Anche noi che abbiamo votato
Pd per realizzare un’alternativa al berlusconismo imperante, oggi dobbiamo un
grazie sincero a Beppe Grillo. Senza il successo del suo M5S dubito che avremmo
Laura Boldrini e Piero Grasso presidenti dei due rami del Parlamento. Con tutto
il rispetto, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro non sarebbero stati la
stessa cosa. Se il bisogno di rinnovamento della politica è così avvertito, se
anche per il governo apriamo gli occhi alla concreta possibilità di coinvolgere
personalità “radicali” e esemplari fuori da una logica d’apparato, lo si deve
al fiato sul collo esercitato dai 5 Stelle. La mia non è una captatio
benevolentiae, le mie critiche a Grillo non le censuro di certo. Ma oggi gli
suggerirei di non inquietarsi per il voto che ha diviso i suoi senatori
nell’alternativa fra scheda bianca e Grasso: dovrà pur ammettere che una
riconferma di Schifani alla seconda carica dello Stato era uno spauracchio da
non sottovalutare per i suoi sostenitori…
se Grillo riconoscesse ciò, si dimostrerebbe meno stupido (o peggio) di quanto creda.
RispondiEliminama non accadrà, crollerebbe il palco.
serve più flessibilità, spero si impari presto...
RispondiEliminano, da parte di Grillo non me l'aspetto proprio.
RispondiEliminasarebbe sbuggiardare tutto quello che urla da anni.
così, me l'aspetto poco anche dagli eletti... ma basterebbero pochi.
chi parlava di "una notte senza luna nella quale tutte le vacche sembrano nere" era un ottimista:)
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