Una notizia che ha destato sconcerto soprattutto tra iscritti e
simpatizzanti del partito, reduci dalla una sconfitta storica alle recenti
elezioni politiche in cui Grillo ha fatto incetta dei voti “contro la casta”.
Dopo la posizione assunta da Bersani e Fassina in seguto allo scandalo Mps
(“Basta politici di lungo corso alla presidenza delle fondazioni bancarie”) in
Sardegna si era plaudito allo “sventato pericolo”. E invece…
Sul web la notizia ha cominciato a correre in tarda mattinata.
Poco dopo è montata rivolta capeggiata da due professori autorevoli di area Pd:
Guido Melis, deputato uscente, e Francesco Pigliaru, assessore al Bilancio
nella giunta Soru.
Il
professor Melis posta il suo amaro commento su Facebook intorno alle 13,30 : “Leggo
sulla “Nuova” che il prossimo presidente della Fondazione Banco Sardegna
sarebbe il sen. Antonello Cabras. Resto esterrefatto. In questo momento? Dopo
il caso Monte Paschi? E con quali credenziali che non siano quelle di un
politico di lungo corso?? Quanti voti ancora vogliamo regalare a
Grillo?”. Immediatamente la bacheca dell’ex parlamentare si riempie di
commenti indignati, fino ad assumere col passare delle ore dimensioni
chilometriche.
Un’ora
dopo è la volta dell’ economista Francesco Pigliaru che, sempre su Facebook , accompagna le
sue riflessioni con una “scheda tecnica” sui nodi da sciogliere al Banco di
Sardegna, richiamando ben altre competenze e terzietà rispetto a quelle che
potrebbe offrire un politico di lungo corso qual è il senatore Cabras.
Pigliaru parte dalla
notizia della Nuova, che riporta
tra virgolette: “Per il Banco di Sardegna la primavera porterà grandi novità
con la nomina dei nuovi vertici: i nomi più accreditati sono quelli di
Antonello Cabras, ex senatore Pd, per la presidenza della Fondazione mentre
Antonello Arru, attuale presidente della Fondazione passerebbe alla presidenza
dell’azienda bancaria.”
“Ma il mondo sta cambiando -si chiede Pigliaru – o è tutto
esattamente come prima? Dal partito alla Fondazione, dalla Fondazione alla
Banca: non vi ricorda qualcosa? Non facevano lo stesso a Siena? Non si era
detto che così non va bene (persino Bersani, persino Fassina?). E il tutto
mentre la Fondazione continua nel suo clamoroso silenzio di fronte alle
stra-legittime domande che gli hanno rivolto pubblicamente, Mario Segni e
Arturo Parisi”. I commenti si sprecano e le parole nei confronti del
senatore Cabras e del partito sono durissime…
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