Cospito, legale lo saluta dopo
colloquio: segnalato all’Ordine. Lui: “No a deumanizzazione”
Flavio Rossi Albertini legale di Alfredo Cospito,
saluta il suo assistito con una stretta di mano e due baci sulle guance, il
direttore del carcere di Sassari/Bancali lo segnala all’Ordine degli Avvocati
per eventuali provvedimenti disciplinari
Una stretta di mano e due
baci sulle guance. Così l’avvocato Flavio Rossi Albertini,
lo scorso maggio, ha salutato il suo assistito, Alfredo Cospito,
detenuto al regime del 41-bis nel carcere di Sassari.
Ad assistere a quel saluto il personale della polizia penitenziaria, che ha
segnalato quanto avvenuto al direttore del carcere. Il 5 giugno scorso, dagli
uffici del penitenziario è partita una mail indirizzata all’Ordine
degli avvocati, al fine di valutare eventuali profili
disciplinari nel comportamento – a detta del responsabile del carcere
– tenuto dal legale del detenuto.
Nella missiva inviata a Roma, il direttore del
penitenziario di massima sicurezza sardo scrive che, alla luce «della caratura
criminale dei soggetti ristretti presso il reparto 41-bis di questo
istituto e del significato intrinseco che può avere tale saluto, si
chiede di valutare se il comportamento dell’avvocato sia deontologicamente
corretto, anche al fine di dare le opportune indicazioni al personale di
polizia penitenziaria che, con abnegazione e professionalità, assicura la
vigilanza dei detenuti sottoposti al regime» del carcere duro.
Parole a cui
replica lo stesso Rossi Albertini, che respinge qualsiasi
insinuazione su quanto compiuto nell’aula colloqui. «Verso Cospito –
afferma il penalista – ho manifestato empatia umana salutandolo con una
stretta di mano e con due bacetti sulle guance. Lo saluterò sempre con affetto,
in quanto non intendo rendermi complice della sua deumanizzazione, delle
politiche di annientamento del detenuto.»
Su quanto avvenuto interviene anche il presidente
delle Camere Penali, Francesco Petrelli, secondo cui «quando
anche nella valutazione dei gesti non si ha più attenzione a quelle che sono le
radici stesse dell’umanità e al rispetto della dignità dell’uomo, vuol dire che
si è perso contatto con il valore universale della sofferenza. Il Regolamento
Rocco del 1930 – aggiunge – vietava di rivolgersi al
detenuto con il proprio nome: siamo a un passo da quella idea».
Cospito si trova al 41-bis dal maggio
del 2022. Tra l’ottobre del 2022 e l’aprile del 2023, l’anarchico ha
messo in atto un lungo sciopero della fame per protestare
contro le condizioni detentive e la tortura del 41bis. Nell’aprile del 2024,
la Cassazione ha reso definitiva la condanna a 17 anni
e 9 mesi nell’ambito del processo per l’attentato all’ex caserma
allievi dei carabinieri, avvenuto a Fossano nel 2006. Nelle
motivazioni della sentenza d’appello, i giudici di Torino scrissero
che quell’azione fu «un grave atto terroristico» (il lancio di due bombe carta
senza vittime, feriti e grossi danni)
Bancali,
Cospito: avvocata sassarese segnalata un anno fa per avergli baciato le guance
Il caso analogo a quello di un altro legale che
segue il detenuto: «Solo un saluto, nessun gesto illegale»
Vietato baciare sulle guance
Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto a Bancali in regime di 41 bis. Il gesto è
valso una segnalazione all’Ordine degli avvocati da parte del direttore della
Casa circondariale per Flavio Rossi Albertini, legale del 58enne che, per sei
mesi, dal 2022 al 2023, si rese protagonista di uno sciopero della fame. In
realtà anche un’avvocata sassarese, Maria Teresa Pintus, che assiste anche lei
il detenuto, ha subito ben prima la stessa denuncia, per gli stessi motivi e
dallo stesso direttore nel 2024.
Nella segnalazione inviata
all’Ordine, si sottolinea che la legale con Cospito «ha adottato il saluto con
bacio sulle guance in aggiunta a quello con la stretta di mano». «Tenuto conto
della caratura criminale dei soggetti ristretti presso il reparto 41 bis di
questo istituto - si legge nella comunicazione inviata il 16 settembre 2024 dal
direttore - ed il significato intrinseco che può avere tale saluto, si chiede
di valutare se il comportamento dell'avvocato sia deontologicamente corretto,
anche al fine di dare le opportune indicazioni al personale di Polizia
Penitenziaria che con abnegazione e professionalità assicura la vigilanza dei
detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis».
«Il bacio sulle guance - ribatte
l’avvocata- non è altro che il saluto più popolare nel mondo occidentale e
configura un semplice gesto di rispetto ma ben lontano dal significato illegale
che gli si vuole dare». Tra l’altro Pintus fa notare che «questo tipo di saluto
è stato utilizzato con tutti i difensori di Cospito, uomini e donne
indistintamente, anche in passato quando si trovava ristretto presso altri
istituti penitenziari». Ma a Bancali non si può.
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