mercoledì 25 maggio 2016

il nostro amico turco

   wrea
L’Europa “si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità”. (*)
Erdogan non ha mai nascosto l’ammirazione verso l’efficienza tedesca
latuff 1
Dice cose che molti governanti vorrebbero ma non possono.
Sa che lui può arginare l’ondata di migranti verso l’Europa,
e siccome business is business, per la modica somma di sei miliardi di euro farà il doganiere d’Europa


tutti fingono di non vedere il fascismo di Erdogan

in Europa fingono di ignorare i suoi metodi

in fondo invidiano come riesce a vincere le elezioni

in Europa la macchina che produce profughi non si ferma
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e ci sono tante questioni migratorie da seguire

proprio l’altro giorno il parlamento turco ha deciso la revoca dell’immunità per i parlamentari, decisione che andrà a colpire quasi tutti i deputati dell’HDP, per coincidenza oppositori di Erdogan.
Finora deboli le reazioni internazionali: solo il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, ha parlato di “colpo alla democrazia turca e alla libertà politica”, mentre Angela Merkel, la cancelliera tedesca che si è spesa per firmare il vergognoso accordo con la Turchia per bloccare i profughi ha dichiarato che “solleverà il problema” con Erdoğan lunedì prossimo.
Qual è il senso dell’immunità dei deputati in un sistema democratico parlamentare? Proteggere i rappresentanti eletti dal popolo dalla persecuzione per le loro idee. E cosa fa un regime fascista quando vuole togliersi di torno le opposizioni? Le priva di tale protezione o a seconda dei casi, le elimina fisicamente. Questa storia l’abbiamo già vista: cosa aspettano i governi europei a fare tre-quattro passi indietro sulla Turchia?

I co-presidenti di HDP Figen Yüksekdağ e Selahattin Demirtas hanno rilasciato una dichiarazione alla stampa a seguito della revoca delle immunità parlamentari, una proposta da colpo di stato introdotta dall’AKP e approvata da CHP e MHP sulla base di un alleanza anticurda.
Demirtaş intervenendo dopo la Yüksekdağ, ha duramente criticato l’emendamento costituzionale e lo ha descritto come un colpo di stato che ha interessato la volontà del popolo.Ha sottolineato che: “Nessuno dei nostri colleghi accetterà la richiesta dei pubblici ministeri e dei tribunali di testimoniare. Nessuno si deve aspettare che noi accattiamo questo colpo di stato che impone una dittatura aperta”.Oggi due partiti e mezzo si sono riuniti e hanno approvato questo colpo di stato.
Il co-presidente di HDP ha evidenziato che non ci sarà un processo giusto finchè continueranno ad esistere un parlamento, una magistratura e una stampa governati dal Palazzo. Demirtaş ha sottilineato che: “Noi non andremo volontariamente in tribunale.Se ci prenderanno con la forza, devono fare dei preparativi in anticipo, per porci in detenzione, arrestarci o catturarci.Tutti devono sapere che non diventeremo uno strumento in questo gioco.”
Demirtas ha anche sottolineato che staranno dietro la volontà popolare fino alla fine e non si arrenderanno al Palazzo, aggiungendo; “La lotta è appena iniziata.”

(*) si ringraziano i disegnatori:
Carlos Latuff, Chappatte, Brandan Reynolds, Naoufal Lahlali, Kalmius.

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