Il
Movimento 5 Stelle si è trovato bruscamente, di certo prima di quando aveva
immaginato, davanti a un “problema di crescita”. Una specie di passaggio, in
chiave politica, dall’adolescenza alla maturità. Dalla pura denuncia
all’assunzione di responsabilità. E’ successo perché i vertici del Partito
democratico hanno improvvisamente, quasi bruscamente, aperto le porte alla
società civile.
Sarebbe
azzardato dire che se l’avessero fatto prima (perché era proprio questa
l’ispirazione originaria del Partito democratico) il Movimento 5 Stelle non
sarebbe nato. Ma è ragionevole ipotizzare che non avrebbe avuto lo strepitoso
successo che ha sconvolto – fino a ora in modo salutare – la vita politica
italiana…
...Esiste un pezzo del partito democratico dentro il Movimento 5
stelle. Abbiamo scritto volutamente partito
democratico minuscolo. Perché non intendiamo riferirci all’organizzazione
così come si è sviluppata e così come è oggi, ma a quella che sarebbe stata se
l’ispirazione originaria di Romano Prodi non fosse stata sostanzialmente
tradita.
Esiste nel Movimento 5 stelle e nel suo elettorato una componente molto
vasta che ha gioito per l’elezione di Laura Boldrini e di Pietro Grasso. Che
oggi vorrebbe cominciare a cambiare le cose. E, d’altra parte, esiste nel
Partito democratico una componente molto vasta che spera che la pressione del
Movimento 5 Stelle agevoli dall’esterno quel processo che dall’interno è sempre
stato ostacolato dalle nomenklature degli ex Ds e degli ex Margherita,
coadiuvate da una nuova classe di giovani-vecchi funzionari.
Se Pier Luigi Bersani nella notte tra il 15 e il 16 marzo ha deciso di
candidare Laura Boldrini e Pietro Grasso è stato perché ha tardivamente
raggiunto la consapevolezza del fatto che le elezioni sono state alla fine
vinte per un soffio perché centinaia di migliaia di elettori hanno fatto per
l’ultima volta lo sforzo di turarsi il naso. Per l’ultima volta. Se non fosse
successo, oggi altro che Bodrini e Grasso! Saremmo qua a ragionare sulla
possibilità dell’elezione di Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica…
giustissimo.
RispondiEliminama questo deve essere riconosciuto anche in M5S....
e molta parte di M5S non può o non vuole farlo.
credo che la compattezza di tutti su tutto non potrà durare per troppo tempo, si apriranno anche loro, il che non vuol dire vendersi, spero
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