il campionato è appena iniziato, l'inesperienza si paga - franz
…le indiscrezioni sulla
decisione presa: per alzata di mano si sceglie di non votare Pietro Grasso. E
non mancano le indiscrezioni: "Se vince Schifani quando torniamo a casa a
noi siciliani ci fanno un mazzo tanto...". E' quanto avrebbe detto un
senatore siciliano durante la riunione dei grillini. Poi l'ammissione:
"Molti di noi hanno detto che voteranno Grasso".
Le auto-analisi a caldo sono numerose: "La democrazia partecipata è una fatica. Certo, è stato stressante". Queste le parole di Bartolomeo Pepe, senatore campano del Movimento 5 stelle. E lo stesso Pepe, poi pubblica su Facebook un post inequivocabile. "Amici: Libertà di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi. Borsellino ci chiede un gesto di responsabilità e noi non siamo irresponsabili"...
da qui
Le auto-analisi a caldo sono numerose: "La democrazia partecipata è una fatica. Certo, è stato stressante". Queste le parole di Bartolomeo Pepe, senatore campano del Movimento 5 stelle. E lo stesso Pepe, poi pubblica su Facebook un post inequivocabile. "Amici: Libertà di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi. Borsellino ci chiede un gesto di responsabilità e noi non siamo irresponsabili"...
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…IL DIBATTITO INTERNO - Secondo
indiscrezioni, durante il dibattito - con il senatore Vito Petrocelli che aveva
lasciato la riunione prima del voto per alzata di mano - era emersa una certa
insofferenza verso Crimi, "colpevole" di aver parlato prima della
riunione. I giornalisti fuori della porta hanno raccontato di essere stati
allontanati perché non sentissero i toni della discussione. Lo stesso Orellana
nel dibattito aveva spiegato che «come persone Grasso e Schifani non sono
equivalenti: una è una scelta in continuità con il passato. Mi sono espresso
personalmente contro la scelta del collega Schifani».
MALUMORI SUL WEB - Gravi
malumori durante e dopo l'ultima riunione erano emersi anche sul blog di Beppe
Grillo e su Twitter, dove è nato un provocatorio hashtag: #M5SpiùL, a indicare
che la scelta tra un procuratore antimafia e un accusato di concorso esterno in
associazione mafiosa non poteva essere difficile, e che sembrava più un
orientamento da Pdl che da M5S. La provocazione (che rieccheggia la mania di
Grillo di definire sul blog, ad esempio, il Partito democratico il
"Pdmenoelle") ha scalato rapidamente la hit parade degli argomenti
più dibattuti.
LACRIME A 5 STELLE - Sulla stessa
lunghezza d'onda anche diversi altri neosenatori, con molti dei neoeletti che,
secondo i testimoni, «erano in lacrime». L'incertezza filtrava anche sui social
network, dove ad appello già iniziato Maurizio Bucarella aveva scritto: «Stiamo per votare al ballottaggio... e la discussione accesa tenuta nel
gruppo non è stata sufficiente a dipanare tutti i dubbi di tutti quanti...». C'è stato anche
chi, apertamente, ha sfidato la linea dell'astensione. Bartolomeo Pepe ha
scritto, sempre su Facebook: «Amici. libertà di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi. Borsellino ci
chiede un gesto di responsabillità». Idem Ornella Bertorotta, che ha
tuonato: «Libertà di voto. È questo che abbiamo deciso. Ogni cittadino portavoce al
Senato voterà secondo coscienza».
I risultati ottenuti, mi pare, siano stati apprezzabili. I grillini si sono comportati meglio di quanto tutti si aspettassero, meglio anche nel senso che hanno infranto quell'idea di blocco monolitico a pensiero unico, a mio parere assolutammente impossibile e neppure auspicabile, sempre a mio parere. Può essere che sia stata una vittoria anche per loro, che hanno iniziato a fare scelte sulla base di situazioni date e non di urla scomposte. Se poi le direttive fossero state essere contro per essere contro e far andare tutti a casa per la seconda volta (ché una prima mi pare gli sia già riuscita molto bene) da subito, allora hanno sbagliato...
RispondiEliminaOra sarà, invece, molto più interessante seguire la vicenda delle "consultazioni" al Quirinale... Vediamo... mi auguro che Bersani risorga, guarda, mi auguro che scelga buoni consiglieri e che metta in primo piano la questione del lavoro...mi accorgo che sono un poco troppo affezionata alle idee... :) Ciao
M5S poteva gestire meglio la cosa, ma forse la loro esistenza in parlamento e il voto di otto milioni di persone non ha fatto permesso al PD di presentare Violante e Finocchiaro (due nomi a caso, è una partita vinta dal PD, aspettiamo le prossime mosse
RispondiEliminabhè, è evidente quando si fa un'uguaglianza fra Grasso e Schifani che un problema nel M5S ci sia.
RispondiEliminaed è il problema che indichiamo da tempo.
le differenze ci sono, non vederle od occultarle è gravissimo. e pericoloso.
io avrei detto, alla Camera avete la maggioranza, fate voi, e una volta eletta Boldrini avrei dichiarato che è una degnissima persona, al Senato avrei detto, è una figura istituzionale, di garanzia, ci sono due legati alla mafia, da parti opposte, però, in più Schifani è quello del lodo, avrei proposto ai senatori di non votare Schifani e di votare Grasso, chi non se la sente scheda bianca, tutto questo senza niente in cambio dal PD.
RispondiEliminasi sarebbe fatta una figura migliore.
poi è vero, questa storia delle espulsioni non va bene, e infatti rientrerà, ma dico, al Pd, che, a volte, le espulsioni sono utili, per esempio Rutelli e Binetti, perché dare loro la soddisfazione di lasciare il Pd, anziché espellerli per incompatibilità?
massì, senza dubbio a volte le espulsioni servono.
Eliminaper mantenere un pò di coerenza.
ma si deve anche mantenere il pluralismo.
ora, senza niente in cambio, vediamo se per il bene del paese almeno mezzo di quegli 8 punti può essere affrontato.
se son rose fioriranno...
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