traducono, attraverso la
narrazione, le grandi domande dell’umanità: come si resiste? Per cosa si lotta?
Cosa significa essere comunità? La loro forza è nella semplicità apparente,
nella capacità di incarnare, nel quotidiano, l’epica della dignità.
L’Eternauta: struttura narrativa, stile grafico e
innovazioni formali
La struttura
narrativa de L’Eternauta è uno degli elementi più
distintivi dell’opera, rendendola non solo un classico del fumetto argentino ma
anche un laboratorio formale di avanguardia. Il racconto, pubblicato a partire
dal 1957 su Hora Cero Semanal, si articola secondo una doppia
temporalità e una complessità strutturale che anticipano molte tecniche
narrative della graphic novel contemporanea.
Struttura a cornice e metanarrazione
La storia si
apre nel presente narrativo, con l’apparizione di Juan Salvo nello studio di un
autore (alter ego di Oesterheld). Da qui si dipana il racconto principale, che
è già memoria, testimonianza, documento. Questo dispositivo a cornice introduce
una riflessione metanarrativa: chi racconta? Perché racconta? A chi? Il fumetto
si fa così racconto del racconto, e la narrazione diventa strumento di trasmissione
intergenerazionale della memoria.
Uso del tempo e ritmo narrativo
Oesterheld e
Solano López manipolano il tempo con grande consapevolezza: alternano ellissi,
flashback, tempi lenti e accelerazioni drammatiche. La sequenza della nevicata
letale è esemplare nella sua dilatazione temporale, che permette al lettore di
interiorizzare la catastrofe. Il ritmo, modulato anche dalla disposizione delle
vignette, costruisce una suspense che deriva più dalla costruzione formale che
dal colpo di scena.
Stile grafico e composizione della tavola
Il disegno
di Francisco Solano López è parte integrante della narrazione. Il suo realismo
non è mai neutrale: è selettivo, espressivo, drammatico. Gli ambienti
domestici, le strade deserte, i dettagli urbani di Buenos Aires sono resi con
precisione documentaria, ma sempre carichi di tensione. Le tavole alternano
griglie regolari a soluzioni dinamiche, sfruttando lo spazio bianco come
elemento drammaturgico.
Inquadrature e linguaggio cinematografico
Le scelte di
inquadratura ricordano lo storyboard cinematografico. Plongée, contre-plongée,
dettagli ravvicinati e campi lunghi si susseguono in funzione della tensione
emotiva. Questo linguaggio visivo permette al lettore di muoversi nello spazio
del racconto come se fosse un osservatore in soggettiva. L’effetto è una
lettura immersiva, quasi sensoriale…
…La forza e il
coraggio di L’Eternauta non sono solo narrativi: sono anche esistenziali.
Héctor Oesterheld pagò con la vita il suo impegno politico e umano. Negli anni
’70, l’autore si avvicinò sempre più alla sinistra rivoluzionaria e aderì al
movimento dei Montoneros. Questo lo rese un bersaglio della giunta
militare argentina, che prese il potere con il golpe del 1976 e instaurò un
regime di terrore.
Nel 1977
Oesterheld fu rapito dalla polizia militare. Morì torturato in un centro
clandestino di detenzione. Non fu mai ritrovato il suo corpo. Ma la tragedia
non finì con lui.
Anche le sue
quattro figlie, Estrela Ines, Diana, Marina e Beatriz, furono rapite e uccise.
Estrela Ines fu uccisa con il marito. Una di loro, Marina, era incina di 8
mesi. Come molte delle vittime del regime, anche lei è oggi considerata tra i
cosiddetti “desaparecidos“, le decine di migliaia di persone scomparse
sotto la dittatura.
L’Eternauta,
dunque, non è solo una grande storia: è una testimonianza, una denuncia, un
atto di resistenza. L’opera e la biografia del suo autore si intrecciano in un
nodo inseparabile, che trasforma il fumetto in memoria viva, necessaria.
Il segno di
Solano López
I disegni di
Francisco Solano López contribuiscono in modo essenziale all’atmosfera del
fumetto. Il suo tratto realistico, espressivo e dettagliato immerge il lettore
in una Buenos Aires cupa, paralizzata dal silenzio e dalla paura. Non si tratta
di un mondo astratto, ma di una città reale: le strade esistono davvero, gli
edifici sono riconoscibili, le espressioni dei personaggi sono quelle di
persone comuni, sopraffatte dalla tragedia.
Il bianco e
nero, lontano da ogni effetto spettacolare, amplifica il senso di isolamento e
di imminente catastrofe. Ogni vignetta è carica di tensione, e il ritmo visivo
accompagna perfettamente la narrazione incalzante di Oesterheld.
Eredità e
attualità
L’Eternauta
è stato ripubblicato più volte, tradotto in numerose lingue e reinterpretato da
vari artisti. In Italia uscì per la prima volta nel 1977 su Lanciostory. Nel
1976 Oesterheld ne scrisse una seconda versione, più apertamente politica, che
fu pubblicata postuma. L’opera è diventata simbolo della memoria collettiva
argentina, ed è oggi studiata nelle scuole, oggetto di mostre e omaggi, nonché
riferimento per riflessioni sulla storia e sui diritti umani.
Nel suo
viaggio senza fine, Juan Salvo, l’Eternauta, continua a camminare nel tempo,
portando con sé la voce di chi non c’è più, e quella di chi continua a lottare
per ricordare.
L’Eternauta
è un’opera imprescindibile. È fumetto, sì, ma anche romanzo filosofico,
manifesto politico e tragedia esistenziale. È una storia di fantascienza che
diventa cronaca della realtà. È l’urlo silenzioso di un’intera generazione,
inghiottita dalla dittatura, ma che ha lasciato dietro di sé una scintilla di
speranza e dignità.
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