Nicole, il
piccolo genio che supera Einstein e vive in una roulotte – Alessandra Rizzo
Nicole ha dodici anni, va a scuola, si diverte a cantare e
recitare e da grande, come tanti bambini, vuole fare il dottore. Ma Nicole non
è come tutti gli altri: è un genio. Ha un quoziente intellettivo di 162, il che
la porrebbe al di sopra di Albert Einstein e Stephen Hawking.
La bimba, che appartiene a una comunità rom di una piccola
cittadina inglese, ha dimostrato il suo talento fin dalla tenera età. Era
capace di completare i puzzle per bambini in pochi secondi ed era puntualmente
anni avanti la sua classe, secondo quanto raccontato dalla famiglia alla stampa
inglese. A dieci anni era in grado di risolvere complessi problemi di algebra,
e ha sempre avuto una memoria eccellente. «Ricordo che quando ero alle
elementari e facevo l’angelo in una recita scolastica, una compagna di classe
non si presentò e io ho imparato tutte le sue battute», ha raccontato la
piccola ad un giornale locale, l’«Herts and Essex Observer».
Club di cervelloni
Nicole Barr è stata subito ammessa nell’associazione che
raccoglie i cervelloni sparsi per il mondo, la Mensa. Secondo il gruppo, il
quoziente intellettivo medio è di 100; intorno ai 132 punti si è considerati
nel 2% più alto, e questo garantisce l’ingresso nell’associazione; dai 140 in
su si è considerati particolarmente dotati. Einstein e Hawking avrebbero
raggiunto quota 160, anche se ci sono dubbi sul fatto che i due scienziati si
siano davvero sottoposti al test, soprattutto nel caso di Einstein. «Quando ho
scoperto di aver avuto un punteggio così alto, sono rimasta scioccata», ha
detto la bimba.
Mensa ha circa 21 mila membri nel Regno Unito su 110 mila
sparsi nel mondo. Sono per lo più maschi (65%), e solo l’8% ha meno di sedici
anni. «Il quoziente intellettivo di Nicole la colloca comodamente all’interno
dell’1% della popolazione», ha detto la portavoce Ann Clarkson al «Daily
Mirror». La Mensa spiega che molte delle caratteristiche messe in mostra dal
Nicole fin da piccolissima, come la memoria prodigiosa, l’approfondire lo
studio e il piacere nella compagnia di adulti, sono segni di alto potenziale
nei bambini.
La famiglia
Nicole vive con la famiglia in una roulotte ad Harlow,
circa 50 chilometri a nord di Londra, e i suoi genitori sono separati, ma
entrambi orgogliosi della figlia. È stato il papà James, che fa l’addetto alle
pulizie delle strade, a farle fare il test. «Questo dimostra che non importa da
dove vieni», ha detto, e ha aggiunto con soddisfazione che «tanto per cambiare,
la comunità rom fa notizia per qualcosa di bello». La mamma, Dolly, 34 anni, descrive
Nicole come una ragazzina allegra, divertente e molto studiosa. Nicole, per
ora, non perde un giorno di scuola, lavora duro ed è coinvolta in molte
attività, dal campeggio alle gare di matematica. Studia recitazione e
quest’estate parteciperà ad una recita de «La Dodicesima Notte» di Shakespeare.
Il futuro non è sempre roseo nemmeno per i bambini prodigio, che devono
comunque imparare a socializzare e sono talvolta sottoposti a pressioni. Ma la
famiglia giura che Nicola è bambina determinata oltre che intelligentissima. «È
decisa a finire la scuola, andare all’università e diventare pediatra», dice la
mamma.
Forza, Nicole: doppia ola per te, in quanto rom e in quanto donna.
RispondiEliminasperiamo di rileggere nel futuro cose belle su Nicole...
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