venerdì 22 maggio 2015

Agita le pensioni, così nascondi i derivati - bortocal

che colpo orribile al bilancio dello Stato la sentenza della Corte Costituzionale sulla illegittimità del blocco della rivalutazione delle pensioni, vero?
da quanti giorni ce ne parlano…: un colpo cosi` terribile, da 16 miliardi di euro di rivalutazione delle pensioni, che Renzi ha addirittura dovuto rinunciare al suo tesoretto largamente immaginario di 2 miliardi, che gli serviva per una nuova distribuzione di confezioni di pasta prima del voto delle regionali, e precipitarsi a restituire ai pensionati questi 2 miliardi, dicendo oltretutto che lui le sentenze della Corte Costituzionale le rispetta.
da qualche settimana oramai i media di regime ci propongono l’affliggente domanda come fa la Corte Costituzionale a decretare ciò che e` giusto e ciò che non lo e` senza tenere conto dei costi.
cioè senza decretare sempre che non si deve restituire ciò che e` stato tolto arbitrariamente, perché costa.
cosi` vorrebbero.
* * *
però, mentre i media di proprieta` delle banche ci lavano il cervello con queste informazioni teleguidate, solo qualche frammento emerge qua e la` di una realtà parallela ben piu` grave.
qui non ballano i 16 miliardi delle pensioni teoricamente da restituire, ma una cifra piu` che doppia: 34 miliardi; altre fonti dicono 37 miliardi.
ma, in una audizione davanti alla Commissione finanze della Camera la responsabile della direzione debito pubblico Maria Cannata ha riferito che lo Stato italiano ha attualmente a carico derivati per circa 160 miliardi di euro, con un valore di mercato (mark-to-market) negativo per 42 miliardi.
* * *
fortunatamente non sono tutte somme da restituire immediatamente, ma hanno varie scadenze.
Nel 2013 i derivati hanno determinato un esborso netto di 3,2 miliardi.
L’agenzia Bloomberg, riclassificando i dati Eurostat sulle finanze pubbliche degli Stati dell’Eurozona, ha evidenziato come nel periodo 2011-2014 gli swap sul debito pubblico abbiano determinato, per la Penisola, perdite effettive e potenziali per un totale di 16,95 miliardi di euro.
non vorrei esagerare, ma credo di avere cominciato a capire dove andavano a finire i soldi tolti alle pensioni: la quasi coincidenza e` impressionante.
* * *
insomma stiamo parlando delle somme che l’Italia deve versare alle banche per avere stipulato con loro negli anni passati dei contratti in derivati, in pratica delle assicurazioni contro l’aumento dei tassi di interesse: se fossero cresciuti più di un certo tasso, la banca avrebbe dovuto sostituirsi allo stato nel pagamento degli interessi eccedenti; se invece i tassi fossero calati sotto un determinato importo, sarebbe toccato allo stato rimborsare le banche per gli interessi non percepiti.
un modo per finanziare massicciamente le banche di tutto il mondo, considerando che attualmente gli interessi bancari sono negativi.
e anche per vanificare l’effetto delle manovre monetarie della Banca Centrale Europea.
ad esempio, nel 2014 gli interessi pagati dall’Italia per finanziare il suo debito oramai da tempo superiore a 2.200 miliardi di euro, sono scesi di 2,76 miliardi grazie alle misure di stimolo varate dalla Banca Centrale Europea, ma a fronte di quel risparmio il Paese ha registrato perdite (effettive e potenziali) per 5,46 miliardi, circa il doppio.
* * *
non è il caso di rigirare il coltello nella piaga e di capire come mai i governi italiani abbiano stipulato dei simili contratti capestro e dobbiamo anche ricordare che la situazione del debito pubblico italiana è sempre stata drammatica.
ma il confronto con gli altri paesi europei aiuta.
ed è purtroppo impietoso.
Solo altri cinque membri dell’Eurozona (Olanda, Austria, Germania, Spagna e Lettonia) hanno registrato perdite negli anni considerati, e per un totale che si è fermato a poco più di 5 miliardi.
questo rispetto ai nostri 34-42 miliardi di perdita…
Berlino, il cui debito pubblico in termini assoluti è il più elevato del Continente, ha contabilizzato perdite e passività per circa 950 milioni.
Al contrario la Francia è riuscita a mettere a segno guadagni per oltre 2,7 miliardi in quattro anni e Grecia e Belgio hanno ottenuto benefici per circa 1 miliardo.
* * *
dunque noi siamo i piu` fessi?
Le risorse erano limitate e quando ci si presentava a negoziare in due o tre, dall’altra del tavolo si trovavano dieci banchieri assistiti da altrettanti studi legali.
E noi eravamo sempre gli stessi a trattare dalla mattina alla notte inoltrata, mentre loro si alternavano mettendo in campo sempre forze fresche.
Roberto Ulissi, all’epoca consulente responsabile della Direzione IV del Tesoro
chi vuole credergli, si accomodi.
unica consolazione è che anche le nostre banche sono piene di derivati: 105 miliardi di euro.
* * *
certo, mi piacerebbe che chi disinforma informasse.
e che qualcuno riuscisse a chiedere al paese se è d’accordo di togliere l’adeguamento al costo della vita ai pensionati ricchi con un reddito addirittura di 1.000 euro al mese, per rimborsare la Morgan Stanley e altre istituzioni analoghe…
daqui



Nessun commento:

Posta un commento