sabato 16 marzo 2013

prima partita, PD batte M5S 1 a 0


il campionato è appena iniziato, l'inesperienza si paga - franz


…le indiscrezioni sulla decisione presa: per alzata di mano si sceglie di non votare Pietro Grasso. E non mancano le indiscrezioni: "Se vince Schifani quando torniamo a casa a noi siciliani ci fanno un mazzo tanto...". E' quanto avrebbe detto un senatore siciliano durante la riunione dei grillini. Poi l'ammissione: "Molti di noi hanno detto che voteranno Grasso".

Le auto-analisi a caldo sono numerose: "La democrazia partecipata è una fatica. Certo, è stato stressante". Queste le parole di Bartolomeo Pepe, senatore campano del Movimento 5 stelle. E lo stesso Pepe, poi pubblica su Facebook un post inequivocabile. "Amici: Libertà di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi. Borsellino ci chiede un gesto di responsabilità e noi non siamo irresponsabili"...
da qui

…IL DIBATTITO INTERNO - Secondo indiscrezioni, durante il dibattito - con il senatore Vito Petrocelli che aveva lasciato la riunione prima del voto per alzata di mano - era emersa una certa insofferenza verso Crimi, "colpevole" di aver parlato prima della riunione. I giornalisti fuori della porta hanno raccontato di essere stati allontanati perché non sentissero i toni della discussione. Lo stesso Orellana nel dibattito aveva spiegato che «come persone Grasso e Schifani non sono equivalenti: una è una scelta in continuità con il passato. Mi sono espresso personalmente contro la scelta del collega Schifani».
MALUMORI SUL WEB - Gravi malumori durante e dopo l'ultima riunione erano emersi anche sul blog di Beppe Grillo e su Twitter, dove è nato un provocatorio hashtag: #M5SpiùL, a indicare che la scelta tra un procuratore antimafia e un accusato di concorso esterno in associazione mafiosa non poteva essere difficile, e che sembrava più un orientamento da Pdl che da M5S. La provocazione (che rieccheggia la mania di Grillo di definire sul blog, ad esempio, il Partito democratico il "Pdmenoelle") ha scalato rapidamente la hit parade degli argomenti più dibattuti.
LACRIME A 5 STELLE - Sulla stessa lunghezza d'onda anche diversi altri neosenatori, con molti dei neoeletti che, secondo i testimoni, «erano in lacrime». L'incertezza filtrava anche sui social network, dove ad appello già iniziato Maurizio Bucarella aveva scritto: «Stiamo per votare al ballottaggio... e la discussione accesa tenuta nel gruppo non è stata sufficiente a dipanare tutti i dubbi di tutti quanti...». C'è stato anche chi, apertamente, ha sfidato la linea dell'astensione. Bartolomeo Pepe ha scritto, sempre su Facebook: «Amici. libertà di voto. Senza contrattazioni e senza trucchi. Borsellino ci chiede un gesto di responsabillità». Idem Ornella Bertorotta, che ha tuonato: «Libertà di voto. È questo che abbiamo deciso. Ogni cittadino portavoce al Senato voterà secondo coscienza».

6 commenti:

  1. I risultati ottenuti, mi pare, siano stati apprezzabili. I grillini si sono comportati meglio di quanto tutti si aspettassero, meglio anche nel senso che hanno infranto quell'idea di blocco monolitico a pensiero unico, a mio parere assolutammente impossibile e neppure auspicabile, sempre a mio parere. Può essere che sia stata una vittoria anche per loro, che hanno iniziato a fare scelte sulla base di situazioni date e non di urla scomposte. Se poi le direttive fossero state essere contro per essere contro e far andare tutti a casa per la seconda volta (ché una prima mi pare gli sia già riuscita molto bene) da subito, allora hanno sbagliato...
    Ora sarà, invece, molto più interessante seguire la vicenda delle "consultazioni" al Quirinale... Vediamo... mi auguro che Bersani risorga, guarda, mi auguro che scelga buoni consiglieri e che metta in primo piano la questione del lavoro...mi accorgo che sono un poco troppo affezionata alle idee... :) Ciao

    RispondiElimina
  2. M5S poteva gestire meglio la cosa, ma forse la loro esistenza in parlamento e il voto di otto milioni di persone non ha fatto permesso al PD di presentare Violante e Finocchiaro (due nomi a caso, è una partita vinta dal PD, aspettiamo le prossime mosse

    RispondiElimina
  3. bhè, è evidente quando si fa un'uguaglianza fra Grasso e Schifani che un problema nel M5S ci sia.
    ed è il problema che indichiamo da tempo.

    le differenze ci sono, non vederle od occultarle è gravissimo. e pericoloso.

    RispondiElimina
  4. io avrei detto, alla Camera avete la maggioranza, fate voi, e una volta eletta Boldrini avrei dichiarato che è una degnissima persona, al Senato avrei detto, è una figura istituzionale, di garanzia, ci sono due legati alla mafia, da parti opposte, però, in più Schifani è quello del lodo, avrei proposto ai senatori di non votare Schifani e di votare Grasso, chi non se la sente scheda bianca, tutto questo senza niente in cambio dal PD.

    si sarebbe fatta una figura migliore.

    poi è vero, questa storia delle espulsioni non va bene, e infatti rientrerà, ma dico, al Pd, che, a volte, le espulsioni sono utili, per esempio Rutelli e Binetti, perché dare loro la soddisfazione di lasciare il Pd, anziché espellerli per incompatibilità?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. massì, senza dubbio a volte le espulsioni servono.
      per mantenere un pò di coerenza.
      ma si deve anche mantenere il pluralismo.

      ora, senza niente in cambio, vediamo se per il bene del paese almeno mezzo di quegli 8 punti può essere affrontato.

      Elimina