da non confondere con Una banda di idioti, di
John Kennedy Toole
un
romanzo piccolo, del 1994, dalla copertina gialla.
un
racconto a due livelli (almeno), un'avventura in un futuro prossimo,
praticamente adesso.
fantascienza?
sì. ma non solo.
difficile
trovarlo, un'edizione del 1994, per StampaAlternativa, ma la fortuna aiuta gli
audaci ricercatori di libri introvabili.
un libro
che merita - franz
ps: se ne facessero un film proporrei Terry Gilliam.
Con un ritmo da videoclip, il romanzo mette in luce alcuni
tra i più oscuri ed inquietanti aspetti delle nuove tecnologie e delle
possibilità interattive uomo-macchina-potere. La vicenda si svolge tra
personaggi reali (in gialle atmosfere) e realtà prodotte dall'inconscio del
protagonista, l'idiota, uomo comune, appartenente per generazione al mondo
poetico della fantasia al potere, ora trentenne, qui in paesaggi mentali
transcodificati da un potente elaboratore. Siamo al virtuale, al trip,
all'esperienza in luogo della visione: viaggiatori del tempo, sirene, nani, uomini-lupo e
uomini-uccello, folle silenziose, metafore dai contorni visibili, angoli
cyberpunk ed iperrealisti. Un'avventura fascinosa e terribile che qualcuno di noi
probabilmente sta già vivendo.
Luigi
Cinque è anche, e sopratutto, musicista, e molto altro.
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