martedì 25 agosto 2015

In memoria - Giuseppe Ungaretti (ricordo di Gianni)


Locvizza il 30 settembre 1916

Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
di emiri di nomadi
suicida
perché non aveva più
Patria
Amò la Francia
e mutò nome
Fu Marcel
ma non era Francese
e non sapeva più
vivere
nella tenda dei suoi
dove si ascolta la cantilena
del Corano
gustando un caffè
E non sapeva
sciogliere
il canto
del suo abbandono
L’ho accompagnato
insieme alla padrona dell’albergo
dove abitavamo
a Parigi
dal numero 5 della rue des Carmes
appassito vicolo in discesa.
Riposa
nel camposanto d’Ivry
sobborgo che pare
sempre
in una giornata
di una
decomposta fiera
E forse io solo
so ancora
che visse.



leggendo questa notizia (la pena di morte alla roulette inferta da uno dei tanti ubriachi che anziché coricarsi o ammazzarsi prendono la macchina e poi "tragica fatalità", dicono) mi è venuta in mente questa poesia.

Gianni me lo ricordo da bambino, i nostri genitori erano entrambi poliziotti, lo vedevo sempre a passeggio col padre, a ritmo sostenuto.
qui un bel ricordo del "suo" regista.

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