che colpo orribile al bilancio dello Stato la sentenza della Corte
Costituzionale sulla illegittimità del blocco della rivalutazione delle
pensioni, vero?
da quanti giorni ce
ne parlano…: un colpo cosi` terribile, da 16 miliardi di euro di rivalutazione
delle pensioni, che Renzi ha addirittura dovuto rinunciare al suo tesoretto
largamente immaginario di 2 miliardi, che gli serviva per una nuova distribuzione
di confezioni di pasta prima del voto delle regionali, e precipitarsi a
restituire ai pensionati questi 2 miliardi, dicendo oltretutto che lui le
sentenze della Corte Costituzionale le rispetta.
da qualche settimana
oramai i media di regime ci
propongono l’affliggente domanda come fa la Corte Costituzionale a decretare
ciò che e` giusto e ciò che non lo e` senza tenere conto dei costi.
cioè senza decretare
sempre che non si deve restituire ciò che e` stato tolto arbitrariamente,
perché costa.
cosi` vorrebbero.
* * *
però, mentre i media di proprieta` delle
banche ci lavano il cervello con queste informazioni teleguidate, solo qualche
frammento emerge qua e la` di una realtà parallela ben piu` grave.
qui non ballano i 16
miliardi delle pensioni teoricamente da restituire, ma una cifra piu` che
doppia: 34 miliardi; altre fonti dicono 37 miliardi.
ma, in una
audizione davanti alla Commissione finanze della Camera la
responsabile della direzione debito pubblico Maria Cannata ha riferito
che lo Stato italiano ha attualmente a carico derivati per circa 160
miliardi di euro, con un valore di mercato (mark-to-market) negativo
per 42 miliardi.
*
* *
fortunatamente non
sono tutte somme da restituire immediatamente, ma hanno varie scadenze.
comunque nel
2012 la Morgan
Stanley decise di farsi rimborsare quanto le
spettava e il governo Monti le pagò 2,4 miliardi.
Nel 2013 i derivati hanno determinato un esborso
netto di 3,2 miliardi.
L’agenzia Bloomberg, riclassificando i dati Eurostat sulle finanze
pubbliche degli Stati dell’Eurozona, ha evidenziato come nel periodo 2011-2014
gli swap sul debito pubblico abbiano determinato, per la Penisola,
perdite effettive e potenziali per un totale di 16,95 miliardi di
euro.
non vorrei esagerare,
ma credo di avere cominciato a capire dove andavano a finire i soldi tolti alle
pensioni: la quasi coincidenza e` impressionante.
* * *
insomma stiamo
parlando delle somme che l’Italia deve versare alle banche per avere stipulato
con loro negli anni passati dei contratti in derivati, in pratica delle
assicurazioni contro l’aumento dei tassi di interesse: se fossero cresciuti
più di un certo tasso, la banca avrebbe dovuto sostituirsi allo stato nel
pagamento degli interessi eccedenti; se invece i tassi fossero calati sotto un
determinato importo, sarebbe toccato allo stato rimborsare le banche per gli
interessi non percepiti.
un modo per
finanziare massicciamente le banche di tutto il mondo, considerando che
attualmente gli interessi bancari sono negativi.
e anche per
vanificare l’effetto delle manovre monetarie della Banca Centrale Europea.
ad esempio, nel 2014 gli interessi pagati dall’Italia per finanziare il
suo debito oramai da tempo superiore a 2.200 miliardi di euro, sono scesi
di 2,76 miliardi grazie alle misure di stimolo varate dalla Banca Centrale
Europea, ma a fronte di quel risparmio il Paese ha registrato perdite
(effettive e potenziali) per 5,46 miliardi, circa il doppio.
* * *
non è il caso di
rigirare il coltello nella piaga e di capire come mai i governi italiani
abbiano stipulato dei simili contratti capestro e dobbiamo anche ricordare che
la situazione del debito pubblico italiana è sempre stata drammatica.
ma il confronto con
gli altri paesi europei aiuta.
ed è purtroppo
impietoso.
Solo altri cinque membri dell’Eurozona (Olanda, Austria, Germania,
Spagna e Lettonia) hanno registrato perdite negli anni considerati, e per
un totale che si è fermato a poco più di 5 miliardi.
questo rispetto ai
nostri 34-42 miliardi di perdita…
Berlino, il cui debito pubblico in termini assoluti è il più
elevato del Continente, ha contabilizzato perdite e passività per circa 950
milioni.
Al contrario la Francia è riuscita a mettere a segno guadagni per
oltre 2,7 miliardi in quattro anni e Grecia e Belgio hanno ottenuto benefici
per circa 1 miliardo.
* * *
dunque noi siamo i
piu` fessi?
Le risorse erano limitate e quando ci si presentava a negoziare in
due o tre, dall’altra del tavolo si trovavano dieci banchieri assistiti da
altrettanti studi legali.
E noi eravamo sempre gli stessi a trattare dalla mattina alla
notte inoltrata, mentre loro si alternavano mettendo in campo sempre forze
fresche.
Roberto Ulissi, all’epoca consulente responsabile della Direzione
IV del Tesoro
chi vuole credergli,
si accomodi.
unica consolazione è che anche le nostre banche sono piene di derivati: 105 miliardi di euro.
* * *
certo, mi piacerebbe
che chi disinforma informasse.
e che qualcuno
riuscisse a chiedere al paese se è d’accordo di togliere l’adeguamento al
costo della vita ai pensionati ricchi con un reddito addirittura di 1.000 euro
al mese, per rimborsare la Morgan Stanley e altre istituzioni
analoghe…
daqui
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